CAPITOLO 15: SCAPPA !

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CAPITOLO 15: SCAPPA !

I suoi occhi grigio acciaio ci fissavano così intensamente.

Il mostro d'acciaio alto una decina di metri non accennava a fare un passo.

Pareva che il tempo si fosse fermato.

Fino a quando la bestia metallica emise un urlo che distrusse i vetri dei palazzi circostanti, che abbattendosi al suolo provocarono una pioggia di vetri che risplendette al bagliore della luna, I lampioni esplosero causando un ondata di scintille che dopo aver svolazzato nell'aria si dissolsero una volta toccata terra, mentre il suo urlo rese ancora più tetro l'ambiente circostante in cui ci trovavamo.

Il bagliore oscuro della notte illuminò la sua spessa corazza metallica che iniziò ad muoversi,ve con un balzo improvviso scatto verso di noi. I suoi occhi non accennavano a staccarsi da noi, sembrava impossessato da un'energia misteriosa che alimentava il suo desiderio di ucciderci.

Appena lo vidi correre verso di noi, sentii il cuore fermarsi, iniziai a sudare freddo mentre sentivo i suoi pesanti passi che crepavano l'asfalto sotto ai suoi piedi.

Spaventati da quello scatto improvviso, scattammo con una velocità tale da alzare un velo di polvere intorno ai noi proiettando i nostri corpi di diversi metri in pochissimi secondi, sentivamo la paura che attanagliava le nostre anime come se fossero rimaste a terra, incastrate tra le spaccature nel terreno create dalla gigantesca creatura. Corremmo lungo una strada che pareva non avere una fine, e in quel momento non aveva senso arrenderci per poi abbandonare gli altri al loro destino.

O combattere per fare l'orrenda fine di quei banditi.

Dovevamo soltanto correre.

Per trovare la salvezza.

Decisi dalla nostra forza di volontà continuammo a correre sostenendo sempre lo stesso ritmo rapido e deciso senza avvertire la fatica, che oppressiva, ci avrebbe già rapito se non ci fossimo trovati in una simile. Ad un certo punto decidemmo di elaborare una tattica per fermare il gigantesco robot che ci inseguiva:

 < ehi ragazzi dobbiamo elaborare una strategia per fermare quel bastardo! > urlai a gran voce per farmi sentire da tutti,

< e cosa dovremmo fare? > rispose Taras mentre correva,

< dobbiamo trovare un metodo per fermarlo o per ucciderlo! > urlo Fabiana mentre compieva grandi falcate mentre scattava,

< ehi ragazzi al prossimo incrocio se svoltiamo in quella via a destra rimarrà incastrato tra i due palazzi! > urlo Michel proponendo una soluzione,

< va bene, però dobbiamo correre più veloce! > disse Giuseppe accelerando il passo,

< manca poco! > urlo Fabiana.

All'improvviso imbucammo la via stretta ma qualcosa andò storto.

Mentre correvo inciampai a causa di una buca nel terreno, e appena caddi a terra urlai a gran voce verso gli altri:

< continuate a correre, me la caverò. Ve lo prometto! > urlai.

Il robot vedendomi a terra cercò di sferrarmi un pugno, ma venne bloccato dal palazzo che si frantumo in mille pezzi bloccando la via che avrei dovuto percorrere per andare dai miei amici.

Sfruttando la confusione del robot mi nascosi dentro una casa dilaniata dalle macerie del palazzo per scampare alla furia del mostro metallico...

Dovevo trovare il modo di scappare da lì.

Mi sentivo come un topo in trappola.

Senza via d'uscita.

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