«Me lo stai chiedendo con gli occhi»
«Dovresti vedere cosa mi dicono i tuoi»
«Probabilmente niente di diverso da quello che mi stanno chiedendo i tuoi in questo momento, mh?»
«E perché non gli rispondi allora?»
~
Dove lui aiuta lei a sconfiggere l...
AERI IGNORÓ QUEL messaggio, non perché non volesse rispondere, ma perché non sapeva cosa effettivamente avrebbe dovuto dire. Mai nessuno le aveva detto una frase così profonda, ma lei, per questo motivo, faticava a credere che Ace pensasse davvero ciò che aveva scritto.
Quel venerdì sera proprio non riusciva a ripassare nè spagnolo nè inglese nè francese. Era come se al posto di leggere ciò che c'era scritto nei paragrafi, i suoi occhi vedessero solo quei due messaggi. "Perché questo è l'unico modo in cui posso avvicinarmi a te", "E provare ad entrare nel tuo cuore". Come potevano due messaggi scritti da uno sconosciuto provocare tali reazioni lei?
Da quando aveva iniziato a soffrire di ansia sociale la sua vita era diventata una routine severa e noiosa: alzati, preparati, vai all'università, evita ogni tipo di interazione, torna a casa, evita ogni tipo di interazione, mangia, studia, vai a casa di Jimin per dargli lezioni di inglese, torna a casa, evita ogni tipo di interazione, dormi. Ho già detto "Evita ogni tipo di interazione"? Non aveva mai pensato ad altro se non a studiare, dare lezioni private ed evitare le altre persone.
Eppure in quel momento aveva la testa in subbuglio. Da quando Ace era entrato nella sua vita — se così si può dire — le sembrava di avere un pensiero nuovo da aggiungere a quelli vecchi e, anche se all'inizio aveva faticato a capire le sue vere intenzioni, quella sera si vide costretta ad ammettere che forse quel tipo non era poi così tanto insopportabile. Alla fine anche lui ha sofferto di ansia sociale, pensó. Decise dunque di stilare una lista di tutte le cose che finora sapeva di lui.
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Leggendole e rileggendole si rese conto che, tuttavia, non erano pochissime. Certo, non che fossero particolarmente consistenti, ma anche solo il fatto di aver stilato una lista aveva suscitato in lei un senso di curiosità nei confronti del prossimo che, dovette riconoscere, non provava da diversi anni. Ciò la spinse a pensare, a rimuginare e a riflettere fino a notte fonda, dopodiché la curiosità ebbe la meglio sul suo orgoglio.
scusa se ho tardato a darti una possibilità 03:14, consegnato. ✔️
sapevo che avresti accettato
ti ringrazio per la fiducia
ho intenzione di cambiare la tua vita
notte, ♥️ 03:16, visualizzato. ✅
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Dopo tutto quelloche lui le aveva detto adesso c'era solo una domanda nella sua testa: perchè diavolo ha risposto a quest'ora della notte?
Da quella nottequalcosa aveva pian piano iniziato a cambiare. Aeri non sentiva quel desiderio di conoscere qualcuno da un sacco di tempo e, anche se non poteva saperlo — ma non l'avrebbe mai ammesso ugualmente —, aveva già permesso ad Ace di avvicinarsi alla porta del suo cuore.
Quanto a lui, era al settimo cielo all'idea di poterla finalmente aiutare, ma iniziava ad avere un po' di paura, perché ora più che mai avrebbe dovuto impegnarsi per nascondere la sua identità. Non mancavano neanche due settimane al suo compleanno e già pianificava di rivelarle la sua identità al termine di quel giorno, ma affinché ciò accadesse erano necessarie due cose: entrare in confidenza con lei e convincerla ad andare alla sua festa attraverso il personaggio di Ace. Sapeva che sarebbe stata un'impresa a dir poco impossibile, ma le cose difficili lo avevano sempre affascinato.
Quel lunedì l'aveva vista durante il corso di inglese e aveva già notato in lei un temperamento diverso. Non si erano guardati reciprocamente, ma lui l'aveva osservata parecchio, riuscendo a non farsi scoprire (il che in realtà era abbastanza facile, siccome lei evitava quanto più possibile lo sguardo altrui).
Tuttavia, a parte questo non era cambiato assolutamente niente in lei: continuava a scappare alla fine delle lezioni e ad evitare interazioni con altre persone. Sapeva che sarebbe stato difficile cambiare tutte queste cose, egli stesso aveva dovuto affrontarle pochi anni prima, ma al contempo ciò non faceva che aumentare il suo bisogno di, almeno, provare ad aiutarla.
Mentre era in macchina con suo fratello per tornare a casa, decise di mandarle il primo messaggio di quella giornata.
