6| Pensieri

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In risposta a ciò che era successo, il capitano non si fece vedere per una settimana. Nemmeno a pranzo!
Ma anche Ambra cambiò atteggiamento. Aveva compreso le parole del capitano, probabilmente era davvero diventata una distrazione per tutti loro, ma era troppo orgogliosa per andargli a chiedere scusa.

Lo incontrava solo cinque minuti al giorno, sempre a colazione. In realtà le mancava un po' la sua compagnia. Non era un tipo di tante parole, ma per quel poco che lo aveva conosciuto, credeva fermamente che potesse essere una persona dalle tante risorse. E pensare che era riuscita a trovare un argomento in comune, che potesse piacere a tutti e due: la botanica.

Purtroppo, però, ogni vota che passava davanti alla serra, non aveva il coraggio di dare un occhiata o magari aiutarlo in qualche modo con le sue ricerche. Rimaneva ferma davanti alla porta, guardava ciò che faceva attraverso l'oblò e poi andava via.

Non è che se la fosse presa molto per quello che aveva detto, dopotutto conosceva quella ciurma solo da un mese ed era chiaro che con il suo arrivo molte cose erano cambiate. Tuttavia non credeva di recare tanto disturbo al capitano stesso. E' vero lei era testarda come un mulo, cosa che la faceva spesso scontrare con la freddezza e l'orgoglio dell'altro. Ma le sue azioni erano solo a fin di bene e in fondo se non avesse voluto niente a che fare con quella ciurma, sarebbe andata via. Come era abitata a fare sempre.

Non si sentiva parte di una famiglia da molti anni e passare del tempo con i pirati heart le fece tornare alla mente l'odore e il calore della sua casa. Il profumo di biscotti che sentiva ogni mattina, quando sua madre andava a svegliare sia lei che la sua sorellina. I colori sparsi per tutta la casa, con cui ogni tanto imbrattava i fogli che sua madre andava appositamente a comprarle. Il sorriso della sua adorata sorellina, che l'abbracciava ogni volta che mancava da casa per un po' di ore.

Quei ricordi, sfumati, sembrava che gli stesse rivivendo di nuovo, insieme a loro e soprattuto grazie a loro. Era sempre scappata, correva e non rimaneva più di qualche giorno in un solo posto. Aveva imparato ad affezionarsi a piccoli elementi, giusto quelli che erano indispensabili alla sua sopravvivenza. Ma quello che la rendeva forte e indipendente, erano proprio i ricordi che spesso le tornavano in mente.

Prima di essere salvata dalla ciurma di Trafalgar, anche lei non dormiva quasi mai. Spesso era troppo impegnata ad elaborare piani per scappare, invece che riposare sotto il cielo stellato. Quindi, anche se lo criticava molto per il suo modo di fare, in realtà Ambra capiva perchè il capitano dormisse poco o perchè avesse sempre delle occhiaie profonde.

Ma forse a lui stava bene così, per questo motivo non sembrava per niente interessato a cambiare minimamente le sue abitudini.

Ambra continuò ad avere la testa tra le nuvole per tutto il giorno, osservando il cielo blu e limpido di quella mattina. Ogni due giorni il sottomarino viaggiava in superficie, anche per far entrare un po' di luce del sole. Da dove veniva lei non pioveva quasi mai ...

Nella sala relax entrò il capitano, che fece finta di non averla vista, anche se con la coda dell'occhio notò il modo in cui si fosse stesa a pancia in sù sul divano, osservando il mondo dall'oblò. Da quando avevano discusso Ambra fece esattamente quello che gli aveva detto, non lo disturbava più. In un certo senso non sentire la sua voce assillante, che lo disturbava ogni volta che ne aveva la possibilità, era davvero un bene per lui e le sue ricerche.

Ma... l'abitudine di vederla entrare nella serra, per osservare le piante, gli era rimasta e forse gli mancava. Gli mancava davvero passare del tempo con lei? Non ne era certo. Di sicuro non poteva veramente considerarla come una sua subordinata, dal momento che prima o poi avrebbe preso una rotta completamente diversa dalla loro. Ma non poteva negare il fatto che, per la prima volta, i suoi esperimenti venivano veramente apprezzati da qualcuno. Non ci aveva mai fatto caso prima d'ora, ma Ambra era davvero l'unica che si interessava a ciò che faceva. Notava la sua stessa espressione rilassata ogni volta che lavoravano nella serra, esattamente come quando disegnava.

Ad essere sinceri era curioso di vederla disegnare, dal momento che spesso Bepo gli faceva vedere i ritratti che la ragazza realizzava e che a volte lasciava qua e là per il sottomarino. Scosse la testa, sorridendo leggermente al pensiero di quanto fosse disordinata quella ragazza. Era sempre molto frettolosa in tutto ciò che faceva, specialmente quando mangiava. Ma non quando si trattava di piante e fiori, era in grado di trascorrere ore intere a guardare la loro naturale crescita.

Era come un'isola da esplorare, che ogni giorno sapeva regalare nuove scoperte. Ma lo sguardo perso nel cielo, che teneva quella mattina non l'aveva ancora mai visto. Anzi, non l'aveva mai vista pensierosa o triste. Forse, come lui, riservava quei momenti a fine serata prima di chiudere gli occhi per riposare un po'. Ma una persona così energica e rumorosa come lei, era strano vederla così...a contemplare su qualcosa. Se avesse avuto la possibilità, avrebbe tanto voluto conoscere quei pensieri che le passavano nella mente. Era sicuro che anche lei aveva una storia da raccontare e che probabilmente non era abituata a parlarne con nessuno.

Eppure quel senso di orgoglio interiore, non gli dava la possibilità di andarsi a sedere accanto a lei e chiederle che cosa le passava per la testa. Cercò di distrarsi da quel pensiero, ricontrollando le carte che aveva in mano.

"Se stai cercando Bepo è andato fuori. Oggi si moriva di caldo nelle cabine"

Sempre con lo sguardo rivolto non si sa dove, Ambra parlò in modo annoiato. Si era resa conto della sua presenza, eppure niente e nessuno quel giorno erano riusciti a farle tornare il solito buon umore.

Incapace di trovare qualche risposta con cui uscirsene da quella situazione, Trafalgar si ricordò di alcuni fiori che avevano piantato insieme qualche settimana prima. Si trattava della Camomilla, un fiore che, se utilizzato correttamente, aiutava con la guarigione dalla febbre.

"Grazie" le rispose. Poi pensò un po' sul da farsi e aggiunse "Comunque se ti interessa i fiori di camomilla sono appena sbocciati"

Era sicuro di non ricevere nessun tipo di risposta, tanto che era pronto a tornare sui suoi passi.

" Davvero?" abbassò lo sguardo, corrugando le sopracciglia.

Il capitano annuì, senza aggiungere nessuna parola, sperando che la ragazza capisse la sua intenzione. Ma quest'ultima non sembrava molto interessata, dal momento che tornò a guardare il cielo.

"Buon per te" gli rispose, quasi come un sussurro.

Ora ne era certo, c'era veramente qualcosa di strano in lei. Va bene, forse aveva un po' esagerato con le parole, dal momento che la sua compagnia non era veramente una distrazione, ma adesso stava davvero esagerando per i suoi gusti ( sempre se era questo il motivo della sua improvvisa tristezza). Fece un colpo di tesse e dopo aver sospirato, continuò "Gli altri sono tutti fuori, mi servirebbe qualcuno per la raccolta dei petali"

Ciò che fece Ambra fu alzare la mano e indicare l'altra parte del corridoio " Penguin era andato a controllare le coordinate, ma credo che abbia finito. Shachi ha finito ieri sera di compilare la lista delle provviste, ma adesso è fuori con Bepo. Tutti gli altri oggi non stanno facendo niente"

Si, era veramente una bambina quella ragazza!

\\ Life and death \\ ♢ Law x readerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora