capitolo 26

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"Ottima questa piadina allo stracchino e rucola!" Caterina era raggiante, si trovava nel suo centro, amava mangiare, far combriccola e stare in compagnia.

"Tu Barbara che ne pensi?"

"Mi piace , Fulvio, come mi sono piaciute le altre, ottima questa idea di proporre vari assaggi di piadine e tigelle".

"Ecco, vedi che ho fatto bene ad insistere che tu venissi? "mi disse versandomi del Lambrusco  nel bicchiere che avevo di fronte.

"Bevi che è buono!"

Sorseggiai il vino frizzante che ben si sposava con i cibi che stavamo gustando e un senso di leggera spossatezza mi prese, complice l'alcool a cui non ero abituata, riservandolo solo ad occasioni particolari.

Dopo aver consumato la cena ci dirigemmo in un locale lì vicino, per ascoltare buona musica e  bere del caffè o prendere un dolce.Sprofondata  in un morbido divano, di fronte  ad un ottimo gelato affogato nel caffè, ascoltai le confidenze di Fulvio, che  iniziò a parlarmi  di alcune dinamiche del nostro reparto, dinamiche che non conoscevo molto, come ad esempio che Caterina se la diceva con il primario e che Marta era molto gelosa sia di loro che di  me, perchè si riteneva ingiustamente messa da parte.

Sorrisi di fronte a queste piccole chiacchiere, ma rimasi colpita a una sua frase: "attenta alla perfidia, perchè potrebbe metterti seriamente i bastoni fra le ruote..." , dopo queste parole cambiò discorso, ritornando a parlare come se nulla fosse.

Cercai di non dare eccessivamente peso a quanto mi era stato detto, ma quella frase mi aveva disturbato, mi sentivo in qualche modo minacciata.

Sulla via del ritorno verso l'albergo Fulvio iniziò a chiedermi cose un po' più personali, se fossi fidanzata o sposata, se avessi degli hobby, come impiegassi il tempo libero e iniziai a capire che forse avevo destato un certo interesse in lui.

La cosa mi lusingò, anche se non era proprio ciò che desideravo in quel momento, ma trovare una persona con atteggiamento amichevole nei miei confronti mi dette sollievo.

"Che ne diresti se  ti invitassi al cinema una di queste sere? Mi hai detto di amare i bei film , cosa che piace anche a me" mi disse al termine della serata.

"Va bene, grazie" risposi con un sorriso,che probabilmente lo autorizzò a  farmi una carezza sui capelli, gesto che non sfuggì agli occhi curiosi di Caterina.

"Stasera hai fatto conquiste", mi disse infatti, mentre ci trovavamo nell'ascensore io e lei sole "ma il tuo amico lo hai abbandonato? L'ho visto qui al congresso..."

"nessuna conquista e nessun abbandono, sono una donna libera  e non devo rendere conto a nessuno, per fortuna" tagliai corto.

La mia collega non paga , continuò :  "Data la tua amicizia con il Professor Tauria mi sarei immaginata  di vedervi almeno insieme in qualche occasione, mentre non vi siete neppure salutati".

"Forse non abbiamo avuto l'occasione di farci vedere insieme" conclusi senza convincere Caterina che alzò le spalle in segno di resa.

Una volta arrivate al piano della nostre camere la salutai brevemente e mi chiusi la porta alle spalle, mi preparai per andare a dormire e quando spensi la luce cercai di spengere anche i miei pensieri che si rincorrevano in un turbine disordinato.

La seconda giornata del congresso mi vide come spettatrice, ascoltai la relazione di Fulvio, che, impeccabile come sempre, sfoderò le sue doti di oratore, esponendo  magistralmente quanto preparato.

"E' veramente bravo, un onore averlo nel mio reparto" commentò il primario con visibile orgoglio "è ancora giovane e ha modo di farsi strada come merita".

"Si,  ha un futuro luminoso come ricercatore" aggiunse Caterina che non perdeva occasione per stare accanto al primario e ora capivo il perchè.

"A proposito di medici molto qualificati, questa sera è stata organizzata una cena  fra noi e i colleghi fiorentini,  a cui parteciperanno anche gli anestesisti, essendo entrambe specialità inerente l'emergenza e sarà con noi anche il Prof Tauria, che proprio qesto pomeriggio farà un'importante comunicazione al congresso.
Per chi non lo conoscesse è  un giovane professore molto talentuoso, un' ottimo collega e una bravissima persona, è preparato e anche molto umano."
Caterina fece una risatina, " ma Professore, la nostra Barbara lo conosce benissimo da quando lui era uno specializzando".
Il primario si voltò verso di me con aria sorpresa: " Non lo sapevo, allora non dico altro, lo conoscerai meglio di tutti noi" e sorrise .
Io sorrisi a mia volta e dissi: " l' ho conosciuto tanto anni fa e ci siamo ritrovati per caso al congresso di Parigi, nulla più ".
La cosa sembrò soddisfare la malcelata curiosità del Professor Lorenzo Dettori, che tornò a parlare di Fulvio fino a che questi non ci raggiunse ed insieme andammo via da quella sala che si stava già svuotando.



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