capitolo 13

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Give me a long kiss goodnight
And everithing will be alright
Tell me that wont feel a thing
Give me novacaine

Cole mi svegliò così, cantandomi "Give me Novacaine" dei Green Day mentre mi accarezzava il viso. Dopo una delle notti più belle della mia vita.
Quando vide che mi ero svegliata si trascinò ancora più vicino a me e mi sussurrò un -Buongiorno- pieno d'amore.
Mi baciò dolcemente e quando fece per staccarsi lo tenni per i capelli e alzai la testa, non volevo che si allontanasse da me.
-Ti amo-
Dissi semplicemente.
-Ti amo-
Rispose lui, baciandomi la fronte.
-Ti vanno bene i biscotti al cioccolato per colazione? Sono gli unici che ho...-
Un sorriso sornione attraversò il mio volto
-Perfetto-

Dopo essermi alzata, vestita, fatto colazione e lavata, decidemmo di andare a fare un graffito da qualche parte.
Optammo per il vecchio ospedale psichiatrico.

-Che avevi in mente di disegnare?-
Lo guardai di sottecchi
-Facciamo... occhi insanguinati e mani scheletriche?-
Alzò gli occhi al cielo alla mia risposta, il mio blocco da disegno era pieno di disegni di questo genere.
-Però ci aggiungiamo una scritta in nero che dice "Be Happy. Die is a gift."-
Sorrisi e Cole concluse
-"So Close your eyes"-
Ed io
-"And rest in peace"-
Mi fece salire sulla sua schiena e attorcigliai le gambe attorno alla sua vita.
-Direi che è perfetta-
E ci dirigemmo verso il vecchio ospedale.

-Beh... che ne pensi?-
Mi disse il biondo asciugandosi il sudore dalla fronte con il dorso della mano sudata.
-Non è male-
Risposi con un sorriso osservando il capolavoro di un paio di bombolette spray nere e grigie.
-Non è male? Lavoriamo tre ore di fila e mi rispondi Non è male?-
Non ebbi il tempo di rispondere, mi aveva preso a mo di sacco, poggiandomi sulle sue spalle. Gridavo ridendo
-Cole!!- adoro quando fa così, mi fa sentire piccola ma protetta.
-Di che è stupendo-
Mi lasciò scivolare giù
-È stupendo-

-Cole?-
-Mh...?-
Mugugnò lui nella mia spalla
-Tu cosa fai?-
Mi guardò di sbieco
-Insomma... ora io devo andare a scuola... e tu?-
Voltai il mio sguardo dal soffitto verso di lui
-Ti accompagno a scuola-
Alzai gli occhi al cielo
-Sì okay. Però, intendo dopo cosa fai di solito-
Mi cinse la vita magra con un braccio e sbuffò leggermente, come d'abitudine quando pensa
-Mh... non faccio molto, giro per la periferia, vado allo Strapiombo, ascolto musica...-
-Quindi, non lavori?-
Scosse la testa e sorrise
-Mia madre non di accorgerebbe nemmeno se le prelevassi un milione di dollari dal conto in banca, la sua famiglia è piena di fottuti miliardari, quindi tranquilla... non mi vado a prostituire-
Scoppiammo a ridere
-E tua sorella?-
Capii di aver toccato un tasto un po più sensibile
-Lei... non mi vuole un gran che bene-
Sussurrò con un sorriso leggermente triste e malinconico
-Mia madre è sempre stata la sua ancora e da quando ho cominciato le medie ed a crescere sotto i suoi occhi sono cambiato in male, non mi odia certo, ma ha paura di me-
-Mi dispiace Cole- dissi
Sorrise
-Non ti preoccupare-
Mi baciò a stampo e si alzò
-Ora però devi andare a scuola-

Oltrepassai il vecchio cancello arrugginito.
Lynn mi guarda con odio, Zack e Barney mi tengono a distanza come se avessi la lebbra.
Meglio questo che i calci in culo però.

La giornata passa tranquillamente e riesco ad uscire senza troppi problemi.
Ad un certo punto però una ragazzina con i capelli neri e lisci come spaghetti, occhiali con lenti spesse e due occhi verdi da far invidia agli smeraldi mi si para davanti
-Tu... tu sei... S-Sam Lean vero?-
Disse aggiustandosi gli occhiali e stringendosi meglio i libri al petto
-Sì perché?-
I suoi occhi mi fissarono
-È vero che stai.... che stai... c-con... un certo... C-C-Cole... Cole... M-Mc-Cartey?-
I miei occhi la scrutarono curiosi e vigili.
-Sì. C'è forse qualche problema?-
La ragazzina aprì la bocca per rispondere, poi i suoi occhi si trasformarono in due palle da tennis mentre notarono qualcosa dietro le mie spalle e senza aggiungere nulla sparì tra la massa di persone nel giardino.
Mi voltai e quasi mi venne un infarto. Notando Cole che mi sorrideva a pochi centimetri di distanza
-Ciao Sam-
Mi baciò e mi circondò la vita con le braccia.
-Ei Cole... andiamo a casa?-
Mi baciò la testa
-Noleggiamo un film decente per sta sera?-
Alzai gli occhi e l'incontro avvenuto poco fa con quella strana ragazzina scomparve dalla mia mente
-Fatta.-

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