XI

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Pye Street,Londra,14 giugno 1833

«Miss Downham, vi presento il signor Victor Biggs.»

L'uomo fece un cenno rapido con la testa, che Sybil ricambiò.

«Miss Downham ha mostrato interesse per i problemi del cotonificio e desidera esserne informata, dal momento che il padre non si trova in Inghilterra, attualmente.»

L'uomo la fissò come se dovesse studiarla; gli occhi, che sembravano non volersi staccare dai suoi, erano di un grigio-azzurro slavato, severi ma non crudeli.

«D'accordo. Vi farò un resoconto della situazione, se per voi va bene.»

«Ve ne sarei grata, signor Biggs. Per me è molto importante.»

«Ho lavorato nel cotonificio per molti anni, prima che vostro padre ne diventasse proprietario. Non è mai stata una bella vita, questo lo immaginerete anche voi. Gli incidenti erano all'ordine del giorno,» si sfiorò con la mano la cicatrice «ma è la vita che tutti gli operai conoscono, e ne sono abituati.»

«Non dovrebbe essere così» mormorò Sybil.

Lui aggrottò le sopracciglia. «Avete ragione, ma le condizioni degli operai sono queste e non c'è molto che si possa fare.»

«Al contrario, c'è moltissimo che si potrebbe e dovrebbe fare.» Mr. Edgerton scosse la testa. «Ma voi sapete già come la penso.»

«Voi siete un idealista, signore, ma non ve ne faccio un difetto.»

«Proseguite pure con il vostro racconto, Biggs.»

«Da qualche anno non sono più un operaio del cotonificio, ma sono rimasto in contatto con alcuni di quelli che lavoravano con me e so che negli ultimi tempi le condizioni sono peggiorate sensibilmente.»

Quella storia non le piaceva. «Cos'è accaduto?»

«Gli orari si sono allungati; ora tutti devono lavorare quindici ore al giorno e le pause sono state annullate, con la scusa di un calo di lavoro che, stando agli operai, non è reale. Tutt'altro. E molti altri fatti...» Girò la testa verso Mr. Edgerton. «Avete parlato con Emil?»

Mr. Edgerton scosse la testa. «Non ancora.»

«Quando è cominciato tutto questo?» chiese Sybil.

«Lo scorso gennaio.»

«Mio padre non ne sa nulla, ne sono certa: a quel tempo si trovava già in India.» Allargò le braccia. «Ha scelto come amministratore un uomo dalla lunga esperienza come operaio, era certo che sarebbe stato equilibrato.»

«Non ha funzionato. Ma dovete capire, signorina, che i lavoratori sono convinti che stia seguendo le disposizioni di vostro padre.»

Lo stomaco le si contrasse. «Non lo sono. Mio padre ne resterebbe mortificato se lo sapesse. Devo trovare un modo per mettermi in contatto con lui.»

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