CAPITOLO 18: LA PROMESSA

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< Uhao... >

Fu quella la parola che uscì dalla mia bocca.

Era la prima volta che sentivo il vento soffiare leggero sul mio viso.

Era la prima volta che mi sentivo a casa all'esterno, in quel mondo che non mi apparteneva più.

La brezza marina che soffiava dal mare, leggera come una piuma che svolazza nell'aria guidata dal candido vento.

Lasciai aperta la porta dietro di me, e feci i miei primi passi in quel tetto piano, stranamente pulito dal vento, che soffiando leggero portava via con se quella polvere cinerea che inesorabile si posava sugli oggetti ormai dimenticati dall'uomo. Una volta arrivato all'estremità del tetto, poggiai le mie mani sul muretto consumato dalle intemperie e una volta alzato lo sguardo, all'improvviso, si mostro davanti ai miei occhi uno spettacolo di luci.

La notte rossa che illuminava con una luce fioca il buio della notte, su stava mutando, lasciando spazio alla luce, attraverso un sole nascente che si posò al posto della grande luna nella notte, era strano vedere il cielo ora che aveva assunto un colore più brillante tenendo però la sua colorazione cremisi.

E fu quello il momento in cui mi ritornarono alla mente tutti i ricordi del mio vecchio passato. I giorni passati a vedere il sole sorgere mentre mi trovavo in treno con i miei amici, la mia vita che scorreva tranquilla, senza intoppi e libera da tutti i problemi.

Ma quel giorno la mia vita cambio, insieme alle vite dei miei amici e dei miei familiari di cui persi traccia quel fatidico giorno. Mentre osservavo la città in cui ero nato, assumere delle sembianze oscure e tetre, ove nella quale regnava solo il silenzio, spezzato solo dalla brezza che si scontrava contro il mio viso. Sentivo i ricordi scorrere come un fiume impetuoso nella mia mente, e ripensai a tutte le cose che cambiarono per colpa di quegli esseri misteriosi che senza un obbiettivo apparente sconvolsero la mia vita e quella di tutte le persone in questo mondo. A quel punto feci una promessa a me stesso:

< prometto di proteggere fino alla mia morte, le vite dei miei amici e di tutte le persone a cui tengo >

A quel punto una lacrima solcò il mio viso e cadde in un mucchietto di cenere inumidendo la sua superficie, mentre pensavo alla promessa che avevo appena fatto e che avrei mantenuto fino alla fine della mia permanenza in questo mondo.

Che sarebbe giunta inesorabile.

Fino al mio ultimo respiro.

E alla mia morte.




Questo capitolo é dedicato a Giulia (Mi-kun300), che con il suo carisma e la sua gentilezza mi ha sostenuto attraverso la lettura di questa storia dandomi così la forza di continuare a scrivere questo racconto, grazie :)

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