Un nuovo inizio

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Sei dei sette giorni di riposo che avevo a disposizione prima dell' inizio del Tugend li passai a giocare alla PlayStation con Alexa, o a La Piazza a chiacchierare con lei, Trent, Jenna e Fred. Dylan non si era più fatto vedere, conferma del fatto che avevo ragione sul fatto che fosse un cretino.

Domani cominceranno le prove del Tugend, quindi Alexa ha pensato di spiegarmi cosa succede prima e dopo le prove e di darmi alcuni consigli pratici.

-Domani mattina ci verranno a prendere dei furgoncini blu scuro, li riconoscerai per la scritta "Tugend" nei lati, e "Houka Mana" nella portiera posteriore, quella dalla quale ci faranno entrare. Non ci sono portiere laterali e i finestrini sono oscurati, quindi dall' interno non si vede nulla. Insieme a noi ci sarà anche una guardia, tanto per controllare che non facciamo scatti ninja ed usciamo dal furgoncino in corsa. Ci faranno scendere nel luogo dove affronteremo la prima prova. Lì ci daranno delle buste con il sigillo di Houka Mana, all' interno delle quali c' è un biglietto con su scritto una specie di spiegazione-enigma per superare la prova.-

-Spiegazione enigma?-

-Si, è un enigma che, se lo comprendi, ti aiuta a superare la prova.-

Ricapitolando, arriverò totalmente impreparata a delle prove dove tutti si aspettano che vinca, non avrò l' aiuto dell' altro prescelto perchè abbiamo litigato e come aiuto avrò un enigma. Stupendo.

-Dove si svolgeranno le prove?-

-Oh, non lo sappiamo. Per ogni prova c' è un  posto diverso, e su quel posto generalmente vengono messi degli spalti nascosti da dei vetri celanti. Funzionano con il principio dei vetri a specchio, solo che dalla nostra parte invece di uno specchio c' è una specie di pannello dove viene riprodotto il paesaggio dove si trova. Una volta l' ho visto, pare proprio che dietro non ci sia niente. Credo che utilizzino un proiettore, e l' effetto è davvero incredibile Il pubblico ci può vedere ma noi non possiamo vedere loro.-

E non saprò nemmeno dove sto andando, avrò centinaia di occhi puntati su di me, il pubblico mi potrà vedere mentre io non potrò vederlo. Un vantaggio dopo l' altro, insomma.

-E come si fa a decretare la fine della prova?-

-Superano la prova coloro che ne capiscono il senso e quindi la completano correttamente, mentre quelli che si arrendono o che non capiscono la prova o che la sbagliano vengono eliminati.-

Finora ero stata tranquilla, ma ora mi sento strana, agitata e preoccupata. E lo sono ancora di più perchè so che non sono così solo per il Tugend. Quel cretino di Dylan tormenta i miei pensieri, e nonostante io sappia di aver fatto bene ad arrabbiarmi dopo che mi ha chiesto una cosa così importante senza nemmeno conoscermi e in una maniera insulsa, non riesco a fare a meno di sentirmi in colpa per avergli tirato una sberla e averlo piantato in asso. Un egoista cretino come lui è riuscito in pochi giorni a scombussolarmi, a farmi quasi perdere il mio ammirevole autocontrollo. Dovrei odiarlo, ma non ci riesco. O meglio, lo odio, ma non lo odio allo stesso tempo. E' possibile?

-Io credo che dovresti parlargli.- Alexa interrompe il silenzio

-Avete litigato, ok, ma direi che una settimana senza parlarsi possa bastare. E' ora di affrontare la faccenda da persone mature, dovete parlare.-

Ormai mi sono abituata al fatto che Alexa sappia praticamente leggermi la mente, quindi so di chi sta parlando.

-Non mi ha cercata, non sono io a dover fare il primo passo-

-Isabel, avete sbagliato entrambi. Lui a chiederelo come se dovessi passargli la saliera...-

-Non doveva proprio chiedermelo! Non mi conosce nemmeno! E comunque non me ne frego niente-

-E invece si che ti importa. Non ti saresti scaldata, nè avresti alzato la voce se non te ne fosse importato nulla. Il fatto è che ti importa, e sai che devi parlargli prima o poi, meglio prima che poi. Non dico che ora dovete fare la pace baciarvi mettervi insieme e vivere per sempre felici e contenti, basta solo che vi chiariate. Se proprio non ti importa fallo perchè è il prescelto che insieme a te potrà diventare un Re Leggenda, ma risolvi questa questione entro stasera.-

Mi pare di essere nella mia vecchia cucina, con mio padre che mi sgrida, e io so che ha ragione ma non mi arrendo, perchè odio avere torto. Con il tempo ho imparato a gestire questo odio verso l' avere torto e per questo le rispondo:

-Hai ragione, devo parlargli. Spero che non sia così cretino da farmi un' altra volta quella domanda-

Alexa sorride e mi dice che ci penserà lei a chiamarlo. Poco dopo mangiato mi informa che Dylan mi aspetterà in Piazza Felina alle 18.00.

Penso a tutto il pomeriggio a come potrei fargli sparire quella sua aria sicura di se per qualche secondo per parlargli civilmente, ma non mi viene in mente nulla.

Mancano pochi minuti alle sei, e sono piuttosto vicina a Piazza Felina. Lui è già lì, che mi aspetta davanti alla statua.

-Ciao-

-Ciao-

Non ha la sua solita espressione, è serio e tiene la testa bassa.

-Scusa se non mi sono fatto vedere prima,  ma avevo pensato che sarebbe stato meglio far passare un po di tempo. Mi dispiace, Isabel. Io...non mi ero mai reso conto di quanto ero stupido e patetico fino a quando non mi hai fatto capire che mi comportavo esattamente come Lukas e Zacharias. Sono stato... sono stato un cretino.-

-Anche io ho esagerato...-

-No. No, hai fatto bene. Sei stata dura, ma è stato l' unico modo per farmi capire. Vedi, io sono sempre stato abituato ad ottenere ciò che volevo, e ciò ha avuto conseguenze sui miei comportamenti. Ma ti giuro che non sono così. E se non sei troppo arrabbiata, volevo chiederti se ti andrebbe di ricominciare. Con una specie di nuovo inizio. Ricominciamo da capo, da amici.-

Sono seriamente stupita. Non credevo che sapesse essere serio e tantomeno che fosse in grado di abbassare la testa e chiedere scusa. Ma se lui sta facendo questo, pur di ricominciare da capo, io non sono nessuno per impedirglielo.

-Da capo?- mi chiede

-Da capo.- rispondo, e vedo formarsi un sorriso sul suo volto, un sorriso naturale, spontaneo.

-Trent ha una soffitta che è una meraviglia. C' è una TV a plasma enorme, un tavolo per mangiare, un tavolo da ping pong e uno per il calcio balilla. Che ne dici se stasera ci troviamo tutti e quattro li per una pizza e un torneo di ping pong?-

-Dico che è una buona idea, vado a dirlo ad Alexa e poi veniamo da voi-

-Perfetto-  torna a sorridere

Sorrido anch' io e vado via. Per l' ennesima volta da quando lo conosco, Dylan è riuscito a sconvolgere i miei piani, anche se stavolta in positivo. Spero di riuscire a vedere più spesso il lato profondo che mi ha mostrato  poco fa, e di poter vedere oltre la maschera che si è costruito di ragazzo sicuro a cui non gliene frega niente di nessuno.

La sera andò tutto bene, parlammo e scherzammo insieme, e per un po mi sembrò di essere una normale ragazza di 16 anni a una serata con gli amici. Dylan aveva di nuovo la sua espressione sicura e sexy, ma mi trattava in maniera diversa, più dolce e disponibile.

Arrivate a casa ci lasciammo cadere esauste nel letto, e ancora vestite ci infilammo sotto le coperte per dormire.

-Allora prescelta, sei pronta per domani?-

Io sono dell' opinione che la vita pone molte sfide, e io sono pronta ad affrontarle tutte, dalla prima all' ultima. Non so se riuscirò a superarle tutte, ma so per certo che le affronterò. Sono pronta a qualsiasi cosa la vita mi pone davanti. Le prove sono una sfida e, che io sia pronta o no, le affronterò.

-Sono pronta a dare il mio meglio, Gatta.-

-Un' ultima cosa, durante il periodo del Tugend, tutti quelli che supereranno la prima prova verranno portati nei bungalows ai confini fra Tiger' s beach e la spiaggia del quartiere dei cigni. Ci sono due bungalows, uno per i ragazzi e uno per le ragazze. La zona è recintata e sorvegliata, in modo che nessuno possa venire a curiosare.-

-Oh, ok. Buonanotte-

-'Notte miss Morrison-.

I Re Leggenda #Wattys2015Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora