14. Malia's party

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"Let's have a party,
give me some lovin' tonight"

I giorni passavano, ed io e Alex ci vedevamo sempre meno; mi domandavo se anche lei era nella mia stessa situazione, se le mancava passare del tempo con me o se non le interessava nulla. D'altra parte, il problema era mio.

Arrivò il giorno del compleanno di Malia, e mi ritrovai davanti allo specchio indecisa su cosa mettermi; ci sarebbe stata anche Alex ovviamente, e non so perché, ma volevo essere più carina possibile.
Scelsi con cura l'outfit quasi elegante che puntualmente rivoluzionai dieci minuti prima di uscire di casa.
Un po' mi piacevo.

Mia madre mi guidò fino a davanti al cancello della casa di Malia; intravidi tra le sbarre alcune persone con bibite in mano che parlavano, ridevano, e finivano di sistemare il giardino.
Salutai mia madre e scesi dalla macchina velocemente, impaziente di entrare nella sontuosa villa della mia amica.

Il vialetto che collegava il cancello alla porta di casa fatto di mattonelle in pietra e circondato da vari tipi di fiori dai colori sgargianti, era un classico delle case moderne e accoglienti.
Infatti, non appena entrai in casa preceduta da Malia, l'atmosfera calda e tranquilla mi avvolse.
Era una casa arredata in stile old New York; l'amavo.

Gli invitati erano già quasi tutti arrivati, compresi i compagni della comitiva.
Il tour dell'abitazione si interruppe con l'arrivo di Alex.

Adesso c'eravamo tutti, e la festa poteva iniziare.
Jane, dopo aver ottenuto il consenso da Malia, si avvicinò allo stereo e dopo pochi secondi partì Blue Suede Shoes di Elvis.
Amavo quella canzone, ed era forse la più ballabile in assoluto, adatta a qualsiasi tipo di festa.
Iniziai a muovermi sul posto portandomi di tanto in tanto un bicchiere di Malibu alla bocca; il mio sguardo incuriosito si posava sui volti dei ragazzi che non conoscevo.

All'improvviso sentii prendermi la vita da dietro e mi girai di scatto.
Davanti a me trovai Alex con un sorrisetto divertito.
Persi qualche battito sia per lo spavento che per la visuale che avevo, ma dopo pochi secondi di intenso silenzio, scoppiammo entrambe in una risata che sembrò infinita.

Tutti quei silenzi, quei problemi, quegli atteggiamenti confusi, non facevano per noi. Io però, nonostante questo, i miei dubbi ancora li avevo; decisi solo di non permettere loro di rovinare la nostra amicizia, o comunque quel legame che c'era tra di noi.

"Devo dire che sei molto elegante, Cam." Rise guardandomi le vans che non c'entravano nulla con la maglietta color panna che indossavo e con i jeans di marca.

"Sono alternativa." Le risposi sarcastica, analizzando ogni dettaglio del suo vestito nero.

Restammo per una buona mezz'ora a parlare del più e del meno anche con gli altri amici della comitiva.
Ci comportavamo come se non fosse successo niente, come se quelle due settimane di silenzi non fossero mai esistite. Quasi ne ero felice.

D'un tratto, Alex mi prese la mano e trascinandomi dall'altra parte della sala, raggiungemmo Malia, alla quale Alex domandò dove si trovasse il bagno.

"Hai bisogno dell'accompagno per andare in bagno? O devi rinfrescarti il trucco? Forse ti devo sistemare i capelli?" Chiesi divertita comportandomi da bambina.

"E zitta." Ribatté.

Arrivammo in bagno e si, doveva rinfrescarsi il trucco.
Rimise dentro un piccolo astuccio tutti i suoi trucchi, ma proprio mentre stavo per aprire la porta per uscire, mi tirò a se.
Eravamo a pochi centimetri di distanza e il cuore cominciò a martellarmi in petto.

"A-Alex.." Fu tutto ciò che riuscii a dire, prima di sentire il calore delle sue labbra morbide a contatto con le mie.
Giuro che non capivo più niente.
Dopo pochi secondi si staccò da me e si inumidì le labbra; mi guardò maliziosamente, con un sorrisetto colpevole.

"Spero che adesso ti siano più chiare le idee, Cam mia." Disse, poi uscì dal bagno e si confuse tra la mischia di ragazzi nella sala.

Ancora non mi capacitavo di ciò che era successo qualche secondo prima.
Con gli occhi spalancati per il gesto inaspettato, mi portai la mano alla bocca e mi tastai le labbra, come se in qualche modo potessi capire se era accaduto davvero.

"Sono chiare eccome, adesso." Dissi tra a me e me.

Staccai le dita dalla bocca e uscii dal bagno, con un sorrisetto che mi si era inconsciamente creato sul volto.

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Buonaseraaaa!
SCLERATE CON ME. IL BACIO.
Okay.
Vi piace il capitolo? A me si, tanto.
Se ho scritto male qualche passaggio capitemi, l'ho scritto ieri notte AHAHA
Spero ne sia valsa la pena aspettare!
Fatemi sapere cosa ne pensate.

Baci!

S.

Fearless.➳Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora