10| Ricordi

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" Io e Ambra siamo nati lo stesso giorno, durante l'estate per la precisione" Leo prese il suo bastone, iniziando a camminare da una parte all'altra del tavolo con fare da saccente. " Noi due siamo migliori amici da sempre" scandì le ultime parole guardando male Bepo.

"Piantala di tormentarli Leo" lo rimproverò Ambra, che prima di allora non era ancora entrata nella sala per fare colazione con tutti gli altri, come faceva sempre.

"Perdonami principessa!" ironizzò il nano, facendo un inchino.

"PRINCIPESSA?!" urlarono tutti in coro, svegliando dai suoi pensieri il capitano, che fino ad allora era assorto nella lettura del giornale.

Alzò lo sguardo, assottigliando gli occhi. Certo, non si era mai sbilanciato a chiederle veramente chi fosse, ma dopo le sue ultime rivelazioni e l'aver confessato di essere stata prigioniera per un po' di tempo, mai si sarebbe aspettato che lei fosse una principessa. Lentamente nella sua mente alcuni tasselli iniziavano a collegarsi.

Il primo giorno confessò di voler arrivare a Dressrosa e nonostante l'avesse avvertita dei pericoli, lei non sembrava affatto spaventata. Con l'arrivo di Leo, poi, quella questione era diventata ancora più sospetta. Se veramente quella piccola creatura poteva essere vista dalla famiglia reale, era chiaro che Ambra fosse qualcuno di importante! Perché non ci aveva pensato prima?

Inoltre aveva sentito parlare di alcune leggende legate a Dressrosa. Si diceva che in quel luogo abitassero delle fate, che uscivano allo scoperto solo durante la notte.

"Davvero sei una principessa? Perché non c'è lo hai mai detto?" le chiese Penguin. Non sembrava offeso, anzi! Il suo interesse nei confronti di Ambra crebbe.

"Ecco" sospirò la ragazza, che non credeva di dover confessare in quel modo la verità. Così si sedette di fronte ai suoi amici e raccolse Leo tra le sue mani. "Si, va bene sono una principessa o almeno lo ero. Non torno a casa da tantissimi anni ormai...perciò non credo che sia giusto assegnarmi quel nome" un sorriso malinconico apparve sul suo volto.

Il capitano abbassò il giornale e lo ripiegò come sempre. Aveva qualcosa da dire. "Perciò vieni da Dressrosa"

I suoi uomini bisbigliarono qualcosa e subito dopo la sala diventò stranamente silenziosa, come non lo era mai stata. I venti pirati rimasero a guardare i due protagonisti della conversazione senza sbattere ciglia.

"Io...ecco" Ambra non capiva perché  quella conversazione era diventata stranamente difficoltosa. Eppure non aveva mai fatto niente di male, allora perché si sentiva intimorita da quello sguardo freddo? "Sono...io so-sono"

"Spero che nessun'altro, a perte Leo, sappia della tua posizione" poi guardò il piccolo nano "Sei arrivato qui usando la Vivre Card?"

Leo cacciò dalla tasca il fogliettino, che aveva conservato fino a quel momento "Ecco qui! Puoi stare tranquillo pirata, nessuno verrà qui. Il tuo sottomarino tecnologico è al sicuro"

Trafalgar sospirò, anche se a tutti parve un sospiro di sollievo. Probabilmente temeva veramente di rischiare che la loro posizione venisse scoperta. "Bene, non state lì impalati! Abbiamo del lavoro da fare"

"Si signore" urlarono gli uomini, tornando al loro lavoro.

"Ei piccoletto, vuoi vedere che super tecnologia abbiamo qui?" chiese Shachi al piccolo Leo, che non se lo fece ripetute due volte e saltò sulla sua spalla.

Adesso erano rimasti solo loro due. Trafalgar che terminava di bere la sua quotidiana dose di caffè e Ambra, che era rimasta impalata per tutto il tempo, osservando i suoi movimenti senza dire una parola.

"Io...non sono davvero una-"

"Sei la principessa scomparsa, non è così? Di te non trovarono mai le tracce, dopo che Doflamingo prese il controllo di Dressrosa"

Dopo quelle supposizioni, Trafalgar ebbe la conferma dal modo in cui Ambra lo guardò, anzi non lo guardò. Abbassò nuovamente lo sguardo. "Ci fu una persona, anzi no era un giocattolo! Già...un giocattolo mi salvò la vita e mi fece scappare su una piccola imbarcazione. Non ricordo molto del viaggio, nonostante avessi quindici anni...quel viaggio fu tremendo" Ambra si alzò dal suo posto e iniziò a camminare intorno al tavolo, probabilmente per calmarsi un po'.

"Eppure...non c'è giorno che non ho pensato di tornare lì e riprendermi la mia sorellina...che ora" si schiarì un po' la voce "a quanto pare è diventata una gladiatrice e tutto questo per guadagnarsi da vivere"

Poi sprofondò sulla sedia accanto a quella di Trafalgar, che per tutto il tempo del suo discorso non aveva fatto altro che seguire il suo sguardo. Era nuovamente quella Ambra silenziosa e depressa di qualche giorno prima. Forse era tormentata dai pensieri della sua terra lontana?

"Veramente Rebecca è solo uno dei problemi" Leo entrò nuovamente nella sala, saltando davanti a loro.

"Che intendi?"

"Ecco..." abbassò lo sguardo "la nostra principessa...Manshelly è stata rapita"

"Cosa?" urlò Ambra, incredula e sperava di aver sentito male "Cosa dici Leo? Manshelly era stata accuratamente protetta durante l'attacco a Dressrosa! Quando è successo?" si alzò in piedi, di scatto.

"Beh..esattamente quando sei andata via!" Leo aveva nuovamente gli occhi lucidi, come la sera precedente "non sappiamo che cosa stiano facendo di lei, nonostante sia passato un po' di tempo. per questo sono venuto qui" si inchino davanti ai due adulti "In nome di tutto il popolo di nani, ti prego e ti scongiuro principessa Ambra, di tornare a Dressrosa e ristabilire la pace!"

Dopo quella dichiarazione Ambra trattenne l'aria per qualche istante, guardò Trafalgar nella speranza di trovare qualche risposta in lui, ma non sembrava poterle rispondere. Si lasciò cadere nuovamente sulla sedia, appoggiando la testa allo schienale. Perchè tutto aveva ricominciato ad essere così dannatamente problematico?

\\ Life and death \\ ♢ Law x readerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora