Si risvegliò con le urla delle ragazze che si rincorrevano per il corridoio, probabilmente qualcuna aveva rubato un altra volta la spazzola ad un altra ragazza.
<<COS'È STO CASINO? TUTTE APPOSTO!>> Nunzia urlò per calmare il casino che si era creato tra i corridoi.
<<Marzia, Viola alzatevi. Andiamo a fare colazione>> Si alzò, dopo la colazione avrebbe avuto la visita, non sapeva da parte di chi.
Forse la madre, o forse il padre, la madre...non credeva fosse lei, in questo momento la odierà.Finita la colazione stranamente tranquilla, l'accompagnarono nella sala dove avrebbe ricevuto la sua visita.
<<Tu va, adesso arrivano>>
Arrivano
Saranno suo padre e sua madre?
Si sedette al tavolo nell'attesa che arrivasse la sua visita, si meravigliò quando vide la sua migliore amica e il suo ragazzo.Lei le corse incontro facendo muovere di poco gli agenti che tornarono immediatamente al loro posto.
<<Sono così contenta di vederti>> Disse Marzia tra le lacrime.
Si andarono a sedere e l'altra tenne le mani strette a quelle di Marzia.
<<Tua madre mi ha detto che cosa hai fatto>>
<<Come sta?>> Chiese ansiosa.
Lei scosse la testa
<<È sconvolta, non penso che gli passi in fretta>><<È tutta colpa mia, non avrei dovuto>> Lei le accarezzò una guancia e gli spostò una ciocca dal viso.
<<Non è colpa tua. Quell'uomo stava facendo del male a tuo padre>>
<<Si e poi lui mi ha denunciata>>
<<Mi dispiace, andava fatto, ma uscirai presto da qua te lo prometto, tuo padre sta cercando di sistemare tutto>> Marzia sorrise al pensiero che li, in quel carcere non va poi tutto male.<<Ho conosciuto un ragazzo>> Rise lei.
<<Davvero? e vi siete già fidanzati?>> Lei tirò uno schiaffetto alla sua mano e tirò su lo sguardo vero gli agenti.
<<No, siamo divisi maschi e femmine, non ci vediamo quasi mai, solo un ora al giorno più o meno. Oggi dovrei vederlo nella sala comune>>A visita finita diede un ultimo abbraccio alla sua migliore amica e li salutò.
Si rese conto dopo che a quell'ora avrebbe visto Filippo.
Invece di portarli nella sala comune andarono tutti nel cortile, diede un occhiata al campo calcio ma non viene nessuno, forse dovevano ancora arrivare.Appena si sedette iniziarono ad arrivare anche i ragazzi, si sporse in avanti per cercare Filippo e lo vide.
Stava parlando con un altro ragazzo moro, alto più o meno quanto lui, allora era vero che aveva degli amici, sorrise.
Appena la vide, il ragazzo vicino a lui la indicò facendo alzare lo sguardo a Filippo.
Si avvicinò alla rete del campo da calcio, Filippo entrò e si sedette nella panchina accanto a me.<<Dimmi>> Chiese lui.
<<Volevo solo passare del tempo con te>> Confessò lei.
Filippo si girò verso di lei, la guardava in modo serio ma allo stesso tempo dolce.
Si girò mettendosi al lato destro della panchina.
<<Ok e di che vorresti parlare>> Lei si girò per vedere se qualcuno li stesse guardando, solo il ragazzo con cui era prima Filippo.
<<Sai suonare molto bene il pianoforte, magari un giorno mi insegni>>
Lui sorrise e annuì, non ci credeva, le aveva davvero sorriso.<<Domani faccio lezione, se vuoi vieni>>
<<Certo! mi piacerebbe molto>>
<<Chiattì! hai già trovato la fidanzatina?>> Disse il ragazzo che l'aveva rimproverata un giorno fa lo stava prendendo per il culo, prima guardò lei e poi lui.
<<Sta zitto Edoardo>>
<<Lascialo stare>> Disse lei prendendo un ciuffetto del ragazzo dalla rete.
Lui si girò di scatto e si alzò.
<<Scusa devo andare>>
<<Allora ci vediamo domani per suonare!>> Rispose lei.Lo guardava andarsene un altra volta, come faceva sempre.
Bastavano quei pochi secondi di chiacchiere e poi se ne andava, che cosa aveva lei che non andava? forse non gli piaceva abbastanza, forse per lui non era bella.
Non gli importava tanto adesso, si era ricordata che lui le aveva proposto di insegnarle a suonare quindi avrebbe avuto sempre un opportunità.Filippo se ne era andato e lei era costretta a tornare dalle altre, avrebbe parlato un po' con Silvia.
<<Marzia vieni a giocare a palla con noi!>>
Lei corse verso la sua amica e andò a giocare.Andarono a mangiare e lei non vedeva l'ora che arrivasse domani, voleva passare del vero tempo con Filippo, lo avrebbe avuto vicino.
La giornata passò abbastanza in fretta, Nunzia aveva portato lei è le altre ragazze a fare delle nuove attività che svolgeranno assieme ai ragazzi.
Andò a farsi una doccia, l'acqua calda gli scovolava sulla sua schiena, non fece caso ai rumori che qualcuno la prende dalle spalle sbattendola contro il muro.
<<Ma che vuoi?>> Vedeva Viola davanti a lei che la teneva ferma con la mano.
<<Perché non mi hai detto di esserti innamorata?>>
<<Cosa?>>
<<Siamo amiche no? le amiche si dicono tutto>>Marzia si rivoltò contro Viola invertendo le posizioni, adesso era lei quella a tenere Viola in ostaggio.
<<Fatti i cazzi tuoi Viola!>> Lasciò la presa che stringeva il suo polso e si avvolse l'asciugamano addosso.Appena rientrò al dormitorio si scontrò con una ragazza che sinceramente prima non c'era.
<<Scusami tanto>>
<<Fa niente>> Ci rimase male si vedeva.
Era proprio una ragazza nuova, deve essere arrivata circa un ora fa.
<<No davvero. Perdonami ero solo un po' incazzata>><<Come ti chiami? sei nuova vero>>
Annuii <<Gemma>> Le strinse la mano
<<Piacere Gemma, sono Marzia>>
Prima che se andasse lei la fermò
<<Scusa ancora per botta di prima>> Sorrise e percorse il corridoio.Il tramonto era sceso dietro il mare, si sentivano le onde toccare le rocce, l'odore del mare, le luci in lontananza, il porto, le navi, le voci delle persone che si divertivano, a dire la verità un po' la vita di tutti i giorni le mancava, e anche parecchio.
Mentre se ne stava sdraiata a fissare il soffitto pensò ai suoi genitori, ha ancora in mente il viso della madre scioccato, lei vedeva il sangue percorrere le sue dita e il coltello, il padre che la guardava con sguardo di disgusto.
Scosse la testa ritornando alla realtà.Si addormentò facilmente, pensò a Filippo e che domani avrebbe trascorso qualche minuto di più insieme a lui, non vedeva l'ora.
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la parte migliore di me | Mare Fuori |
FanfictionMarzia ha 16 anni, costretta a cambiare vita dovette trasferirsi a Napoli. Un grosso sbaglio però fece finire la ragazza nel carcere minorile di Napoli dove incontrerà quello che a lei sa dell'amore della sua vita.