Dopo essere tornata a casa e essermi preparata al meglio per la serata a casa di Dani, esco dalla mia dimora e raggiungo il luogo.
"Ciao ragazzi!" esclamo con la voce molto alta a causa del volume della musica. Si avvicinano Dani e Christian, abbracciandomi e spingendomi in salotto, dove tutti ballano freneticamente.
Provo a sciogliermi ballando pure io a ritmo della canzone trap, fino a che un ragazzo grida il mio nome."Ma cosa ci fai tu qui!" esclama un qualcuno, mi fermo e mi volto: oh no! Rimango paralizzata a vedere quei suoi ricci, quella sua altezza da gigante e, e quel sorriso.
"E-Eddy?" domando sorpresa e forse un po' impaurita. Stavo riuscendo a dimenticarlo e ora lui sbuca di nuovo così!
"Ciao vecchia!" esclama abbracciandomi -ci chiamavamo 'vecchio' e 'vecchia' quando stavamo insieme, si molto strano- , non riesco a non ricambiare quel saluto, d'altronde non c'è nulla di male, no?
Mi prende cautamente per il braccio e mi porta in una zona leggermente più silenziosa e calma; porge con forza nelle mie mani un drink trasparente in un bicchierino di plastica e si siede di fronte a me.
"E' da un sacco che non ci parliamo." afferma con quel sorrisetto da furbo, ormai lo conosco troppo bene. Ammetto a malincuore che averlo davanti e parlarci mi provoca un certo effetto, mi mancano i vecchi momenti.
"Be', mi hai lasciata." dico emettendo uno sbuffo.
"Dai su, ora stai con Mike, no? Gira la voce." spiega provando a 'consolarmi'. Penso che la sua carnagione sia fantastica: è mulatto, ma di quel colore perfetto. Basta, sto con Mike.
"Già, sto molto bene con lui, e tu?" Domando sorseggiando leggermente il liquido.
"Bene, sono single!" esclama alzandosi e tornando al salotto, lo seguo ma subito inizio a sentire una pesantezza al petto, non mi merito questo. Perché l'ho rincontrato? Mi dirigo verso l'uscita in modo da prendere una boccata d'aria; accendo il cellulare e tento di chiamare il mio ragazzo: segreteria. Entro nella galleria, il mio cuore sa già cosa vorrebbe fare, ma non mi fermo nonostante io sappia che ciò mi provocherà quel dolore al cuore e quel vuoto tanto conosciuti: Entro nella cartella denominata 'Eddy' e in un attimo il mio cervello viene catapultato nel passato, in un anno fa, quando ero veramente felice.
Ingrandisco una foto in cui ci siamo io e lui abbracciati, avevo un sorriso stampato in faccia, ma non era fatto apposta per la foto, era un sorriso vero.
Senza neanche essermene accorta la mia guancia è rigata da una lacrima nera per il mascara; poco prima che potessi asciugarmi, sfrega dolcemente il palmo sullo zigomo un ragazzo che mi ha raggiunto: Daniel.
"Oh, grazie Dani." abbasso lo sguardo e, di fretta e furia, spengo il cellulare mentre tiro su con il naso.
"Vuoi dirmi cosa succede? Intanto ti accompagno a casa." lo ringrazio e l'atmosfera viene riempita da un immenso silenzio. Altre piccole gocce di disperazione escono dai miei occhi lucidi un po' per la tristezza e un po' per l'aria fresca.
"Nulla, stavo solo pensando al mio ex ragazzo." ammetto con monosillabi, non me la sento di parlarne, più ne parlo più sto male.
"Ti capisco, sai? La mia ex ragazza, Melany, mi manca un sacco; ma nonostante ciò cerco di andare avanti, pure se è davvero difficile."
"Mi spiace, ma, fidati, è diverso."
Tenta di consolarmi, ma non può, come nessuno può farlo. Eddy è una di quelle mancanze che non si possono riempire, è impossibile.
Arriviamo davanti a casa mia e lo abbraccio per ringraziarlo della serata e per avermi consolata.
"Grazie di cosa, Naomi? Sono contento di averti conosciuta." annuncia restando per qualche altro secondo in silenzio di fronte a me. Fa un piccolo passo verso la mia direzione, come se non fossimo già abbastanza vicini; porge la sua mano sulla mia spalla e chiude gli occhi, avvicinando il volto sempre di più. Non appena mi accorgo delle sue intenzioni mi scanso.
"Ma che fai? Sono fidanzata!" esclamo e corro in casa mia, lasciandolo li, sbiancato.
Tento nuovamente di chiamare Mikael e lui, finalmente risponde.
"Mike, Mike! Sono appena tornata a casa!" esclamo in preda al panico, nel frattempo scalo velocemente i gradini fino a raggiungere la porticina di casa, la apro e tiro un sospiro di sollievo.
"Che succede? Sembri agitata!"
"E' che, um, Dani-" mi blocco. "Dani?" domanda per farmi continuare. "Dani ha provato a baciarmi, ma l'ho spostato in tempo!" spiego e lui in un nano secondo chiude la chiamata. Non capisco il motivo di questo gesto, non sono mica stata io a volerlo baciare!
Mi stendo sul letto per cercare di divagare con i pensieri: noto che mia mamma ancora non è tornata a casa, effettivamente da quando si vede con questo Matteo è molto meno presente, ma a me sta bene così, anzi sono contenta che finalmente si vede con un ragazzo che la fa stare bene.
Mi raccolgo velocemente i capelli in una cipolla disordinata e mi metto una maglietta lunga come pigiama; sposto lo sguardo verso il mio cellulare, che poco prima avevo appoggiato sul comodino: sta vibrando e subito leggo il nome del mio ragazzo.
"Scendi subito e chiama quel coglione." annuncia dopo aver accettato la chiamata.
"Mikael, come scendi subito?" domando titubante e spaventata.
"Fallo." ha la voce cupa e fredda. Esco di casa e lo ritrovo lì, piazzato davanti a Daniel dopo averlo chiamato.
"No, fermo Mike." mi metto fra i due e li guardo, prima uno, e poi l'altro: Mikael ha lo sguardo assassino, gli occhi sono iniettati d'ira, stringe i pugni fino a far diventare le nocche completamente bianche; l'altro sembra tranquillo, non mostra segni di paura o agitazione.
"Non mi farà nulla, tranquilla." afferma il secondo ragazzo.
"Ah, sì? Tu dici?" sbotta il mio ragazzo alzando le braccia.
"Basta! Smettetela, tutti e due. Non è successo niente! Dani ha frainteso e tu, Mike, devi stare tranquillo perché non è successo assolutamente nulla." mentre grido ciò avanzo verso il mio ragazzo, tendendogli le braccia, ma lui mi blocca.
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Io e te, anime affini
Fiksi RemajaPensavo che dopo di lui non sarei riuscita a trovare un'altra persona in grado di farmi stare bene. Spero di essermi sbagliata. "Smettila!" esclamo ridendo, mentre continua a torturarmi la pelle con le dita. Ride e poi si ferma, guardandomi negli o...