capitolo tredici

695 40 9
                                    

«Che ne pensate?» Carola uscì dal bagno e si rigirò nel suo vestito, indecisa «Sei bellissima Caro» mi avvicinai a lei sorridendole, era a dir poco stupenda e dal mio canto sapevo che avrebbe fatto colpo su qualcuno in particolare, chi vuole capire capisca. Sapevo che tra lei e Luigi non c'era neanche una minima speranza, ma non avrei mai smesso di credere in un loro ritorno.

«Tu piuttosto vai a cambiarti che devi fare strage stasera, a proposito, ci hai parlato?».

«Non ancora, ma giuro che ci parlerò il prima possibile, ci siamo baciati però» alzai le spalle e la ballerina si schiaffeggiò la fronte.

«Stasera ci parli, non voglio storie, anzi, ti vesti e ci vai perché altrimenti rischio di seppellirti viva» mi precipitai in camera e afferrai i vestiti che avevo lasciato sul letto per recarmi in bagno e sistemarmi.

Per quella famosa sera di capodanno avevo scelto dei pantaloni a zampa neri, abbinati con un top rosso di pizzo e un giacchetto di pelle sempre nero, con infine ultime ma non per importanza le mie amate Dr.Martens. Per quanto riguarda il trucco non feci nulla di tanto speciale, una base veloce, mascara e matita sotto gli occhi, il tutto rifinito da un rossetto rosso che riprendeva il colore del top.

Uscii chiedendo l'opinione delle mie amiche e dopo che Carola mi aveva detto tremilacinquecento volte che dovevo parlare con Christian mi decisi e lo andai a cercare.

«Ragazzi, avete visto Chri?» chiesi facendo capolino in cucina e attirando l'attenzione dei presenti, che dopo vari complimenti mi dissero che era in camera a finire di prepararsi con Mattia.

Bussai e quando sentii una voce inconfondibile dire 'avanti' entrai «Chri, ti posso parlare?».

Era in piedi davanti allo specchio, bellissimo come non mai, si stava sistemando la camicia nera che aveva lasciato sbottonata ai primi due bottoni e un completo rosso gli fasciava il corpo.

«Chiudi quella bocca che ci entrano le mosche» Mattia mi fece sussultare e svegliare dallo stato di trance in cui ero caduta, mi lasciò una carezza sulle spalle facendomi dei complimenti e uscì, capendo la situazione.

«Si di- wow» si girò a guardami e rimase incantato «Sei bellissima» immediatamente mi mise le mani sui fianchi e cercò di baciarmi ma lo fermai «Ehi aspetta, non mi si è asciugato il rossetto» sorrise ancora di più e senza seguire il mio consiglio unì le nostre labbra, in un bacio che non mi aveva mai dato, un bacio passionale, voluto, e che mi fece letteralmente bruciare dentro.

«Chri, dobbiamo» provai a dire ma non me lo permise, dato che iniziò a baciarmi il collo, facendomi tremare e lo zoo che avevo nello stomaco si agitò ancora di più.

«Christian ascoltami, per-per favore» smise di torturarmi la pelle del collo per guardarmi negli occhi, la sua bocca era ricoperta dal mio rossetto e nei suoi occhi saettavano scintille di lussuria.

«Cosa siamo noi?» domandai senza tanti rigiri, volevo che quella conversazione finisse il prima possibile, così o me ne sarei andata con il rossetto sbaffato e un qualcosa che bruciava sul collo, felice e tranquilla, o nelle stesse condizioni ma umiliata e distrutta. Beh, non sarebbe cambiato tanto alla fine no?

«Siamo qualsiasi cosa tu voglia» si rigettò sulle mie labbra e stavolta ricambiai con la stessa foga. Gli accarezzai il collo, il petto, le spalle, impaziente e desiderosa di sentirlo mio. E per la prima volta capii, io e lui ci saremo sempre appartenuti, ci appartenevamo fin dal primo giorno che ci eravamo visti e ci apparterremo fino all'ultimo in cui vivremo, anche se un giorno ci divideremo, e i nostri cuori si allontaneranno io sarei stata per sempre sua e lui sarebbe stato per sempre mio.

«Scusate se interrompo il vostro momento hot, ma io e Asia dovremmo andare in camera» intervenne Matti e maledissi lui e le stupide regole della produzione, che vietavano ai minorenni di stare con gli altri la sera di capodanno, così lasciai un ultimo bacio veloce a Chri e seguii il biondino.

«Da quel che vedo avete chiarito alla grande» sorrise in modo beffardo e gli detti uno schiaffo sulla spalla, facendolo ridacchiare.

Passammo una bella serata, io e Matti parlammo un sacco, come era già stato previsto d'altronde, e quando andammo tutti a letto mi fermai nella camera verde per dare la buonanotte ai miei due polli preferiti.

«Notte coglione che non sei altro» salutai il ballerino di latino e lui mise il broncio, ma poi mi abbracciò e mi lasciò un bacio sulla guancia.

«Notte Chri» lo salutai baciandogli le labbra, doveva essere solo un bacetto semplice, ma lui lo approfondì e non mi tirai di certo indietro.

«Dormi con me stasera?» gli lèggevo la spensieratezza negli occhi, e non riuscii a rifiutare, così mi andai a cambiare velocemente e ritornai da lui.

«Oh, non fate cose sconce che ci siamo io e Dario che vogliamo dormire, vero Dario?».

«Dario?».

«Dà ma che- ah giusto è rimasto a dormire con Sissi» Mattia ci fece scoppiare a ridere e sbuffò sonoramente, non facendo altro che aumentare la nostra risata «Voi non fate cose sconce comunque, che io voglio dormire» si ributtò e quasi subito sentimmo il suo respiro farsi regolare.

Mi accoccolai sul petto di Chri, abbracciandolo e lasciando che mi circondasse la vita con le braccia.

«Buonanotte» mi sussurrò infine, provocandomi l'ennesima scarica di brividi «Buonanotte» ripetei lasciandogli l'ultimo bacio sulle labbra.

*

Quando mi svegliai non capivo dove fossi, non ero nella mia stanza e sentivo qualcosa battere sotto il mio orecchio, poi realizzai; avevo dormito abbracciata a Christian tutta la notte ed ero nella stanza verde.

Lo guardai, sembrava un angelo mentre dormiva. Mi girai e mi accorsi che la sveglia segnava le undici, così iniziai a lasciargli dei baci sul viso.

Aprì gli occhi e mi sorrise, unendo le nostre labbra «Buongiorno» lo abbracciai di nuovo e in quel momento entrò Mattia, che si mise a urlare di svegliarci e ci tirò via il piumone, provocandomi brividi di freddo.

«Giuro che quando ti prendo ti uccido» disse Chri girandosi di lato mentre mi alzavo per andare in bagno a cambiarmi. Ma nel tragitto incontrai Carola «Se non ci hai parlato ci vado io a parlare per te».

«Si ci ho parlato» dopo aver tirato un sospiro di sollievo riprese a fare domande «E? Che è successo? State insieme? Non state insieme? Ti vuole come scopamica o altro?» spalancai gli occhi per l'ultima domanda e poi scoppiai a ridere «Da quel che ho capito stiamo insieme» iniziò a saltare e mi prese per mano, andando in cucina urlando «RAGAZZI ABBIAMO UNA NUOVA COPPIAAA!» con me dietro che me la ridevo.

Ero felice e non me ne accorgevo neanche.

spazietto autrice
RAGA LO SO. ANCHE QUESTO CAPITOLO FA SCHIFO E VI CHIEDO UMILMENTE PERDONO.

Come prima cosa mi sento di dire che mi dispiace un sacco per ieri sera, ma infondo è meglio così.
POI vi dico preparatevi perché questo sarà l'ultimo capitolo felice di molti, lo so chiedo già perdono ma boh, sta diventando tutto troppo piatto e ho bisogno di movimentate le cose. E preparatevi perché ci sarà un salto temporale enorme nel prossimo capitolo e molti flashback, ho tantissime idee per questi due fuori dalla scuola di amici, quindi tranquilli che la storia non finirà all'uscita di Chri.

Vabbè niente, spero che vi sia piaciuto comunque e alla prossima🤍

Shadows - Christian Stefanelli Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora