capitolo 5

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Mi svegliai con il sorriso sulla faccia, poi però fui pervasa dalla confusione, infatti ero da sola.
Era soltanto uno stramaledettissimo sogno. Non mi piace Cole ed io non piaccio a lui.
Mi alzai, mi lavai e feci colazione.
Uscii di casa e arrivai ai cancelli verdi, entrai e caddi a terra.
Qualcuno mi prese per i capelli e mi strattonò, la mia borsa cadde a terra riversando tutto il suo contenuto: sigarette, bozzetti, appunti e una piccola pigna. La pigna l'avevo presa dopo che mi era caduta a pochi centimetri dalla faccia mentre camminavo in un boschetto.
-Ma che cazzo?- disse Barney -Che cazzo ci fai con una pigna?!- prese il mio blocco da disegno e lo aprii, cercai di riprenderlo ma Zack mi diede un'altro calcio sulla spalla, facendomi cadere indietro
-Ridammi subito il mio blocco stronzo!- un'altro calcio mi alzai e ci saltai contro ma era molto più forte di me ed io troppo debole, mi scaraventò per terra, sentii una voce -Ei cazzone! Lasciala fottutamente stare- non può essere, era Cole, Barney alzò gli occhi sorpreso poi sghignazzò guardando la differenza di corporatura tra lui e il suo avversario, gettò i disegni a terra e gli si avvicinò, erano uno di fronte all'altro -E se no, che mi fai?- Cole gli sferrò un pugno dritto sul naso, il rumore delle ossa rotte mi fece rabbrividire, Barney lo incendiò con lo sguardo ma Cole continuò a sferrare pugni su pugni finché Barney non si ritrovò a terra, quando vide che l'avversario non si sarebbe più opposto, Cole gli sussurrò all'orecchio alcune parole, con tutta la cattiveria possibile
-Sta.Lontano.Da.Lei-
Detto questo si alzò in piedi. Quando stava per venire a raccogliere la mia borsa il preside arrivò con il fiatone -Tu! Vieni immediatamente qui!- Cole lo guardò correre e sorrise divertito
-Signore, non può fare assolutamente nulla contro di me, quindi se ne può ben che andare a farsi fottere- mentre il preside urlava frasi sconnesse Cole mi si avvicinò e mi aiutò ad alzarmi, prese la mia borsa e ce ne andammo.

Avevo paura di alzare lo sguardo, per timore che potesse leggere la verità, l'avevo sognato, avevo sognato per la prima volta un ragazzo, per la prima volta da mesi ormai, non avevo avuto un incubo.
Mi trascinò via.
Non mi guardava e camminava avanti e indietro tirandosi i capelli, poi si diresse verso un vecchio parco giochi abbandonato, camminava avanti ed indietro, io tenevo gli occhi bassi, incapace di muovere un solo muscolo.

-Perché cazzo non me lo hai detto?!- mi chiese, è arrabbiato con me? Mi prese per mano, perché? Stringeva forte, ero ancora più confusa - Che hai? - si fermò poi ricominciò a muoversi, era snervante -Cazzo Sam, perché cazzo non me lo hai detto?! Da quant'è che ti prendono di mira eh? Quei fottuti bastardi!- alzai gli occhi frustrata -Non credevo che ti importasse, dato che non è una cosa importante per me- mi fissò, con gli occhi sgranati
-Non è importante?! Il solo pensiero che ti abbiano toccata mi fa saltare la testa cazzo! Dimmi! Fa qualsiasi cosa! Fammi pensare ad altro o giuro su Dio li vado ad ammazzare tutti!- gli presi il volto tra le mani, incominciavo a preoccuparmi,  non lo avevo mai visto così
-Calmo Cole, sono qui ti prego calmati-
E fu in quel momento che mi baciò, un bacio talmente bello ed insignificante da non sembrare reale.
Ma lo era.
Si staccò ma restammo con le fronti attaccate.
-Ti prego chiama quando ti toccheranno ancora-
-Shh...-
Mi baciò di nuovo.

Lo squillo del mio telefono.
-Ciao mamma-
-Ciao tesoro, ti disturbo?-
-No tranquilla, è ricreazione-
Cole mi stava baciando il collo e trovavo alquanto difficile concentrarmi sulla conversazione.
-Ricordati che questo week end andiamo da Zia Megs-
-No ti prego no, resto a casa-
-Niente discussioni signorina, che cosa dovresti fare di più importante che venire a casa della zia? -
- Devo studiare per un compito importante mamma, andrò a trovare la zia per conto mio la prossima settimana -
Un lungo silenzio.
-Va bene tesoro, ci vediamo lunedì allora, nel frigorifero c'è della pasta-
-Ok ciao-
Chiusi la conversazione e mi girai verso Cole
-Fai qualcosa sta sera?- mi guardò con un sorriso strano -Perché?- alzai gli occhi -Non farti strane idee, i miei sono fuori città e non mi va di stare da sola... allora?- mi baciò la guancia -Ci sto-.
Dopo aver passato il pomeriggio a parlare e fumare sigarette andammo a casa mia e ordinammo una pizza, poi ci mettemmo a guardare un film.
Guardare, per modo di dire, non la smettevamo di fare gli idioti.
Ad un certo punto Cole mi mise la mano sotto la maglia e lo fermai
-Aspetta Cole, per favore no...- si fermò immediatamente -Io... preferirei non farlo scusa. Ti dà fastidio?- mi sorrise -Ei certo che no, aspetterò anche anni- mi baciò e continuammo a "guardare" il film.

Verso mezzanotte salimmo finalmente in camera mia per dormire e ci distendemmo sul letto, mi voltai di schiena e Cole mi abbracciò, lasciandomi un bacio sulla tempia.

Mi addormentai tra le sue braccia, mentre cantava "Special death" con la sua voce bellissima.

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