37. «Mi sono sentita qualcuno per qualcuno»

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HEESEUNG TORNÓ A casa più felice che mai, avvolto da un'emozione che non lo aveva travolto per un bel po' di tempo. Fosse stato per lui, avrebbe chiamato Aeri subito, nonostante fossero appena le tre del pomeriggio, ma alla fine riuscì a resistere alla tentazione e aspettare fino alla sera.

   Nel frattempo aveva raccontato tutto a suo fratello, soffermandosi su quelle che erano state le sue sensazioni quando lei lo aveva abbracciato. Inoltre era anche molto sorpreso da quel gesto...lì, davanti a tutti, pensó e ancora stentava a crederci.
Alla fine si distrasse suonando e componendo per tutto il pomeriggio e a cena faticó a mandare giù qualcosa, siccome era fin troppo emozionato e leggermente nervoso allo stesso tempo.


«Heeseungie, non hai toccato neanche il pollo...sicuro di volerla chiamare a stomaco vuoto? Guarda che dopo mangiato si ragiona megl-»

«Heedo, non si tratta di ragionare. È amore e l'amore non conosce la ragione»

«Bleah, quasi ti preferivo quando non eri innamorato» scherzó avviandosi alla porta di camera sua.

«Okay, ora mi fai fare questa telefonata? Sai com'è, sono le nove ormai» chiese impaziente il minore.

«E va bene. Non fare cazzate, mh? Buona fortuna rubacuori» suo fratello gli fece l'occhiolino e poi uscì dalla stanza, chiudendo la porta.

Heeseung prese un respiro profondo e aprì la rubrica, cliccó sul contatto di Aeri mentre andava a sedersi davanti alla finestra per guardare fuori.

La ragazza, per fortuna, ci mise poco a rispondere «Hey?»

Nel sentire la sua voce Heeseung schiuse le labbra, per poi sorridere «Hey...» ricambió in tono caldo, senza neanche farlo apposta «Volevi parlarmi?»

«Sì, ma non ora. O meglio, non per telefono. Sei libero domani?»

«Oh-» l'altro sollevó le sopracciglia, meravigliato dalla proposta così diretta della ragazza «Certo, sì. Dove ci vediamo? Da me? Da te?»

«No e...no» sospiró lei, sorridendo lievemente: non era ancora pronta nè ad andare a casa del ragazzo nè a fargli mettere piede in casa sua «Se ci vedessimo al parco? Sai, quello dove accompagnammo Jimin quella volta...»

«Ah sì, certo che ricordo. Va benissimo lì. A che ora?»

«Uhm...diciotto?»

«Perfetto. Anche se questo implica che avró ansia per tutto il giorno» ridacchió.

«Dai...il tempo passerà in fretta, fidati di me»

Heeseung sospiró «Va bene, mi fido di te. Sempre»

«A domani Hee»

«A domani Ae-Aeri» e attaccó, continuando a guardare fuori dalla finestra mentre sorrideva come uno stupido. Andó a dormire felice, iniziando a fantasticare su come sarebbero andate le cose il giorno successivo.


Quella mattina Aeri tenne lezioni di inglese al suo cuginetto — essendosi precedentemente assicurata che quel giorno Heeseung non fosse stato chiamato per lavorare, non perchè non volesse incontrarlo, ma semplicemente perchè voleva vederlo direttamente all'orario prestabilito.

«FORELSKET: L'Euforia Di Innamorarsi» ;; LHS. enhypenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora