3| Biancospino

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Ad Ambra le era stata insegnata una tecnica di meditazione che le sarebbe servita ogni qual volta il suo corpo accusava stanchezza.

Si sedette sul letto, fece un respiro profondo e chiuse gli occhi. Lasciò la sua mente libera dai pensieri, libera da ogni rumore esterno e solo quando la sua attenzione si concentrò sulle sue mani, avvertì il solito formicolio.

Quella sensazione di serenità, se pur breve, era un modo per iniziare al meglio la giornata. Specialmente in quel periodo e in quella nuova situazione che stava vivendo.

In pochi giorni aveva imparato gran parte dei nomi dei pirati Heart, che le fecero conoscere ogni centimetro del sottomarino. Per loro era raro presentare il Polar Tang a qualcuno e altrettanto raro era fare da guida turistica a qualcuno a cui interessava veramente ciò che dicevano.

In fondo non erano poi così male, come volevo far credere all'inizio. Gli spietati pirati Heart erano veramente di buon cuore e la loro gentilezza e disponibilità fece sentire a proprio agio Ambra sin dal primo giorno.

Solo il loro capitano era un soggetto a parte. Non si faceva mai vedere, a parte per qualche indicazione importante o per controllare Bepo. Persino a pranzo e a cena era assente la maggior parte delle volte.

La vita nel sottomarino era quasi sempre uguale, non c'era mai nulla da fare e Ambra non era ancora abituata a distinguere il giorno dalla notte. Tuttavia, essendo l'ultima arrivata, quel sottomarino era la cosa più interessante che avesse mai visto in vita sua.

Ambra passava, però, molto tempo al letto. Era stato un ordire di Trafalgar e per quanto non le andasse bene quella situazione, decise di non creare ulteriori problemi e seguire i "consigli" del capitano.

A letto però non rimaneva mai con le mani in mano, si annoiava molto e così decise di passare il tempo a disegnare. Era una passione che portava sin da bambina e adesso la coltivava nei momenti bui della giornata, quando si annoiava molto oppure aveva semplicemente bisogno di liberare la mente.

Mentre era alle prese con il disegno di un fiore di ciliegio, vide spuntare una testa pelosa dall' oblò della porta. Due grossi occhioni la guardarono e nel momento in cui i loro sguardi si incrociarono, la testa sparì di nuovo. Passarono pochi secondi e la porta venne aperta, rivelando la figura di Bepo che in modo molto impacciato cercava di non disturbare Ambra.

"Ppe-PERDOMANI PER IL DISTURBO! LA CENA È PRRONTA" abbassò la testa in segno di rispetto, non rendendosi conto che il suo tono di voce era stato sentito in quasi tutto il sottomarino.

Ad Ambra faceva molta tenerezza Bepo e fu uno dei primi con cui andò d'accordo. Lasciò il taccuino sul letto e si alzò stiracchiandosi leggermente.

"Bene bene, ho veramente una gran fame! Che cosa c'è di buono stasera?"

I due parlarono nel corridoio scambiando molto spesso delle risate che arrivarono fino alla cucina, dove tutti i pirati si stavano preparando per la cena.

Quando Ambra arrivò, si sedette al suo solito posto. Era strano poter dire una cosa del genere, dal momento che gli aveva conosciuti da pochi giorni.

Forse il fatto che riuscisse a legare molto facilmente, che portava il buon umore in quel sottomarino un po' triste, fu una benedizione per tutti quanti.

Ambra alzò lo sguardo dal suo piatto e si ripulì la bocca con il tovagliolo, mentre osservava il posto vuoto di Trafalgar. L'aveva visto magiare con loro pochissime volte. Possibile che quel tipo fosse sempre impegnato?

"Il capitano non mangia mai con voi?"

"Ah beh...lui è sempre molto indaffarato" notò una leggera nota di tristezza nelle parole di Penguin. Questo le fece capire quanto ci tenessero a lui.

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