ATTO IV- SCENA IV

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"Rinuncia al tuo potere di attrarmi ed io rinuncerò alla mia volontà di seguirti"

(Shakespeare- "Sogno di una notte di mezza estate")

LIAM

"E poi, ovviamente, frequenterà il King's College, che tra l'altro è piuttosto vicino al miglior appartamento che ho trovato. Te ne ho già parlato, giusto? Penso sia perfetto per noi, e sono sicuro che a Jade piacerà tanto. Ha anche un soppalco, come la casa di Harry, e la finestra è rivolta verso il Tamigi. Ehi, ma mi stai ascoltando?"

Quando aveva sentito Louis, quella mattina stessa, Liam aveva riso per una buona mezz'ora, con il telefono attaccato all'orecchio, ascoltandolo mentre gli aveva raccontato di come la sera prima, Niall aveva continuato a parlargli fino a tarda notte, illustrando ogni singolo dettaglio della sua futura vita con Jade e con la sua bambina, parlandone in maniera piuttosto seria. In realtà, Louis lo aveva chiamato perché negli ultimi tempi, tra gli esami e la pressione delle lezioni da seguire, aveva passato un periodo piuttosto stressante, e l'unico modo che aveva per distrarsi e stare bene era rimanere in contatto con la sua amata metropoli, dove aveva lasciato parte della sua famiglia.

Aveva ritenuto che Louis avesse esagerato, nell'esporgli qualunque cosa Niall gli avesse rivelato. Dovette ricredersi, però, mentre guidava verso Cambridge con il suo migliore amico vicino che, leggendo tra le note del cellulare, elencava i vari sport che la bambina avrebbe potuto fare, nonché le migliori scuole a cui potersi iscrivere.

"Io sì, ma tu, piuttosto, ti stai ascoltando? Stai parlando della vita di una bambina che non è ancora nata, e sei già arrivato quasi fino alla pianificazione del suo matrimonio!"

"Beh, a proposito di quello-"

"Niall!"

Liam inchiodò di colpo, fermandosi dietro una coda di macchine in attesa che il semaforo diventasse verde. Si girò di scatto verso di lui, abbassando il volume della radio, e fissandolo con sguardo ammonitore, che si addolcì immediatamente non appena incontrò gli occhi cristallini del ragazzo, che erano spalancati, sconvolti.

Da quando Jade era entrata nel settimo mese di gravidanza, e il suo pancione era ormai ben visibile attraverso i vestiti larghi e le salopette di jeans, il suo amico sembrava esser diventato iperprotettivo a livelli esagerati. Non pensava, in realtà, che sarebbe mai potuto arrivare a tanto, ed era piuttosto convinto che la sua ragazza non sapesse nulla di tutto ciò che lui aveva raccontato ai suoi amici, agitandosi più del dovuto nell'illustrare le possibilità migliori che avrebbe garantito a quella bambina che "Avrebbe cresciuto come sua", ribadiva sempre, con un insito timore di star accelerando le cose con Jade. Ma Niall era così, e Liam era convinto che la sua ragazza lo amasse anche e soprattutto per questo. Sdolcinato, romanticone, protettivo. Aveva accolto quella sfida di prendersi cura di una ragazza incinta quasi come se ne dipendesse della sua vita, e tra le righe della sua ansia e di quel maniacale affaccendarsi a non pensare ad altro se non a loro, Liam e Louis vi avevano letto tutto l'amore che, in pochissimo tempo, il loro amico aveva ritrovato in quella ragazza dai capelli ricci e l'animo d'oro.

Per questo, mentre in radio un giovane ragazzo ricordava che quello era il primo giorno di primavera, e Liam riprese a camminare, si pentì immediatamente di quello sguardo che gli aveva rivolto, quando il suo amico non aveva fatto altro che parlargli di cose felici, in fondo, e di farlo ridere con le sue congetture su quale sarebbe stato l'idolo adolescenziale della bambina.

Era bello, in realtà, potersi distrarre lasciandosi condurre verso discorsi leggeri, divertenti, sapendo di poter rimanere ore in macchina con Niall senza alcun tipo di silenzio imbarazzante, o di pensieri trattenuti e non detti. Ed in qualche modo, l'eccessiva euforia di colui che poteva considerare ormai come un fratello, in quel momento, lo stava piacevolmente distraendo dal pensiero di Zayn, che aveva dovuto lasciare a Londra, in una situazione piuttosto particolare. Solo la settimana prima, infatti, suo padre si era spento nel sonno, in maniera piuttosto inaspettata, nonostante tutti fossero consapevoli non gli rimanesse molto da vivere. In tutto ciò che era accaduto, il suo ragazzo era stato così premuroso con le sue sorelle da assicurarsi che stessero bene in ogni momento, quasi trasferendosi con loro nel piccolo appartamento che condividevano, vicino Trafalgar Square.

City of stars, are you shining just for me?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora