Serata interessante

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Un' ora dopo eravamo a parlare fitto in fitto seduti al tavolo di un ristorante molto elegante, non ci eravamo ancora chiariti sul disguido che si era creato tra noi, io avevo accuratamente evitato di toccare l' argomento, non avendo nessuna colpa, aspettavo che fosse lui.a parlarne ed eventualmente a scusarsi.
" Quando ti ho vista arrivare , sono rimasto stupito, primo perché credevo che tu non avessi accettato il  mio invito, secondo perché sei così  bella da togliere il fiato.
Elegante e sexy con questo abito e i tacchi alti...hai il fisico e il portamento di una modella".
Lo ringraziai con un sorriso   ma non dissi nulla volevo che continuasse a parlare,volevo che chiarisse quanto successo il giorno prima.
" So che te l' ho detto molte altre volte, ma assomigli tantissimo a Demi Moore ...anzi, sei più  bella e ieri  quando ti ho visto scendete dall' auto di quell'uomo mi sono sentito impazzire di gelosia , avevi i capelli scarmigliati come dopo un incontro amoroso e non ero stato io l' artefice di quel risultato...
Scusami,sono imperdonabile    non pretendo che tu cancelli il mio stupido comportamento , anche se sono qui a chiedertelo".
Gli sfiorai una mano e sussurrai:
" Cancello tutto, anche perché non è stata una bella esperienza dovermi difendere da quel bellimbusto ,comunque mettiamoci una pietra sopra.
Uscimmo di lì a  poco, si era alzato un vento freddo e vigoroso e io mi riparai nella mia sciarpa di cachemire  morbida e calda.
" Hai freddo, Barbara?"
Annuii con la testa .
" Volevo proporti una passeggiata fino alla Tour Eiffel,ma meglio rimanere al riparo. Poi guardandomi negli occhi:
" Da me?"
Mi prese sottobraccio e senza aspettare risposta ci avviammo in auto, da lì all' albergo.
Mentre stavamo salendo verso la camera di Bruno, ci trovammo di fronte a Marta e Cristina, che ci salutarono con un sorriso malizioso,  ero passata dalla mia camera per recuperare il necessario per la notte e quando incontrammo le due ragazze avevo in mano il beaty case , non c' era molto da interpretare.
Rispondendo.con nonchalance al loro saluto, anche se a me dispiacque un po' essere colta in flagrante,  mentre Bruno.ci rise su:
" Non facciamo niente di male, siamo entrambi liberi e possiamo disporre della nostra vita come vogliamo. Me lo hai detto anche tu , ora che sanno chi sono,
hai paura che ti giudichino? Problema loro  non tuo.
Lasciale perdere!"

Una volta in camera sua mi accarezzò una guancia e mi sorrise in modo ammaliatore, poi mi prese per mano e ci sedemmo sul letto.
" Ogni volta che ti guardo rivedo quella ragazzina che si dava arie da grande, ma che era dolcissima e anche un po' ingenua, quella ragazzina che mi rincorse dentro il palazzo per chiedermi l' ora e a cui promisi di passare insieme una vacanza in Grecia.
Purtroppo,come ben sai, non fu possibile farlo,  ma ora lo sarà e vorrei invitarti a trascorrere le vacanze di Natale con me...sempre che tu abbia a disposizione qualche giorno..."
Lo guardai con occhi sognanti, non mi potevo vedere ma  sapevo di averli, lo accarezzai sul viso, sui capelli e risposi:
" Si, ho dei giorni liberi a dicembre, verrò  volentieri con te, grazie."
" Verresti a casa mia, al sud?"
Lo guardai sbigottita, mi ero immaginata un paio di giorni in montagna, ma addirittura a casa sua...no, non me  me lo sarei aspettato, sperai che fossimo soli..."
Lui sembrò  leggermi nel pensiero e specifico':
" Io e te soli, nella casa al mare...ho una casa sulla spiaggia,  il mare d' inverno e malinconico se siamo soli  ma in compagnia è bellissimo!"
Ad un tratto gli chiesi di suo figlio,  avrebbe dovuto avere circa undici anni, ma non me ne aveva parlato ...mi parve una cosa un po' strana, per di più aveva deciso di passare con me le vacanze di Natale , di solito chi ha i figli piccoli cerca di trascorrere le feste con loro.
Non dissi niente al riguardo , non volendo innescare qualcosa di spiacevole.
" Il mare d' inverno ha un suo fascino particolare, è  vero che rende inclini alla malinconia,  se soli."
" Ne riparleremo con calma, ma credo che potremo festeggiare il nuovo anno lì,  sarebbe meraviglioso!"
Sorrisi, piena di felicità e sentii le sue mani accarezzarmi le spalle ,  poi le braccia, infine mi cinse la vita, dolcemente, attirandomi a sè.
" Sicuramente posso prendere le ferie in quei giorni,  devo solo decidere se per Natale o per Capodanno".

Lui mi guardò pensieroso:
" Sarebbe bello stare insieme  anche  Natale,  io e te davanti al mare , con l' albero addobbato alle nostre spalle, avvolti in una calda coperta di lana...un contrasto delizioso , da gustare in intimità, per poi proseguire anche fino all' anno nuovo...ma capisco che non è  possibile, non lo è  neppure per me  il lavoro mi pressa e poi...poi..."

" E poi c'è  la tua vita privata...immagino , ci sono i  i tuoi affetti", conclusi io per lui.
Bruno si fece serio e disse:
" Ti racconterò la mia storia, ma non ora, ora voglio solo sognare con te."

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