4. La camera dei segreti

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Harry si fermò all'entrata del bagno delle ragazze, l'unica via per accedere alla camera dei segreti. Sbuffò nervosamente, chiedendosi se Mirtilla malcontenta l'avrebbe riconosciuto.

Poco fa Sir Nicholas, il fantasma di Grifondoro, gli era passato vicino senza nemmeno notarlo ed Harry si era dovuto fermare a salutarlo per farsi riconoscere. Per qualche motivo aveva invece l'impressione che Mirtilla non avrebbe perso l'opportunità... sempre che non fosse stata altrove, ad importunare qualcuno che si faceva il bagno, magari.

Fece un passo oltre la soglia del bagno delle ragazze e un mare di ricordi lo invase: Hermione seduta a gambe incrociate nell'angolo mentre preparava la pozione polisucco, le apparizioni di Mirtilla, la buffa e vacua espresione di Gilderoy Allock... ma la voce che meno si aspettava di sentire in quel momento lo fece sobbalzare, gelandolo sul posto.

-Però... e dire che solo qualche ora fa pensavo di essere io il pervertito.-

Draco Malfoy era rigidamente appoggiato alla parete del corridoio e lo guardava, divertito. Impugnava la bacchetta in una mano e teneva la maniglia di una specie di piccolo baule nell'altra: sembrava molto vecchio, era fatto di legno, completo di intarsi floreali in ferro battuto e chiuso da un lucchetto complicato.

-Mi hai fatto prendere un colpo, Malfoy. La prossima volta prova a tossicchiare o a schiarirti la voce prima di rischiare di uccidere il maledetto preside.- disse, quando ebbe ripreso fiato.

-La prossima volta prova a cercare il bagno dei maschietti, prima di mandare alle ortiche il beneamato nome che porti, Potter.-

-E tu che stai facendo?- domandò lui, indicando lo strano baule. Curiosamente lo riconobbe: molti anni prima, entrando da Burgins and Burke, gli pareva di averne visto uno simile, se non quasi lo stesso.

-Tranquillo, non ci sono i pezzi di una ragazzina, qui dentro. Almeno spero...- disse con voce esitante ma piena di disgusto. -Non mi hanno mai entusiasmato i mollicci, che razza di creatura è una che non puoi vedere nella sua forma originale? Comunque mi sono messo all'opera, ne ho trovati due fin'ora.- disse, mentre il bauletto si agitava rabbiosamente.

-Lasciane qualcuno anche per me, Malfoy, o mi hai invitato solo per cortesia, prima?- chiese, in tono volutamente offeso.

-Oh, piantala. Mi sembri la mia ultima ragazza. Ho avuto fortuna, questi erano vicini e prenderli è stato un giochetto ma gli altri... trovarli non sarà facile.- ammise. - Tu invece che ci fai qui, a parte rincorrere illibate mutandine innocenti?-

Harry sbuffò, scuotendo la testa. Si sentiva tirare da una forza invisibile dentro la camera dei segreti... i due alunni scomparsi potevano essere lì da qualche parte. Ma d'altro canto non voleva aprire la camera con Malfoy nelle vicinanze.

Perché non dovrei? E' un professore di Hogwarts, posso fidarmi. Se la McGranitt si è fidata di lui fino ad ora, se Neville e Luna non hanno sospetti... Non farlo sarebbe...

-Quanto ti interessa la storia di Hogwarts?- chiese infine, decidendo d'impulso.

Malfoy alzò le spalle.

-Le lezioni di Binns non mi hanno mai entusiasmato, ma ho letto molto sulla storia di Hogwarts.-

Harry ricordava bene le lunghe ore di noia durante storia della magia, passate ad ascoltare un fantasma dalla voce soporifera mentre spiegava guerre e rivoluzioni e a tenere sveglio Ron, cosa che peraltro non gli riusciva spesso, anzi: il suo quieto russare era il frequente sottofondo a tutto quell'ammasso di date, concili, riforme, trattati, eccetera.

-La storia di Salazar Serpeverde e dei suoi discendenti. La Camera dei Segreti.-

Draco Malfoy si staccò lentamente dalla parete, avanzando verso il bagno.

Il ritorno dell'erede di SerpeverdeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora