La mattina seguente venne svegliata da un buonissimo profumo di caffè e cornetti.
Si stiracchiò e si alzò immediatamente dal divano in cui la sera prima aveva fatto l'amore con la persona che amava di più.
<<Ma che è tutto sto ben di dio?>> Chiese vedendo la tavola tutta apparecchiata.
<<Buongiorno>> Disse dandogli un bacio sulle labbra.
<<Hai fatto tutto tu?>> Chiese lei
<<Vedi la cameriera per caso? certo che ho fatto tutto io>> Rise lui abbracciandola da dietro.<<Allora scusa...Ma quello al cioccolato me lo prendo io!>> Disse afferrando un cornetto.
<<Allora io prendo quello alla crema>> Rise.
<<Facciamo così>> Lei incrociò le loro braccia in modo che ogni uno prenda un morso dell'altro.
Lei lo guardò mentre mangiava e sorrise.
<<Stanotte...bellissima>>
<<Confermo>> Disse accarezzandogli il viso.
<<Domani torniamo là dentro>>
<<Lo so>>
<<La libertà è così bella>> Filippo sorrise<<La riavrai presto>>
<<Anche tu Filì>>
Dopo colazione andarono a fare una passeggiata accanto una spiaggia di Napoli, passarono tra i negozi quando uno in particolare catturò la sua attenzione.
<<Guarda Chiattì, al nostro matrimonio verrò così>> Indicò un vestito bianco tutto aperto sulle spalle.
Filippo la guardò un attimo e poi tornò con lo sguardo verso il vestito.
<<Hai già trovato il vestito per il matrimonio eh>>
<<Eh certo! è perfetto non trovi?>> Chiese esaltata.<<Si, è proprio perfetto per te>>
Lei si sporse e lo baciò.
La giornata passò in fretta, talmente in fretta che non si era accorta di nulla, le giornate con Filippo volavano, era sera e se ne stava seduta accanto alla finestra ad osservare il mare in lontananza è le persone che si divertivano, ecco com'era la libertà, questa era la libertà, la casa in cui stava con il suo ragazzo, Napoli, la libera era toccare le strade delle città.
<<A che pensi?>> Chiese Filippo appoggiando il mento sulla sua spalla.<<Le vedi quelle persone la? loro si divertono, loro sono liberi, noi in questo momento siamo liberi, ma domani che faremo? torneremo in quel posto e non ci sentiremo più liberi>>
Una lacrime le rigò il viso.
Filippo la asciugò con il pollice.
<<Riavrai la tua libertà, te lo prometto>> Lei si girò verso di lui con sguardo triste.
Lo abbracciò tenendolo stretto.
<<Non mi lasciare mai>>
<<Mai>>Era Lunedì mattina, Marzia si era alzata molto prima di Filippo, stava a guardare un altra volta fuori dalla finestra.
Sentì movimenti provenire dal letto e si girò. Filippo si stiracchiò e poggiò lo sguardo su di lei.
<<Buongiorno>> Disse lei
<<Buongiorno>> Ripose lui sedendosi sul letto.
<<Preparato la borsa?>> Chiese
Marzia scosse la testa.
<<No Chiattì. Io la dentro non ci torno>>
<<Che stai dicendo?>> Gli chiese portando le mani sulle sue guance.
<<Scappiamo insieme>>
<<Dove?>><<Non lo so, ma lontano, dove non ci possono trovare>> Lui sorrise.
<<Marzia, ti devo dire una cosa>>
<<Dimmi>>
<<La direttrice ha detto che sei libera, puoi uscire>> Lei sgranò gli occhi.
<<Davvero Chiattì?!>>
<<Davvero!>> Fece un salto di gioia e lo andò ad abbracciare.
<<E tu? Tu esci con me vero?>>
Si spense il suo sorriso, si andò a sedere sul letto seguito da Marzia.
<<No, io non sono libero, non ancora>>Iniziò a piangere, lo abbracciò singhiozzando.
<<Come faccio senza di te?>>
<<Amore mio io e te non ci lasceremo mai. Hai capito? io e te ci sposiamo!>> Lei rise tra le lacrime.
<<Dobbiamo tornare. Tu firmi delle carte assieme ai tuoi genitori e potrai essere libera come volevi>>
<<Va bene. Andiamo Chiattì>> Gli porse la mano che prese.Arrivarono al carcere, la direttrice li aprì facendoli entrare.
<<Ciao Ragazzi. Marzia, penso che Filippo ti abbia detto che puoi uscire, sono arrivati i tuoi genitori>> Lei annuii, andarono fino al suo ufficio, lei lasciò la mano di Filippo per entrare dentro.
<<Ciao Tesoro>> La salutò il padre.
Spostò lo sguardo sulla madre che non la guardava nemmeno più in faccia, sarà dura.
<<Per favore sedetevi>> Disse la direttrice.<<Allora, grazie a lei possiamo fare uscire vostra figlia. L'avete tirata fuori dai guai>> Disse lei riferendosi al padre che molto probabilmente l'aveva tirata fuori da qualsiasi guaio, guardò la madre.
<<Firmate qui, e Marzia sarà ufficialmente libera>> Il padre firmò immediatamente, passò il foglio alla madre che esitò un po'.
Prese la penna, guardò la figlia e poi si decise a firmare.<<Perfetto. Marzia, buona fortuna>> Disse porgendogli la mano, lei sorrise con fatica e la strinse.
Pensava in continuazione a Filippo, non voleva abbandonarlo, qui aveva trovato finalmente degli amici, aveva raggiunto una buona stabilità con Filippo, è proprio in questo momento stava per perdere tutto ciò.
Uscì dall'ufficio, percorse il cortile e si bloccò guardandosi indietro.
<<MARZIA ASPETTA!>> Vide Carmine arrivare.
<<Ciao Ca>> Lui l'abbracciò.
<<Grazie per tutto. Sei speciale>> Si guardò intorno un po'.<<Dov'è Filippo?>> Carmine alzò le spalle, vide qualcuno correre, era lui.
<<Amore mio...>> Sussurrò lei affondando tra le sue braccia.
<<Che farai adesso che te ne vai?>>
<<Io e te non ci separeremo Filì. Io ti aspetto fuori>> Lui la baciò.
<<Ti amo, da morire>> Sussurrò sulle sue labbra.
Lei fece scontare un ultima volta le loro labbra, un bacio pieno di amore.
<<Marzia...>> La richiamò il padre.
<<Devo andare Chiattì>>
<<Ciao Amore mio>>Si staccò dalle sue braccia, una cosa che non avrebbe mai voluto fare.
Si girò verso Carmine, una lacrima scese.
<<Carmine sei forte, e ricordati che non sei una Pecora, sei il Leone più forte di tutto l'istituto>> Carmine abbassò lo sguardo e sorrise, lei lo andò ad abbracciare.
Filippo prese Marzia per un braccio e gli diede un ultimo bacio.
Mentre si allontanava per andare verso il suo futuro si girò verso Filippo e Carmine che la stavano salutando tra le lacrime.Io e Te ci sposeremo Filì.
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la parte migliore di me | Mare Fuori |
FanfictionMarzia ha 16 anni, costretta a cambiare vita dovette trasferirsi a Napoli. Un grosso sbaglio però fece finire la ragazza nel carcere minorile di Napoli dove incontrerà quello che a lei sa dell'amore della sua vita.