24. «SONO INNAMORATA»

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IL GIORNO SEGUENTE Aeri si sveglió un po' scocciata: ora che provava qualcosa per qualcuno dopo tanto tempo si ritrovava davanti a sensazioni che aveva completamente rimosso. Ed infatti, la sua "scocciatura" era causata dal fatto che non avrebbe visto Heeseung fino al lunedì successivo.

Tuttavia, la mattinata ed il pomeriggio passarono velocemente, tra studio e chiacchiere con i suoi genitori, e finalmente sarebbe andata a casa di suo cugino per la lezione di inglese. Preparatasi, uscì di casa e arrivò in poco tempo, siccome i due abitavano a pochi isolati di distanza.


   «Puoi passarmi lo scottex?... Grazie, due minuti ed è pronta»

   «Grazie Heeseung, sei ancora sicuro di non voler venire con me?»

   «Tranquillo papà, sai bene che preferisco camminare piuttosto che pedalare» ridacchiò, finendo di lucidare la bicicletta di suo padre.

   «Va bene, va bene» l'uomo fece passare alcuni secondi di silenzio prima di cambiare discorso «E...senti figliolo, forse non è il momento più adatto per questo discorso, ma mi chiedevo se...per caso...avessi trovato qualcuno che ti interessi, sai, in quel senso» azzardó, memore del fatto che qualche giorno prima, a tavola, Heedo aveva rivelato in sua assenza che si fosse finalmente innamorato.

   Il giovane sbiancò, aspettandosi tutto fuorché quella domanda. Poi si riprese e decise di essere sincero «Beh, non posso mentirti, lo sai già...diciamo che c'è una ragazza che...uhm...forse non ne sono ancora sicuro ma-» suo padre lo interruppe, correndo ad abbracciarlo.

   «Il mio piccolino si è innamorato!» lo stritolò come se fosse un pupazzo.

   «Ehm-...papà-» Heeseung per poco non si strozzava «I-il tuo piccolino? Ma ho quasi vent'anni! E...» tossì «P-potresti lasciarmi ora?»

   «Oh, sì certo, perdonami» suo padre si staccò e abbassó lo sguardo, rendendosi conto di aver avuto una reazione un po' esagerata «Già! La tua festa...l'hai invitata? Com'è, bella? Canta anche lei? Andate alla stessa università? Come si chiama?»

   «Papà...» lo guardó con occhi di rimprovero, ma non era troppo serio.

   «Sì, sì, scusa, hai ragione» strofinò nervosamente le mani «È solo che sono molto emozionato»

   «Tranquillo, lo capisco. Si chiama Aeri, comunque. E no, che io sappia non canta»

   «Oh, Aeri...che bel nome, sembra proprio il nome di una brava ragazza» sorrise l'altro, già immaginando un futuro tra lei e suo figlio.

   «Lo è papà, lo è»

   Suo padre lo guardò a lungo con un sorriso fiero sul volto «Va bene dai, poi quando ti va ne possiamo parlare in maniera più approfondita. Ora è meglio che vada» montó in sella alla bici e rivolse un ultimo sguardo al suo secondogenito «Grazie per aver condiviso questa cosa con me, Heeseung»

   «Buona passeggiata papà» e detto ciò, tornó in casa sorridendo come un bimbo. Sì, un bimbo innamorato.


   «Ti prego Aeri, basta...è sabato e sono le sette, stiamo studiando inglese da più di un'ora e non ce la faccio più» piagnucolò Jimin, stremato da quelle ripetizioni anche durante il weekend.

«FORELSKET: L'Euforia Di Innamorarsi» ;; LHS. enhypenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora