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L'assassino di mio zio stava davanti a me e io non riesco a dire una parola.

Sentiamo da lontano che Vittoria e Francesco ci cercano, con una mossa veloce riesco a liberarmi dalla sua presa.
Rimanendo ancora scioccata per avermi detto il suo nome.

<<raga entriamo?sto morendo di fame>>dice vittoria.

Io non riuscendo a parlare annuisco e faccio un sorrisino.

<<cre nun parl chiù?>>
Quella voce profonda mi fa saltare i nervi
Vorrei tanto prenderlo a pugni per come mi sta trattando e anche come lui e la sua famiglia ha "trattato" mio zio.

<<vabbuò mo entriamo>>interviene Federico prima che io prenda a pugni il Ricci,o almeno ci avrei provato.

Ci sediamo tutti e visto che siamo solo noi 4, ho la sfortuna di sedermi vicino a Ciro.
Iniziamo a mangiare l'antipasto che avevamo ordinato mentre mangio e parlo con i miei amici,escluso Ciro, sento una mano sulla mia gamba.
Ovviamente mi giro e vedo Ciro con una espressione maliziosa sul viso che continua a toccare la mia gamba da sotto il tavolo.
Provo a toglierla ma più ci provo,più la stringe con la sua forza fino a farmi male.
Arriva il primo e il secondo e Ciro non ha mai avuto l' intenzione di togliere la mano sulla mia gamba.
Vorrei urlare così che la smettesse di stringere.
Ormai sulla mia povera gamba avrò le sue cinque dita.
<<Bene ora possiamo andare in discoteca.>>dice Vittoria alzandosi dal tavolo.
Ciro toglie la mano e io di scatto mi alzo.
<<vado un attimo in bagno>>dico ai ragazzi per poi correre in bagno.
Mentre mi allontano vedo Ciro fare un sorrisino tutt'altro che amichevole.

Sto in bagno e abbassando il jeans noto che mi ha fatto un mega livido con la sua mano.
Che stronzo!

Esco e vedo che sono tutti fuori.

<<salite in macchina ragazze>>dice Federico.

Saliamo subito in macchina mentre Ciro guida e non smette di fissarmi con i suoi occhi.

Arriviamo alla discoteca, non serve pagare perché Ciro come ci ha detto Federico non paga visto che la discoteca è tecnicamente sua.
Federico continua a parlare di Ciro,dicendo che ogni ragazza gli va dietro è il suo carattere da pazzo omicidia fa innamorare le ragazze ecc.

Alzo gli occhi al cielo, non lo trovo affascinante,neanche un po.
Forse i suoi occhi neri non passano inosservati oppure il suo buon profumo.
Ma detto ciò non significa che mi piaccia.

Mentre dico queste parole tra me e me, vedo Ciro e più di 4 ragazze che gli strusciano addosso.

Disgustata vado al bar e chiedo semplicemente una coca cola ghiacciata,non voglio finire a letto con nessuno per stasera.
È poi anche se non esco mai non vuol dire che non conosco quanta sia pazza la gente.

Mentre bevo la coca ghiacciata decido di uscire,perché ormai la musica a palla mi sta scoppiando in testa.

Decido di andare a casa ma qualcuno si mette davanti a me.

<<allor puort rispett oppure t'aggia fa nat luvid?>>
Ciro mi guarda mentre si prende una canna.
Oltre a rompere le palle a me non ha nient'altro da fare?
Magari può andarsi a fare quelle 4 ragazze almeno mi lascerebbe in pace.
Ma questo pensiero me lo tengo per me.

<<hai accis mio zio è vuo o rispett solo perché credi di farmi paura? Io non ho paura di nessuno.>>
Dette queste parole vedo che butta la canna per poi avvicinarsi a me.

Si avvicina al mio viso per sussurarmi qualcosa all'orecchio
<<vuò fa tant a fort ma alla fine non può fa nient, tuo zio a pavat ca a vit>>

La rabbia mi arriva fino al cervello e non ci penso due volte a tirargli uno schiaffio sul viso.

È lì mi rendo conto che ho esagerato.
Cazzo se ho esagerato.

Mi prende di peso e mi mette sulle sue spalle,usciamo dalla discoteca e noto che il profumo del mare non passa inosservato,scende gli scalini che portano sulla spiaggia e mi butta in mare,provo a scendere dando calci, tirando i suoi capelli pieni di gel è urlando aiuto.

<< mo t stai cagand sott eh?>dice facendo un ghigno mentre continua a infliggermi questa tortura.

<<tu sij nu infam>>rispondo io prima che mi possa respingere  la testa sott' acqua.

Sento le orecchie piene e il respiro venire sempre meno.

<<brav biv l'acqua ro mar>>

Non riesco a respirare per quanta acqua ho bevuto.
Purtroppo sott acqua non ci so andare.
Nessuno mi ha insegnato.
Continuo a sentire il respiro sempre meno, per poi vedere buio.

Mi sveglio è mi ritrovo sulla sabbia,completamente senza vestiti...
Sentendo anche un dolore allucinante là sotto.

Io ero vergine non può essere.
È invece può essere eccome.
Quel lurido bastardo.

Di fianco mi ritrovo un panno e vicino un bottiglietta con scritto sonnifero.

Mi rivesto veloce è si quel coglione si è preso la mia verginità.
Giuro che prima o poi riuscirò a vendicarmi.
Per me è per mio zio.

Mentre torno a casa vedo che il mio telefono è distrutto per colpa del Ricci.

Mi avvio a casa e noto l'alba segno che tra un pò siano le 7 di mattina.
L'alba a Napoli è magica è veramente bello vedere il sole che esce dal mare..
Mi fermo per osservare questa meraviglia poi mi ricordo che devo tornare a casa visto che ho scuola fra poco.
Ma non dimentico ciò che mi ha fatto Ciro.
Arrivo a casa e mi faccio una doccia cercando di levare quelle mani che mi toccavano ma niente,ho il suo viso inciso nei miei pensieri e le mani sul mio corpo.

Dopo mi vesto e preparo lo zaino,i miei genitori come ho detto lavorano molto quindi anche mio padre non sta mai a casa.
Mangio un cornetto e bevo una spremuta.
Esco di casa e vedo che Vittoria mi guarda con uno sguardo scioccato.

<<Robè ti rendi conto cosa dicono su di te?>>

<<cosa dicono?>>

<<che sei la putt*na di Ciro Ricci!!>>


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Secondo capitolo♡
Al prossimo capitolo ;)

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