20| L'onore

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"Per dieci anni abbiamo combattuto questa guerra, per l'onore del decaduto re Riku e per riprenderci la nostra libertà" urlò Soldato, davanti a tutti gli alleanti ormai riuniti. Anche coloro che venivano dal regno di Tontatta, arrivarono presto.

Fu solo allora, che il vecchio re dei nani, iniziò il suo discorso comodamente seduto sulla mano di Robin "Secondo una vecchia storia, noi tribù tontatta partimmo per mare, alla ricerca di risorse non disponibili nella nostra terra. I giganti ci scoprirono e ci diedero la caccia, fu allora che un re del paese vicino ci offrì sicurezza e risorse in cambio di un po' di lavoro manifatturiero. Quel re era Donquijote. Quello fu il periodo più buio della nostra specie, l'era della schiavitù. Fino a quando, ottocento anni fa, arrivò re Riku che dopo aver sentito del nostro dolore, pianse davanti a noi e ci chiese le sue scuse"

Intorno a lui tutti i nani erano in preda ad emozioni forti, ma la sua storia non terminò qui "Poi questo nuovo re ci fece vivere in serenità, stabilendo la legge dell'esistenza delle fate. I nostri antenati presero così a cuore le gesta del re, che ricoprirono questo magnifico campo fiorito." il suo voltò si incupì improvvisamente "Ma adesso...con l'arrivo di Doflamingo cinquecento nostri compagni, tra cui mia figlia sono finiti in mano sua!" urlò.

"Insomma" lo sostenne Soldato " la gente di Dressrosa e la tribù Tontatta ha motivi validi per odiare Doflamingo"

Robin adagiò per terra il vecchio re e finalmente potè fare la sua domanda, a cui non era riuscita a trovare una risposta da sola "Soldato.. la persona sullo schermo...quella gladiatriche, tutti dicono che sia la nipote di re Riku, ma ha ricevuto solo insulti. Sembra che la gente odi il loro vecchio re"

"Beh.." il giocattolo si schiarì la voce "Dieci anni fa, ci fu un incidente e re Riku perse in una sola notte il sostegno di tutto il regno. Nessuno dei cittadini sa la verità di quello che è successo, il re fece tutto quello che potè fino alla fine. Quella notte Doflamingo cercò di spazzare via ogni traccia della sua famiglia " abbassò lo sguardo " Io...feci scappare Ambra su una piccola barchetta e portai via Rebecca"

La confessione attirò l'attenzione di tutti, specialmente di Leo, che non vedeva la sua amica da un po'.

"Ambra non stava bene quella notte, aveva quindici anni quando fuggì e la tragedia la segnò particolarmente, tanto che svenne sulla stessa barca" trattenne a stento le lacrime "Allora io e Rebecca vagammo per tantissimo tempo, ma poi lei venne catturata"

"Quando io e Ambra siamo tornati qui" si intromise Leo, salendo sulla sua spalla "avevo paura che potesse vivere la stessa vita di Rebecca, piena di insulti degli spettatori del Colosseo. Invece...Doflamingo la fece entrare nella sua famiglia, ma ... lei non era assolutamente libera, anzi la sua vita diventò persino più misera di quella della sorella" continuò piangendo "Non ho potuto più vederla, nè sapere come stesse. TUTTI CREDONO CHE SIA MORTA E IO NON POSSO SOPPORTARLO! E' SOLO COLPA MIA SE SIAMO TORNATI E ADESSO LEI VIVE SOLO GRAZIE AGLI OCCHI DI BERTO" urlò.

"No Leo, l'errore più grosso l'ho fatto io" cercò di rassicurarlo Soldato "Se devo mettere la mia vita in pericolo per proteggere Rebecca, Berto e l'onore di re Riku allora lo farò"

Usopp guardò in modo sospetto quel giocattolo e la domanda nacque spontanea "Tu chi sei?"

"Non sono riuscito a proteggere la loro madre, morta davanti ai loro stessi occhi. Ambra cercò in tutti i modi di proteggerla, ma alla fine non c'è la fece. Non so nemmeno se mi ricordano prima che mi trasformassi in un giocattolo" fece un respiro profondo "io sono il padre di Ambra e Rebecca"

"COOSAAA!?" urlarono Franky e Usopp. "Perciò tu saresti il nonno di quel bambino!" aggiunse quest'ultimo.

"CHE L'OPERAZIONE SOP ABBIA INIZIO" urlò Leo.

Intanto, nella parte più buia del Colosseo, si continuavano a tenere battaglie sanguinose, per potersi accaparrare il frutto di Ace. "Attualmente Rebecca sta combattendo in arena" disse Rosalina, guardando il tabellone con le sfide.

"ROSAAALINDAAAAAA"

L'interpellata si voltò e subito dopo vide Luffy ( o per come lo conosceva lei, Lucy) correrle incontro. "Mhh, che ti prende?" gli chiese con molta tranquillità.

" Sto cercando la via d'uscita, devo raggiungere i miei compagni"

"Lucy...da questo posto è impossibile uscire" gli ricordò, per poi vedere in lontananza un altro gladiatore con cui aveva fatto amicizia e a quanto pare conosceva anche il suo amico.

"Oii Bartolomeo" lo salutò.

"Lu-Luffy-senpai" urlò l'uomo, indicando l'amico di Rosalinda. I suoi occhi erano lucidi...sembrava che dovesse piangere da un momento all'altro.

"Luf-?" Rosalinda si voltò verso il suo amico, quello che tutti conoscevano come Lucy...ma pensandoci bene, c'era qualcosa che non andava in lui.

"Luffy? Luffy dei Mugiwara?" domandò sorpresa.

"No! No! Io sono Lucy! Guardate ho anche la barba" la indicò "la barba"

Bartolomeo dovette coprirsi gli occhi, sembrava che la figura di Luffy lo abbagliasse.

"Tizio cl crestone, sai dirmi dove si trova la via d'uscita?"

"Tizio col crestone" iniziò a piangere Bartolomeo, attaccandosi al braccio di Rosalinda "hai sentito come mi ha chiamato? Sono così fecile"

"Luf- ...cioè Lucy, ti ho già detto che non esiste una via d'uscita da questo posto " gli ribadì Rosalinda. "E tu staccati dal mio braccio e chiudi quelle fontane" rimproverò Bartolomeo.

"Non posso perdere tempo, la vita dei miei amici è in pericolo" continuò convinto Luffy.

"Anche io vorrei uscire da questo posto, ma vivo da un anno in questa prigione" continuò la ragazza "Anche se tu dovessi essere davvero Luffy, ti direi la stessa cosa. Credimi, una volta entrato non puoi più uscire"

"Inoltre" si schiarì la voce Bartolomeo "Come farai con il frutto Mera Mera di Ace?"

"Beh..non voglio lasciarlo nelle mani di Doflamingo, ma voglio salvare la vita dei miei compagni"

"Che ne dici se, se me ne occupassi io del frutto di tuo fratello?" gli chiese Bartolomeo.

"Il frutto Mera Mera lo prenderò io, Luffy Cappello di Paglia "

Tutti e tre si voltarono verso colui che parlò. Non lo avevano mai visto prima d'ora, ma la cosa che attirò l'attenzione dei tre era il suo cappello a cilindro, che gli copriva i capelli biondi e la cicatrice all'occhio.

"Oii..pezzo di stronzo" lo affrontò subito Bartolomeo "Chi cazzo credi di essere, per parlare così a Luffy!"

"Mhh...ci risiamo" sbuffò sotto voce Rosalinda, stanca degli atteggiamenti di Bartolomeo.

Bartolomeo indicò Luffy "Quell'uomo è l'unico a poter prendere il frutto Mera Mera, per ricordo di suo fratello Ace!!" urlò.

"Questo lo so bene" disse il biondo, spingendolo a terra e finalmente si avvicinò a Luffy.

"CHI TI CREDI DI-" e prima che cominciasse nuovamente a sclerare, Rosalinda bloccò Bartolomeo per terra.

"Sta calmo...Luffy..Lucy o quello che è non è un tipo completamente sprovveduto!" gli disse, lasciando che i due parlassero.

"OI OI PERCHE' LO STA FACENDO PIANGERE?" urlò nuovamente Bartolomeo, quando vide Luffy rimanere scioccato dopo la confessione dello strano tizio.

"BARTOLOMEO PIANTALA" urlò seccata Rosalinda, che gli diede un pugno sulla testa per azzittirlo.

\\ Life and death \\ ♢ Law x readerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora