4| Macchie rosse

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Ogni mattina Shachi e Penguin erano i primi a fare colazione, ma da quando Ambra era arrivata, anche lei gli faceva compagnia.

"Buongiorno ragazzi!" urlò Ambra, che come ogni volta entrava con il buon umore. I due pirati si erano chiesti com'era possibile che fosse già allegra di prima mattina, ma il segreto era che Ambra meditava e questo l'aiutava a partire con il piede giusto.

Persino quando fu prigioniera degli uomini-pesce, riusciva a mantenere il buon umore e probabilmente questo fu uno dei motivi principali per la quale veniva presa sempre di mira.

Mezz'ora dopo, anche Bepo entrò in cucina e si sedette accanto ad Ambra. I pirati Heart avevano scoperto la sua dote per il disegno e sapevano che a lei piaceva molto disegnare con una tazza di caffè accanto.

"Che cosa stai disegnando?" le chiese curioso l'orso. Ammirava la velocità con cui Ambra muoveva quella matita e anche per il fatto che fosse ambidestra. Generalmente disegnava le grandi linee con la destra e con la sinistra si occupava dei dettagli.

"Ma non lo vedi? È un fiore" gli disse Penguin, che si trovava di fronte a lui.

"L'avevo capito"

"E allora perché glielo hai chiesto? Così non fai altro che passare da stupido!" lo rimproverò il pirata col cappello.

"ALLORA DIMMI QUALE CAZZO DI FIORE STA DISEGNANDO!" urlò l'orso che quella mattina sembrava che si fosse alzato abbastanza agitato.

"EI! NON DIRE PAROLACCE O IL CAPITANO TI FA A CUBETTI!" si intromise Shachi.

"Che cosa c'è Bepo, ti sei svegliato storto questa mattina?" lo insultò nuovamente Penguin.

"Dai ragazzi non litigate" Ambra lasciò la matita sul taccuino e sorrise ai suoi amici che subito si calmarono.

Per fortuna avevano finito il loro battibecco in tempo, perché subito dopo Trafalgar fece il suo ingresso in cucina. Prese una tazza e svuotò il contenitore del caffè, sicuramente non dormiva da un po' e aveva bisogno di rimanere ancora sveglio. Ambra aveva capito che Trafalgar abusava un po' troppo del caffè.

Si andò a sedere sul suo solito posto, un po' più lontano dai compagni. Per quanto era silenzioso nei suoi movimenti, nessuno si sarebbe mai accorto di lui.

Intanto i tre pirati continuarono a bisticciare a bassa voce, fino a quanto Bepo non fece cadere PER SBAGLIO, il caffè sul taccuino di Ambra.

La pagina si macchiò di caffè e tutti e tre i pirati Heart finirono il loro battibecco, guardando impauriti Airi.

"S-scusa scusa non l'ho fatto apposta davvero" Bepo arrossì, abbassando la testa per la vergogna. Aveva seriamente paura di aver fatto arrabbiare Ambra che continuava a guardare il foglio sotto di lei senza dire una parola. Anche il capitano la osservò da lontano, incuriosito dalla sua prossima azione.

Ciò che fece Ambra un secondo dopo, fece rimanere di stucco i suoi amici. Si mise a ridere di gusto, iniziando a disegnare sopra la grossa macchia di caffè. "Sei veramente un genio Bepo. Adesso il foglio ha tante sfumature e posso disegnare meglio"

L'orso incuriosito da quello che stava facendo, scrutò il disegno. Una volta che Ambra terminò di disegnare il fiore, fece vedere ai suoi compagni il risultato.

"Ma è stupendo!" urlarono tutti e tre, mentre i loro occhi diventavano lucidi e splendenti.

Strappò tre fogli dal suo taccuino e decise di insegnare anche a loro questa tecnica. "Bene adesso dovete solo versare il caffè sul foglio, aspettare un po' di secondi e poi potete disegnarci sopra qualsiasi cosa"

I tre fecero ciò che aveva detto e ognuno di loro iniziò a disegnare qualcosa di diverso. Certo, era evidente che non sapessero disegnare bene come Ambra, tuttavia quest'ultima rimase affascinata dal disegno di Bepo.

Era riuscito a ricavare un paesaggio, utilizzando le piccole macchioline per rappresentare la neve. Probabilmente era un modo per ricordare il luogo da cui proveniva, pensò Ambra.

"Bepo, il tuo disegno è bellissimo! Credo che lo appenderò nella mia cabina" poi guardò gli altri due e per non farli sentire esclusi lo propose anche a loro.

" Ho disegnato un'orsa femmina" Bepo indicò ciò che aveva disegnato e un attimo dopo i suoi compagni lo rimproverarono. La fece divertire così tanto, che si mise a ridere di gusto.

Non ricordava un momento della sua vita in cui aveva passato delle giornate così...in modo spensierato e leggero. Probabilmente non me aveva mai avute prima d'ora!

La risata di Ambra era veramente contagiosa, tanto che Penguin dovette asciugarsi le lacrime che gli stavano scendendo dai bordi degli occhi.

Tutto questo accadeva sotto lo sguardo vigile del capitano, che accennò un piccolo sorriso sul bordo della tazza, senza farsi notare da nessuno.

Sorriso che diede posto subito dopo ad un'espressione seria, quando vide Ambra tossire. Si era messa la mano davanti alla bocca e quando l'allontanò anche il suo volto cambiò per qualche secondo.

Si ripulì la mano sul tovagliolo e senza far capire nulla ai suoi amici, continuò a ridere. Ma il danno era stato fatto! La persona che non doveva accorgersi di quel inconveniente, era stata la prima a notarlo e adesso aveva intenzione di fare degli accertamenti.

" Ambra"

L'interpellata e i tre pirati si voltarono verso il capitano, che in quel momento lasciò la tazza sul tavolo e si alzò "Ti devo parlare".

La ragazza annuì e lo seguì senza fare storie, comprendendo quale sarebbe stata la sua ramanzina. Entrarono nell' infermeria e Trafalgar si appoggiò alla scrivania, con le braccia conserte. Osservò per qualche istante Ambra, con occhi sottili, come se volesse trovare una qualunque risposta.

"Stai prendendo lo sciroppo che ti ho dato?"

Sapeva che prima o poi l'avrebbe scoperto, ma non si aspettava certamente una domanda così immediata. Dopotutto erano passati poco più di cinque giorni da quando le aveva dato quella cura.

"Ecco..." Ambra iniziò ad osservare la stanza, evitando il contatto visivo con il chirurgo "...capita che a volte me ne dimentichi" fece spallucce.

"Davvero? E queste volte quante sarebbero?"

La domanda ironica le fece capire che ormai la sua scusa non era poi così valida, così cercò di giustificarsi "Bah oddio...faccio così tante cose durante il giorno!"

Il chirurgo fece un sorrisetto strano, un misto tra furbizia ed irritazione. Si avvicinò ad Ambra, mantenendo le braccia conserte. "Bene vorrà dire che da oggi in poi...ti seguirò, ti assillerò, per constatare che tu prenda quello sciroppo, chiaro?"

Glielo disse con una tale tranquillità da farla irritare più di quanto non lo fosse già. Trafalgar lasciò l' infermiera, senza aggiungere altro.

"Cazzo" sussurrò Abra.

"TI HO SENTITA" urlò il capitano, che aveva sentito quella parolaccia nonostante fosse dall'altra parte del corridoio.

\\ Life and death \\ ♢ Law x readerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora