<<non devono sapere che ha il sangue di un Ricci>>
<<dobbiamo scappare da qui..>>dico guardando fuori dalla finestra.
<<per ora assecondali..si gentile con loro>>dice Tonia
<<Tonia e facile a dirsi che a farsi>
<<ora devo andare a continuare a fare i miei compiti giornalieri.."signorina".>>dice sorridendo.
<<vai sei libera>>dico stando al gioco.
Da una parte sono felice..
Non so come Ciro la prenderà.
Forse non dovrei dire nulla..
Crescere il bambino senza un padre.<<so turnat>>
Ero così presa dai miei pensieri che non ho sentito Antonio che entrava.
Devo assecondarlo?
Ok lo farò.<<finalmente>>dico sorridendo.
<<cre t so mancat?>>
<<un pò forse>>dico falsamente.
<<continuiamo quello che abbiamo fermato prima c dic?>>
La porta per fortuna si apre fermando l'azione che stava per fare il Valletta.
<<scusat..Antonio può vni n'attim?>>
<<si mo veng>>
<<fa a brav piccrè ca mo continuiamo>>dice dandomi un pizzicotto dolce sulla guancia.
Sorrido mentre mi guarda per poi diventare seria dopo che se ne è andato.Vedo la sua giacca appoggiata sulla piccola poltroncina difronte al letto.
La prendo è sento che è molto pesante,non ci vuole molto a capire che dentro c'è una pistola.
La prendo e aspetto che lui torni,ora o mai più.. mi tocca scappare.Ritorna in stanza con una sorriso molto malizioso.
<<continuiamo?>>
Indietreggio sempre di più finché non mi viene un idea.<<ok ma si fa come dico io stavolta>>dico sorridendo a sua volta.
<<mhm e che vuoi fare?>>
<<stenditi sul letto e ti lego con la corda>>
<<ahh vuoi giocare?è giochiamo allora>>
Mi asseconda e si lega con la corda vicino al letto.
Mi avvicino per vedere se è stato "onesto".
La corda è ben stretta sul suo braccio.
Mi abbasso alla sua altezza.
E lo guardo con un sorriso.<<mi dispiace ma io me ne devo andare>>dico sussurrando vicino al suo orecchio.
<<CH CAZZ STAIJ RICENN-!!>>
prima che potesse aggiungere qualcos'altro gli metto un panno in bocca.
Con un sonnifero che ha usato lo stesso con me.
Non sono un'assassina.
Non posso spararlo.La porta l'aveva rimasta aperta.
Corro giù per le scale trovando finalmente la porta di ingresso.
Esco da quell'enorme villa.
Tutti dormivano,avevo trovato solo Tonia sveglia.
Ma ha preferito rimanere alla villa.Cammino per le strade di Napoli.
Controllo l'orologio di una farmacia e vedo che sono le 4:20.
Tra un po ci sarà l'alba.
Mentre cammino guardo il mare scuro e tenebroso.
Uno spettacolo,un distesa di acqua cristallina.
Mentre camminavo mi chiedevo se dovevo chiamare Ciro.
Forse è meglio se me ne vado da Napoli.
Con mio figlio o figlia.<<tu che ne dici?>>
Dico riferendomi al piccolo guardando la mia pancia
<<almeno avrei un ricordo di tuo padre,il tuo vero padre che ti vorrebbe morto se sapesse la verità..>>una lacrima bagna la mia guancia.
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VOGLIJ A TE..
Teen FictionRoberta ha 16 anni e vive a Napoli,odia il minore dei Ricci perché ha ucciso suo zio anche se non lo ha mai visto in faccia. Ciro Ricci,17 anni, spietato freddo e pazzo. Usa le ragazze solo per scopi sessuali e non si fa problemi ad uccidere. Cosa...