capitolo 2

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Il suono del campanello mi risveglia dal mio stato di trance mentre ascolto "Castle of Glass", quella donna di cui non ricordo il nome e la sua famiglia sono arrivati, sento mia madre andare ad aprire -Ciao Margaret! Che felice che sono di vederti, Richard arriverà più tardi oggi aveva il turno serale in ospedale- dopo i soliti convenevoli tra ospite e padrone di casa sento mia madre urlarmi di scendere, spengo il telefono e scendo in salotto, noto subito l'abito blu della signora Margaret abbinato a quello della bambina bionda accanto a lei, intenta a giocare con una bambola. Poi accanto a loro si trova un ragazzo con i capelli più scuri della madre, ma sempre biondi, vestito in modo assolutamente normale, i nostri occhi si incontrano per un secondo poi entrambi distogliamo lo sguardo.
-Oh cara...- -Sam- la interrompo, lei sembra squadrarmi per un millesimo di secondo, e in quell'istante si è già fatta un'idea su di me, e io già la odio, perfetto
-Sì perdonami cara Sam, che piacere vederti, tua madre mi parla sempre di te- la guardo impassibile e non rispondo, mia madre parla al posto mio -Oh si grazie ancora per la visita Margaret, la cena sarà pronta tra un po perché intanto voi ragazzi non salite in camera?- guardo la bambina che, con una vocina stridula e troppo acuta, protesta -No! Io resto qui in salotto con Betty!- deduco da come stringe il braccio della bambola, che Betty sia lei, sposto lo sguardo su Cole e noto che anche lui mi sta guardando -Beh... ok vieni allora- mi dirigo per le scale e mi segue.
Sento il suo sguardo su di me, è frustrante, non ho paura quasi di nulla, ma essere osservata mi mette in soggezione.
Entriamo in camera e in quel momento sento una fitta di imbarazzo, mentre lui scruta i miei mobili, i miei libri e i miei poster...
il silenzio si fa imbarazzante e lo guardo per cercare di capire che cosa ne pensa della mia camera, anche lui mi sta guardando, con quei suoi occhi neri -E allora... Vuoi ascoltare un po di musica? Non so quale genere ti piace ma ho un po di tutto...- Cole mi guardò ancora un po, poi si diresse verso la mensola con i miei CD, scorse il dito sulle copertine e scoprii con sollievo che aveva i miei stessi gusti musicali -Wow, è una bella libreria, Bring Me the Horizon, Green Day, OffSpring, Bach, Beethoven... i Nirvana- questo mi rese più tranquilla e mi sedetti sul materasso -Metti il Cd che preferisci- Cole finì di osservare la mia libreria poi mise nel vecchio stereo un album dei Nirvana e si sedette accanto a me, questa vicinanza mi fece irriggidire; non sono mai stata in camera con un ragazzo e le esperienze nuove non le amo particolarmente, alzai lo sguardo ed incontrai di nuovo due pozzi neri, che mi scrutavano.

Passammo dieci minuti solo a guardarci, non so se questo sia bene o male, mi sembra solo strano. Non riesco a non guardarlo, ha qualcosa che mi unisce a lui, siamo simili penso, in qualche modo.
"Smells like teen spirit" continuava e noi ci guardavamo soltanto. Poi mia madre ci chiamò dal salotto. Scendemmo, non mi era mai capitato di restare minuti a fissarmi solamente con un ragazzo, non penso che capiti spesso. Mio padre era rientrato ed era già seduto a tavola, a parlare con Margaret, mi sedetti al mio solito posto e Cole accanto a Lizzy, mia madre entrò con la prima portata e l'inferno ebbe inizio.

-Ciao papà- salutai mio padre con un cenno del capo mentre lui si sedeva, sembrò notare la bambina seduta di fronte a me e con un sorriso amorevole le chiese -Lizzy, come va la scuola?- la ragazzina lo guardò intimidita ma poi assunse un'espressione altezzosa e rispose -Benissimo, ho tutti dieci! - la stronza la guardò con aria compiaciuta, come se prendere dieci alle elementari fosse un'impresa difficilissima, poi il suo sorriso scomparve mentre si rivolse a me -E tu cara?- mi schiarii la gola e non mi trattenni -Oh la solita merda- ricevetti una forchetta per la testa da parte di mia madre e alzai le braccia in segno di resa, mio padre cercò di salvare la situazione spostando l'attenzione su Cole -Ragazzo mio, la scuola come va?- Margaret impallidii all'istante e con un piccolo sorrisetto Cole rispose -Non vado da più di tre mesi in quella merda di posto- mio padre quasi si strozzò con l'insalata appena servita e nessuno poté più salvare la serata, proprio ora che mi stavo quasi divertendo.
Poco dopo gli adulti si spostarono in cucina per bere un caffè e io e Cole restammo soli in sala da pranzo, dato che Lizzy se ne andò in salotto a giocare con Betty.
Restai ferma, a giocherellare con la forchetta sugli avanzi di cibo, e sentivo il suo sguardo su di me, sentivo due lame attraversarmi la pelle e le ossa, alzai lo sguardo e i miei occhi spenti incontrarono quelle pericolose lame oscure.
Il meraviglioso silenzio venne spezzato dall'arrivo dei miei, segno che i McCartey dovevano andarsene... Cole McCartey.
Dopo aver invitato la nostra famiglia cena, Margaret uscì e chiamò Lizzy, stavo andando a salutare, quando Cole mi bloccò al muro e mi sussurrò alcune parole che mi fecero immobilizzare -Ci vediamo Sam; sai mi piace molto il tuo nome, Sam.- e con questo uscì, lasciandomi con i miei pensieri, incapace di muovere un solo muscolo.

-Che diavolo ti è passato per la testa Sam! Devi assolutamente migliorare il tuo atteggiamento verso le persone...- ascoltai la metà di quello che mi disse mamma, erano sempre le solite stronzate, dopo molti anni ho imparato ad annuire nei momenti giusti, ormai nessuno si accorgeva se lo ascoltavo o meno -Scusami mamma, farò la brava la prossima volta, ora vado a dormire però, sono stanca- salii in camera e spensi la radio ancora accesa, presi le cuffie e mi gettai sul letto dopo essermi messa il pigiama.

Ascoltando "My immortal" mi addormentai, il mio ultimo pensiero furono le lame.

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