Notte d'amore

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La camera che occupava  Bruno era bellissima,  il letto color crema con rifiniture  corallo e oro,  la poltrone imbottite  dello stesso colore, parquet chiaro, lucido   e  una vetrata scintillante  facevano bella mostra d sè.

La camera che occupavo io , pur essenso molto carina non era a quel livello, nettamente superiore.

"Ehi", scherzai, "ti hanno davvero trattatato bene, dormi proprio nel lusso!

"la tua non è così ?"

"no, molto più semplice", risposi guardandomi intorno con  aria estasiata.

"Che importa? tanto userai la mia! " Esclamò abbracciandomi ancora una volta.

Mi sentivo come una ragazzina al suo primo incontro, mi sentivo fragile , ma decisa, bambina ma donna.

"Ti faccio questo strano effetto? MI sembra che tu stia tremando'", mi chiese quasi sorpreso.

Lo strinsi a me, forte, nascondendo il viso sulla sua spalla.

"Mi sento come la Barbara di dieci anni fa, Bruno, mi sento come una foglia al vento."

Lui mi  prese in braccio e mi portò su quel grande letto  soffice e morbido.
" Non devi temere niente quando sei con me, cara, non devi aver paura di me, del mio giudizio...siamo un uomo e una donna che si desiderano,  si rispettano e che hanno voglia di conoscersi rimettendosi in gioco.
" L' emozione è  fatta da tante cose, la mia non è paura  non solo,  è  sentimento,  passione, follia...la follia di lasciarsi andare, di fare un salto nel buio."
" Io vorrei fare un salto nel buio con te, ci prendiamo per mano e andiamo dove ci sentiamo di arrivare, senza guardare , senza pensare...io e te!"
La sua voce si era fatta profonda, piena di sentimento, velata di dolcezza ,  finalmente le sue labbra trovarono le mie e
Iniziammo a baciarci  come se non ci fosse un domani.

Lo avevo desiderato per anni, questo momento, e ora che finalmente si stava concretizzando volevo viverlo fino in fondo, senza remore, senz apensieri inutili.

 Ci fu un attimo in cui Il mio cervello andò in tilt, perse ogni connessione con il mondo tranne che con Bruno .

Una luna solitaria, in un cielo scuro, senza stelle , occhieggiava pallida,  testimone silenziosa della nostra passione, si intravvedeva dalla finestra in un gioco di luci e ombre che mi aveva affascinata, mi ero svegliata nel cuore della notte, sopraffatta da una felicità estrema.

Bruno dormiva accanto a me, con una mano posata  sulla mia spalla,  ma sentendosi osservato si svegliò .

"Ciao", mi sussurrò baciandomi su una guancia, "è già ora di alzarsi?"

"No, no, mi sono svegliata all'improvviso"

" Sei fantastica anche appena sveglia, con i capelli leggermente scomposti ed il viso assonnato. Una donna sexy, molto sexy..." Allungò una mano sulla mia gamba , accarezzandomi leggermente, "Se non dovessimo alzarci tra un po' per andare al congresso... saprei cosa fare", rise, baciandomi sulle guance, sui capelli, sul collo e poi sulle labbra, io ricambiai assecondandolo.

."Dobbiamo provare a dormire,  dovrò fare il relatore e non vorrei presentarmi   in condizioni deplorevoli", disse alla fine, giacendo su un fianco e tenendomi la mano.

Per fortuna riuscì a riprendere sonno, altrimenti mi sarei  sentita in  colpa, io invece rimasi in una sorta di dormiveglia, comunque piacevole per la presenza di quell'uomo accanto a me.

La sala congressi era gremita, io mi diressi verso il congresso di cardiologia, lui verso quello dedicato alla rianimazione.

Era stupendo vestito con un abito grigio, elegantissimo, con abbinata una cravatta  regimental, per fortuna non portava sul volto i segni della notte passata,  un'ottima colazione e una doccia  avevano fatto miracoli.

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