PRESENTAZIONE

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Grazie per essere qui ❤

Questa novella è nata da un gioco proposto su Instagram da ciambella198

"Roll the dice blindfolded. Lascia che sia il caso a costruire la tua storia" sfidava i partecipanti a inventare una storia con spunti assegnati in modo casuale.

E io, che avevo appena terminato la stesura di un romanzo ed ero in vena di sperimentare, ho pensato: perché non provare?

Ecco le assegnazioni che ho ricevuto:

TEMA: GUERRA

PROTAGONISTA: L'AMANTE (romantico e guidato dal cuore)

OBIETTIVI DEL PROTAGONISTA: RISOLVERE UN MISTERO

QUALITÀ DEL PROTAGONISTA: INDIPENDENTE, SILENZIOSO, AMBIZIOSO

LOVE INTEREST: DA INCONTRARE

AMBIENTAZIONE ED EPOCA: OCCIDENTALE E MODERNA/CONTEMPORANEA

TITOLO: SINGOLO ELEMENTO DELLA TRAMA FONDAMENTALE PER LA STORIA

GENERE / GENERE SECONDARIO: MISTERO / STORICO

Cosa mi spaventava di più? Il sottogenere storico

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Cosa mi spaventava di più? Il sottogenere storico. Perché è uno dei più impegnativi da scrivere, e comporta una mole di studio non indifferente. Infatti per diverse settimane, mentre progettavo la storia, e a tratti anche durante stesura e revisione, sono stata immersa in ricerche che mai avrei creduto di fare: carrozze, edifici, parchi, tessuti, date, leggi, mappe... è stato impegnativo, ma allo stesso tempo soddisfacente e arricchente. 

Sarò grata a chiunque mi segnali eventuali problemi e inesattezze storiche.

Non potevo ambientarla ai nostri giorni, per non andare in contrasto con il genere storico, e ho subito pensato all'Ottocento inglese.

Da amante di Jane Austen la mia mente è corsa a lei, ma avevo bisogno anche d'altro per far quadrare il tema conflittuale. E ho pensato alle tematiche di Dickens. Da qui è partito tutto, dalla decisione di mixarli e ambientare la storia in un periodo "a metà" tra i due.

Ho interpretato il tema "guerra" in senso non letterale, concentrandomi sul conflitto tra classi sociali che in quel periodo, post rivoluzione industriale, era intenso.

Le qualità della protagonista potrebbero non sembrare esattamente in linea con quanto assegnato, ma per l'epoca lo sono: Sybil è sopra le righe, si sente costretta nel mondo in cui vive e desidera qualcosa di più, di diverso. Ed è troppo silenziosa in un periodo in cui le giovani dovevano saper tenere conversazioni brillanti e dialogare con disinvoltura in società.
Pochi dubbi, invece, sul fatto che sia romantica e guidata dal cuore.

In conclusione, scrivere questa novella è stato un bel modo di uscire dalla mia confort zone e affrontare il genere che più mi spaventava.

Ed è stato piacevole, molto più di quanto avrei creduto, scoprendo che anche un genere così diverso dal mio mi offre la possibilità di affrontare temi che mi stanno a cuore, senza snaturarmi in alcun modo.

Sarò riuscita a progettare una storia interessante? Ai lettori l'ardua sentenza! (semicit.)

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