17| La spiacevole verità

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"Fufufu...sei uno dal sangue freddo, eh?"

Mentre i nani risolvevano quella questione con i loro giganti, sopra le loro teste era in corso un vero e proprio scontro mortale.

L'ora dello scambio era finalmente arrivata e dopo anni Trafalgar si trovava faccia a faccia con Doflamingo e l'ammiraglio della marina Fujitora. Quell'incontro non stava andando bene come sperava, Robin e Usopp non erano ancora tornati e lui era di fronte al suo peggior nemico per tanti motivi.

"Il tuo amico Mugiwara è caduto dritto dritto nella mia trappola, tutto perchè è così egoista da volersi riprendere il frutto del diavolo del suo defunto fratello Ace. Attualmente sta combattendo nel Colosseo e non uscirà mai vivo" il sovrano si fermò da un lungo combattimento.

"Sai... ci sono tante cose che hai sbagliato Law" gli disse sorridendo "A partire da Ambra, quando arrivò gli raccontai tutti di te. Sapevo che tra voi due c'era qualcosa" iniziò a ridere.

Non poteva perdere la concentrazione. Trafalgar sapeva che lui stava giocando con i sentimenti per dargli la giusta occasione per metterlo K.O. In quel momento pensò che avrebbe tanto voluto essere al posto dell'ammiraglio, che fino ad allora aveva solo agito, ma mai aperto bocca.

"Quando arrivò qui fece la scelta più saggia" continuò il sovrano "per amore della sorella e per la sua protezione, lei entrò a far parte della mia famiglia" sorrise "Lei si che mi capiva. Capiva il vero valore di essere sorella maggiore e ha deciso di sua spontanea volontà di unirsi a me"

"Perchè ne parli al passato" strinse i denti Trafalgar, che si manteneva in piedi solo appoggiandosi alla sua katana.

"Perchè lei ormai vive nel passato"

Trafalgar impugnò la katana e con quella frase e il sorriso malvagio di Doflamingo, il suo cuore perse un battito "Che cosa vorresti dire?" la sua voce risultò alterata.

"Ma come? Sei un chirurgo e non sapevi della sua malattia? Fufufu" Doflamingo si piegò in due per le risate "LEI E' MORTA MIO CARO LAW! HAI CAPITO? LA PRINCIPESSA E' MORTA!" urlava, poi si avvicinò lentamente a lui e gli parlò a bassa voce.

"Ha dato alla luce nostro figlio ed è morta" sorrise "Quella donna era terribilmente fragile. Il suo corpo era l'unica cosa che desideravo"

Click! Trafalgar impugnò la katana, il suo viso era rosso dalla rabbia. "Te la farò pagare...sia per la morte di Rosinante tredici anni fa, che per Ambra"

Intanto, sotto di loro i due giganti erano stati messi insieme e ormai i nani si fidavano di loro.

"COSA SONO TUTTI QUESTI RUMORI?" urlò Usopp tappandosi le orecchie.

"Ehhh? L'eroe ha paura?" urlò uno dei nani.

Usopp cambiò subito espressione, cercando di essere un po' più coraggioso "Non siate ridicoli, questi tremori in realtà sono frutto del mio-"

"Papà!" lo interruppe il bambino.

"AHHHH E TU CHE CI FAI QUI? COME HA FATTO AD ARRIVARE FIN QUI?" urlò Usopp, indicando il piccolo Berto.

"Mio papà sta combattendo" disse di nuovo Berto.

"Papà dici...." iniziò a sudare Usopp, avvicinandosi a Robin "Robiiiin....scappiamo via subito. Su Green Bit c'è Doflamingo in persona, ti rendi conto? E se questa fosse solo un imboscata?"

"Calmati, ci sta pensando Law a lui" gli ricordò.

"Berto è sempre il benvenuto nel regno di Tontatta, essendo il figlio della principessa Ambra" gli disse il vecchio nano.

Esattamente come disse l'uomo della locanda, pensò Robin. "Dov'è la tua mamma Berto?" gli chiese e improvvisamente tutti i nani smisero di parlare tra di loro.

"Tra le lucciole " disse indicando in sù.

"Non dovresti fargli questa domanda" Leo salì sulla spalla di Robin "Non sappiamo che fine abbia fatto Ambra, ma lui è solo un bambino di due anni. Sappiamo che vive la maggior parte della giornata con alcune domestiche del palazzo, eppure lui si ricorda tutte le ramanzine o le cose che diceva sua madre" le sussurrò "La vita di Ambra è un mistero....tuttavia quelle che lui intende lucciole, in realtà sono le stelle. Ambra gli cantava una ninna nanna menzionando le lucciole e lui ancora se lo ricorda"

"Usoland abbiamo una richiesta da farti, ora che sei qui tra noi" gli disse il vecchio Gancho "Ottocento anni fa venti re di differenti nazioni si riunirono in un organizzazione che oggi chiamiamo Governo Mondiale e i loro discendenti sono chiamati Tenryuubito. Così ottocento anni fa questi re scelsero alcuni regni" si avvicinò a lui "Questa terra, Dressrosa, era diventata la terra della famiglia reale di re Riku, fino all'arrivo di Doflamingo. Doflamingo è qui...solo per riprendersi il suo regno, che ottocento anni fa apparteneva alla sua famiglia"

Usopp ascoltò attentamente, tuttavia ebbe una brutta sensazione. Cosa c'entrava lui con questa storia?

"NOI SIAMO PRONTI USOLAND!" urlarono tutti i nani.

"Pro-pronti a cosa?" chiese quasi in con un sussurro.

"Il giorno in cui abbiamo deciso di affrontare Doflamingo, è arrivato. Ci dirigeremo al Campo dei Fiori attraverso i nostri tunnel sotterranei!! Sul campo di battaglia di Dressrosa, il capitano delle forze reali Rikuu e i suoi soldati, stanno aspettando il nostro arrivo!" urlò Leo.

Come disse il piccolo nano, presto raggiunsero i tunnel sotterranei, per prepararsi a partire, tuttavia Usopp stava cercando di perdere tempo "Toglimi una curiosità Leo...perchè avete deciso di combattere contro Doflamingo?"

"Che scemotto che sei Usopp! Si vede che non ti sei ancora ripreso" gli diede una pacca leggera il nano "Beh..la ragione è che dobbiamo salvare 500 nostri amici, che sono tenuti schiavi contro la loro volontà, nella fabbrica oscura!"

"Fabbrica?" gli chiese Robin "E' quella che produce lo smile?"

"Beh...non sappiamo cosa produce, ma lì è rinchiusa la principessa più acida, egoista, crudele e irritabile della tribù dei Tontatta, Manshelly" le disse Leo.

"Hai un opinione molto alta di lei"

"E' la verità Usoland" rise il nano "ma è comunque una nostra compagna"

"Sembra che lo scontro di lassù sia finito.Berto ora dovresti tornare a casa"gli disse Leo.

Lo fece salire su uno dei Linear Fox, volpi specializzate per i viaggi nei sottopassaggi. "Ciao ciao amici" il piccolo li salutò con la mano, mentre si perdeva nel tunnel.

"CIAO CIAO BERTO" urlarono in coro i nani.

\\ Life and death \\ ♢ Law x readerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora