capitolo 12

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Dopo momenti che sembrarono interminabili, ci staccammo da quell'abbraccio.
-Io però ho una sola camera...-
Trattenni una risata
-Oh tranquillo, non ti costringerò a dormire sul divano o sul pavimento-
Dissi salendogli in spalla
-Ei! Che cosa sono io? Un mulo da soma?-
Mi avvicinai al suo orecchio
-Il mio mulo da soma preferito-
Sussurrai prima di mordergli l'orecchio, con un movimento rapito mi spostò dalla mia posizione e mi prese a mo di sacco di patate, con le gambe a penzoloni tenute ferme dalle sue braccia.
-Ah la mettiamo così eh?-
Disse Cole sentendo i pugnetti che gli facevo sulla schiena
-Cole! Ahahahah! METTIMI GIÙ!-
Non riuscivo a trattenere le risate, mia madre e la mia vecchia casa erano un pensiero messo ormai in secondo piano.
Cole interpretò la mia ultima frase in modo troppo letterale perché mi gettò sul divano trasandato.
-Certo che hai proprio un bel coraggio ad avventurarti nella tana dei lupi eh?-
Cole mi guardava dall'alto, mentre io respiravo affannosamente a causa delle troppe risate
-Chi ha mai detto che io sono una persona normale?-
Non mi rispose ma si distese sopra di me, lasciandomi piccoli baci lungo la mandibola, poi ribaltò le situazioni e mi ritrovai seduta sul suo stomaco.
-Siamo entrambi persone con qualche problemino, ammettiamolo su-
Sorrisi e lo stesso fece lui.
-Che ne dici se ordiniamo una pizza e guardiamo un film?-
Lo baciai a stampo velocemente
-Ottima idea-
Mentre io ordinavo le pizze Cole andò a mettersi il pigiama e prese un film che aveva portato da casa di sua madre, optammo per
"The Doors" un vecchio film su una delle mie band preferite (i Doors).
La pizza arrivò molto in fretta e andai ad aprire
-Salve ecco le due pizze più una cassetta di birre omaggio-
Disse il tizio paffutello ma comunque magro che consegnava le pizze
-Come mai le birre gratis?-
-Cole è mio amico, digli che lo saluta Simon-
Gli diedi i soldi e salutai, rientrando mi trovai davanti ad uno spettacolo: Cole in boxer neri che cercava di far funzionare il suo vecchio lettore DVD.
A parte la situazione divertente...
Porca merda quanto è sexy Cole.
Non che non lo sapessi già da prima... però cazzo, ha un fisico niente male anche se non me ne intendo molto.
Decisi allora che i miei skinny jeans non erano "adatti alla situazione" perciò andai in camera e mi misi solamente una larghissima maglia nera.
Scesi e mi sedetti sul divano tenendo i cartoni della pizza in una mano e una birra stappata nell'altra.
-Cole? Il videoregistratore funziona?-
Senza girarsi Cole rispose quasi urlando
-Giuro che fino a qualche ora fa funzionava perfettamente sta merda-
Allora risi e lui si girò,
ci fu un lungo silenzio, nel quale sentii le lame negli occhi di Cole che trapassavano ogni centimetro del mio esile corpo, soffermandosi sui miei capelli arruffati
-Cazzo... sei sexy-
-Ah smettila- dissi ridendo e lui sorrise, poi, esasperato, accese la tv normale e si aprì il telegiornale

"Furti continui impervono nella nostra città, le attività di effrazioni erano sempre presenti ma nell'ultima settimana sono aumentate in modo significativo, gli indizi e le diverse tracce fanno pensare allo stesso criminale per ogni furto commesso, non si sa ancora se compiuti da una persona singola o da una gang organizzata, la polizia opta di più su quest'ultima opzione... oggetti rubati sono soprattutto prodotti di gioielleria come..."

-Che balle il telegiornale- così dicendo Cole iniziò a fare zapping per i vari canali
-Ah ti saluta un certo... Simon?-
Agli inizi Cole mi guardava inrerrogativo, poi gli si illuminarono gli occhi
-Oh si! Ok grazie-
-Come lo conosci?- gli chiesi, mentre sorseggiavo un po' la birra
-Vecchio compagno di scuola, non sai le cazzate che abbiamo fatto insieme, ma non sono importanti-
Fece un gesto con la mano per dire che erano cose inutili
-Ti va bene Forrest Gump? È l'unico cazzo di film al momento-
Mi appoggiai alla sua spalla e lui mi cinse la vita con un braccio, appoggiando la testa sulla mia.
-Va benone, meglio i Doors ma anche Forrest Gump non è male-
Detto ciò, iniziammo a guardare il film.

Dopo un oretta di film stavo morendo di noia, mi piace Forrest Gump ma lo avevo già visto troppe volte.
Iniziai quindi a provocare un po Cole, da quando gli avevo rivelato che lo amavo, sentivo il bisogno di qualcosa in più.
Amavo Cole con tutta l'anima, era la mia colla, la mia serenità, senza di lui non avrei potuto fare niente.
Era una parte di me.
E per questo volevo fare l'amore con lui, con tutta me stessa lo volevo fare e raggiungere la felicità per pochi momenti, con lui io sono me stessa.

Allora misi a cavalcioni sulle sue gambe e incominciai a baciarlo lentamente, al che lui rimase sbigottito
-Come mai questa svolta della serata?- mi chiese, senza staccare gli occhi dai miei, le sue lame che ormai amavo tanto, mi scrutarono nell'anima.
-Oh sta zitto-
Obbedì all'istante, e incominciò a riempire di piccoli segni rosati il mio collo pallido.
-Vuoi...-
Mi chiese, cercando di nuovo il mio sguardo.
Annuii decisa.

E allora ci lasciammo andare, sicuri.
Ci lasciammo andare all'amore.

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QUESTO CAPITOLO L'HO SCRITTO IN VELOCITÀ QUINDI POSSO CAPIRE SE VI FA UN PO' SCHIFO.
Non ho voluto DESCRIVERE TUTTO NEI DETTAGLI però avete capito ciò che è appena successo (non me la sento proprio di scrivere la scena di Sam e Cole che lo fanno ecco. Perdonate ma non avrei il coraggio di pubblicarlo)

Vabbe spero che non faccia tanto schifo

Alla fine non manca molto dato che è la mia prima storia e non riesco a farla tanto lunga.

Ho finito di rompervi

~RunawayCliffordina

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