8 - Pino

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Gli occhi penetranti di Pino fissavano fuori della camera in ospedale. La gola aveva ancora i segni lasciati dalla sua stessa disperazione, ma ora i pensieri lo travolgevano.
Beppe era venuto a trovarlo quella mattina e all'inizio non voleva ascoltarlo, ma parlare era ancora uno sforzo, quindi aveva scelto di far scorrere le parole e guardare l'educatore con sguardo truce, solo... Solo che non si aspettava tutti quegli aggiornamenti. Aveva scoperto molte cose.

Era vivo perché era stato il Chiattillo a salvarlo, incredibile.

Ciro era morto durante una rivolta, era stato O' Pieguro. Assurdo.

O' Pieguro era in ospedale, in coma. Sembrava tutto un brutto film.

Beppe gli aveva anche detto che aveva dato un compito ai ragazzi dell'IPM, scrivere una pagina di diario, per elaborare questi eventi.
Con voce roca e dura chiese a un'infermiera carta e penna. Pino non amava scrivere, ma tanto non aveva altro da fare.

Beppe, cosa vuoi che ti dica? Mi hai raccontato delle cose difficili da digerire. Ma ho tempo da perdere, quindi vado in ordine.
È stato il Chiattillo a salvarmi. Non ci credo. So che hai detto la verità, ma non ha senso. Perché avrebbe dovuto? Gli ho reso la vita una merda all'IPM, non so davvero cosa gli passi per la testa. Dovrò almeno ringraziarlo, no?
Io sono vivo, non ho più il mio Tyson, ma sono vivo. Sono vivo! Non so se ne sono felice o no, ma sapere che Ciro è morto mi fa stare strano.
Per me era un fratello, avrei fatto di tutto per lui e l'ho anche fatto, ma lui mi ha fatto un torto troppo grande. Mi ha fatto uccidere Tyson. E Tyson non era un fratello, era un pezzo del mio cuore. E questo non posso perdonarlo né dimenticarlo. Per questo non posso perdonare Ciro. Non dimentico le cose belle, ma neanche quello che mi ha fatto.
Carmine lo ha ammazzato e lo devo ringraziare, perché se è già morto, io non devo preoccuparmene più. Mi ha levato un peso. O io o lui e Carmine ha scelto per me.
Spero di poterlo ringraziare e che si svegli. Lui e Chiattillo sono dei bravi ragazzi e forse sono stato troppo stronzo. Va bene, sono stato proprio uno stronzo con loro. Posso usare questa nuova possibilità per fare pace con loro e avere dei nuovi amici.

Pino s'interruppe, le labbra piegate in un sorriso per quella nuova possibilità: nuovi amici.
Sì, sarebbe stato bello. I suoi occhi, così limpidi di speranza, si erano illuminati a quell'idea. Fino ad allora si era scelto amici che lo avevano ferito, ma Chiattillo e Carmine non lo avrebbero fatto.
Sì, non vedeva l'ora di tornare all'IPM. Chi l'avrebbe mai detto? Non vedeva l'ora che Beppe venisse a trovarlo di nuovo, per dargli il foglio, che ora guardava orgoglioso.

***

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