capitolo quindici

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Quella sera festeggiammo e ci divertimmo come non mai, eravamo tutti al serale, tutti. Non eravamo pronti a quello che sarebbe successo dopo, ma non ci importava, eravamo felici e lo sapevamo.

Dopo aver mangiato noi e le nostre bellissime maglie oro ci mettemmo a ballare e facemmo anche un trenino per tutta la casa. Appena arrivammo davanti al bagno della stanza verde mi sentii tirare dentro e prima che me ne rendessi conto mi ritrovai schiacciata al muro del bagno e delle labbra si posarono sulle mie.

Mi spense il microfono e infilò le mani sotto la mia maglietta «Stai bene in oro» mi disse quando ci staccammo per riprendere aria, mentre ancora mi stringeva i fianchi «Grazie, anche tu sei molto bello» commentai mettendo le mani dietro il suo collo, infilando le dita tra i suoi capelli, che erano cresciuti e ora teneva ricci.

In realtà lo avevo praticamente obbligato a tenerli così; una sera mentre tornavo da lezione l'avevo visto appena uscito dalla doccia con i capelli che si arricciolavano da soli, e gli avevo chiesto per curiosità come fossero naturali. Appena mi aveva risposto che fossero ricci l'avevo preso per mano e glieli avevo asciugati io «Stai molto meglio» avevo detto una volta finito il lavoro, e da quella volta li teneva sempre ricci.

Tornò a baciarmi con ancora più foga di prima, stavolta chiedendo l'accesso per approfondire il bacio e le mie labbra si schiusero automaticamente.
«Come mai ti è presa così dal nulla?» chiesi una volta che i nostri respiri erano diventati di nuovo pesanti e l'aria nei nostri polmoni aveva iniziato a scarseggiare «Sono felice, e ho bisogno di te, di sentire le tue labbra morbide e la tua pelle profumata, o i tuoi capelli...» prese una ciocca e se la arrotolò introno a due dita, sempre continuando a tenere gli occhi incollati ai miei. «Dio quanto sei bella» aggiunse facendo scivolare una mano dietro la mia schiena e avvicinandomi a lui ancora di più. Sorrisi istintivamente alle sue parole e gli lasciai un bacio casto sulle labbra, lui fece una smorfia «Non hai idea di cosa mi passi per la testa in questo momento» arrossii capendo la sua allusione e poggiai la fronte sulla sua spalla «Sei uno stupido» commentai sentendolo ridacchiare.

Mi alzò il viso costringendomi a guardarlo e mi baciò sugli zigomi, dove il mio rossore era più acceso «Sai che ti aspetterò e ti starò accanto comunque» mi accarezzò le guance dolcemente e mi abbracciò. Adoravo come i momenti tra di noi si alternavano in modi così diversi; un momento prima ci baciavamo appassionatamente e il momento dopo era una perla di dolcezza.

Mi prese in braccio da sotto le cosce, solo che non me lo aspettavo e tirai un urlo, mi tappò la bocca con una mano «Shh se ci scoprono ci fanno il cazziatone» mi rimproverò ridendo e mettendomi a sedere sul lavandino, in modo che i nostri visi fossero allo stesso livello. Iniziò ad accarezzarmi il braccio solo con i polpastrelli, cosa che mi fece desiderare di togliermi immediatamente la felpa «Sai» cominciò distogliendo lo sguardo dai miei occhi per fissare le sue dita che andavano su e giù sul mio braccio «All'inizio non credevo che tra due come noi potesse funzionare» prese la mia mano e intrecciò le sue dita alle mie, accarezzandomi con il pollice il dorso.
«Siamo così diversi, tu sei estroversa, scherzi sempre con tutti, racconti qualsiasi cosa ti passi per quella testolina incasinata, e dio quanto sei cocciuta» ridemmo insieme e lui mi baciò alla base del collo «Guarda che quello è un punto che abbiamo in comune, anche tu sei testardo, e non poco» sorridemmo ancora e mi sporsi per baciarlo l'ennesima volta, un bacio casto e dolce.

Ci spaventammo quando sentimmo bussare alla porta «Chri, hai visto Asia?» chiese Nunzio e ci guardammo, uno sguardo che conteneva la paura di essere scoperti, ma eravamo talmente su di giri che ci venne da ridere e dovetti coprirmi la bocca con le mani per non scoppiare in una risata fragorosa «No non l'ho vista Nu, non so proprio dove sia» rispose guardandomi maliziosamente «Ah okay okay» Nunzio si allontanò, ma poco dopo sentimmo i suoi passi tornare vicino alla porta «Ma scusa allora che stai facendo lì dentro che ci stai da mezz'ora» riprese con il suo modo di parlare che faceva spaccare qualsiasi cosa dicesse. Christian spalancò gli occhi e mi guardò terrorizzato «Ehm...LA DOCCIA!» urlò poi, aprendo l'acqua «Okay, mi aveva chiesto di chiamarla quando mettevamo la musica, se la vedi diglielo» Nunzio si allontanò e scesi dal lavandino con un salto.

Appena i miei piedi toccarono terra un brivido mi percorse tutto il corpo e sentii un dolore irradiarsi dalle punte delle dita, presto ebbi la sensazione che un masso mi schiacciasse il petto, impedendomi di respirare. Mi bloccai sul posto cercando di fare un respiro profondo ma senza riuscirci. Sentii le gambe cedermi e rischiai di cadere a terra, fortunatamente Christian se ne era accorto e mi aveva preso prima che cadessi «Ehi che hai?» il mio corpo era invaso da dolori e non riuscivo a respirare così provai gesticolando a fargli intendere che avevo bisogno delle medicine e in men che non si dica era uscito ed era tornato con un bicchiere d'acqua e le pasticche. Con le mani ancora tremanti riuscii a prenderle e poco dopo i dolori andarono scemando e tornai a respirare. Mi appoggiai a lui tirando un sospiro e mi abbracciò «Che cos'era quello?» chiese preoccupato, ma in quel momento ricomparve Nunzio e mi vide, visto che dalla fretta Chri aveva lasciato la porta socchiusa «Ouu Asia, abbiamo messo la musica venite?» annuii sorridendo e riaccesi il microfono.

Mi avviai ma Christian mi bloccò «Ce la fai?» annuii di nuovo e lo trascinai con me in cucina, dove tutti stavano ballando e cantando.

spazietto autrice•
Wee. So di dovervi delle scuse perché sono sparita quindi perdonatemi, e scusatemi anche per il capitolo perché fa veramente schifo lo so, comunque, avete visto che fanno i frate? Io sono scoppiata a ridere appena ho visto il video. Poi vabbè è inutile dire cosa penso della puntata di sabato perché devo ancora riprendermi.
Farò uscire anche il capitolo della storia su Luca, mi farebbe un piacere immenso se potreste andare a darci un occhiata, grazie comunque di tutto🤍

Shadows - Christian Stefanelli Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora