Dopo una giornata stressantissima di scuola, tornai a casa e pranzai sola. Mio fratello sarebbe tornato più tardi. Che tristezza.
Poltrii per una buon'ora sdraiata sul divano a vedere la televisione, con una gamba stesa e l'altra buttata dietro allo schienale. Non c'era posizione più comoda.
Ad un certo punto sentii suonare al citofono e dovetti alzarmi per forza.
Con tutta la pigrizia che avevo in corpo, aprii la porta e quando vidi Alex dietro al cancello, lo aprii svogliatamente.
"Ah, sei tu"
"Come? Guarda che se vuoi me ne rivado." Rispose facendomi capire che ci era rimasta abbastanza male.
"No scusami, è che sono distrutta. Non capisco nulla, davvero. Scusami. Vieni entra."
"D'accordo..Cosa stavi facendo?"
"Mh? Oh niente, vedevo un film. Scusa se non ti ho chiamata ma appena sono uscita da scuola, il mio pensiero fisso è stato il divano." Risposi.
"Ciccia mi dispiace che sia stata una giornata pesante per te, ma non sono venuta qui per vederti guardare la televisione. Non voglio starmene a casa in questa giornata stupenda. Fa caldo e c'è il sole. Adesso ti faccio un caffè e tra venti minuti usciamo, okay? "
"Mhh, okay." Risposi esitante rimettendomi sdraiata sul divano. Si diresse verso la cucina ma si ferò sentendo nuovamente la mia voce.
"Non sai dov'è il caffè, e lo zucchero, e.."
"Tu riposati, cerco io. Tra cinque minuti arrivo." Mi disse dolcemente.
Dopo cinque minuti tornò in sala con un bel caffè caldo. Lo portai alle labbra ma quasi lo sputai.
"Bhe?" Chiese alzando un sopracciglio.
"Alex ma fa schifo."
"Fanculo Cam. Io esco." Replicò.
"Dai scherzo. Cioò oddio forse no, ma fa niente. Usciamo dai."
Le presi la mano e uscimmo di casa; era ancora arrabbiata, ma sapevo che faceva finta.
"Dove andiamo di bello oggi?"
"Considerando che di bello qui non c'è nulla se non noi due, penso che dovremmo accontentarci di girare così a cazzo." Rispose ridendo.
"A questo punto potevamo rimanere a casa."
"Oh, e quanto rompi. No non potevamo, okay? Okay. E adesso cammina."
Dopo esserci fermate un attimo al bar, ci sedemmo sul muretto che faceva da recinzione a delle palazzine.
Notammo una piscina vuota e accanto ad essa quattro o cinque garage, alcuni con la serranda ed altri con una semplice porta di legno.
"Andiamo lì?" Chiesi ad Alex super annoiata. Cercavamo disperatamente qualcosa da fare.
Lei annuì e scendemmo le scalette che portavano alle palazzine, poi ci fermammo davanti ai garage con le porte di legno, dato che gli altri erano impossibili da aprire.
"Prova a vedere se è aperta.." La incitai.
"No prova tu."
"Mamma mia Alex, fai cadere le braccia." Risposi scherzosamente guardandola.
Afferrai la maniglia in ottone e la girai spingendo. Nulla. Allora provai a tirarla verso di me. Ancora nulla.
Prendemmo due sassi abbastanza grandi e glieli tirammo contro, perforandola.
"Fragilina questa porta eh." Disse Alex volgendo lo sguardo verso di me.
La guardai e le sorrisi.
"A questo punto rompiamola noi, no? Tanto.." Proposi.
Senza neanche prendere la rincorsa, posammo i piedi sulla porta e spingemmo forte.
In meno di mezzo minuto la porta venne giù, lasciando passare la luce all'interno.
Altro che garage, qui c'era un bagno, una cucina, un materasso.. certo, erano abbandonati, ma lo spazio non era male, anche se tutto distrutto.
Ci guardammo un po' perplesse, poi decidemmo di entrare...
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Finalmente sono riuscita ad aggiornare! Scusate ma nel weekend non ho avuto proprio tempo, sono stata a casa solo per dormire ahaha.Comunque, spero vi piaccia il quarto capitolo!
Secondo voi cosa faranno adesso Cam e Alex? Se ne andranno da quel garage o avranno in mente qualcosa? Fatemi sapere cosa pensate!
Come sempre votate e commentate, grazie mille (:
S.
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Fearless.➳
AdventureGuardati. Sei giovane. E spaventato. Perchè sei spaventato? Smettila di essere paralizzato, fregatene di ciò che pensa la gente. Indossa ciò che vuoi, dì quello che vuoi. Ascolta la musica che ti pare, mettila ad altissimo volume e b...