Mi svegliai dopo diverse ore, oltre alla comodità del giaciglio anche la stanchezza aveva fatto la sua parte.
Rimasi immobile nella stessa posizione in cui mi svegliai, continuavo a battere le palpebre e a strofinare i miei occhi con le mani per far dissolvere la nebbia che sfuocava la mia vista. Dopo aver riacquistato la vista rimasi ancora lì per un po' di tempo, per riordinare i pensieri che assillavano la mia mente.
Mi alzai con riluttanza da lì, e mentre cercavo di stiracchiarmi avviai una camminata lenta e scomposta, ormai erano tutti svegli, di loro forse aveva dormito solo qualcuno visto che avevano riposato prima del mio ritorno, e come al solito erano riuniti intorno al fuoco, che liberava nell'aria il fumo prodotto dalla legna che ardeva senza sosta, e svolazzava fino ad arrivare ad un condotto di ventilazione che aspirava tutto il fumo prodotto.
C'erano diversi gruppi sparuti che svolgevano diverse attività, chi riposava tranquillo, chi giocava a carte con un mazzo rovinato o semplicemente parlava in gruppo.
Camminai verso i ragazzi riuniti intorno al fuoco per scambiare qualche parola con loro, durante il percorso di pochi metri, notai i volti dei miei amici che mi sorridevano non appena incrociavo il loro sguardo ricambiando a mia volta.
Mi sedetti vicino a loro e iniziammo a parlare, come se dovessimo riprendere il filo del discorso che facemmo prima di andare a dormire, il gruppetto era composto da Taras, alto e con i capelli biondo-castano che stava parlando con Giuseppe, un ragazzo castano con la passione per il calcio, e con Andrea s., un ragazzo con i capelli neri che stava giocando con la brace:
< buongiorno > dissero i miei amici appena mi videro arrivare
< buongiorno ragazzi > risposi accennando un sorriso
< ehi dani, come hai passato la notte? > chiese Taras con aria assonnata
< bene, Perché? > risposi dubbioso
< ti abbiamo sentito parlare mentre dormivi... > affermò Andrea s. mentre ridacchiava
< e cosa ho detto? > risposi curioso dell'affermazione di Andrea s., visto che non ricordavo di aver sognato qualcosa durante il sonno
< boo, stavi farfugliando qualcosa di incomprensibile, sembrava cinese... > rispose Andrea s. con un'espressione da genio, lasciandosi scappare una fragorosa risata che coinvolse il nostro gruppetto
< no dai, a parte gli scherzi... non saprei dirti quel che hai detto mentre dormivi > continuò Andrea s., con un aria un po' più seria, ma lasciando intravedere un sorriso residuo dalla risata di prima
< non saprei cosa dirvi, io non ricordo di aver sognato stanotte... > dissi pensieroso mentre cercavo dei ricordi di questo sogno ma inutilmente.
< bha, non fa niente... ehi Dani, piuttosto raccontaci di quel che é successo fuori, sai l'armeria e tutto... sempre se ti va'... > chiese Giuseppe comprensivo mentre giocava con un rametto bruciacchiato
< ehm... ok... > risposi mentre prendevo aria con un ampio respiro per lasciarla andare via
Poco prima d'iniziare il discorso, sentì arrivare gli altri ragazzi, che abbandonarono per un attimo i loro interessi per avvicinarsi vicino al fuoco.
I loro passi rimbombarono per tutta l'ampiezza del rifugio.
Il loro arrivo mi calmò.
Perché sapevo di non esser rimasto solo.
STAI LEGGENDO
The Lightning Sky
Ciencia FicciónRileggendola dopo 2 anni a me sinceramente fa abbastanza cagare ahah, poi se vi piace bene, io la lascio qui.. Comunque, la storia finisce con tutti i personaggi che, inciampando su delle bucce di banana appena fuori dal rifugio, muoiono male cadend...