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Si sa, i sentimenti sono come un gioco d'azzardo, in cui è possibile prevedere la prossima mossa dell'avversario come è impossibile prevederla.

Lanci una carta, credendo di essere prossimo alla vittoria, ma improvvisamente il tuo nemico ti mette le ruote tra i piedi, intascandosi la vincita e lasciandoti col vuoto nello stomaco, in subbuglio.

Quando capisci di non avere speranze, ti rassegni.

Quel momento in cui sai che qualcuno ha approfittato di te e della tua 'finta' sicurezza, ti schiaccia e devasta.

Ti insegna a non essere confidente con te stesso, con la testa tra le nuvole.

Impari a piantare i piedi ben saldi a terra, a partire con le mani già in avanti.

Cominci a levarti la fissa dalla testa; la convinzione della tua vittoria già in tasca; ti dedichi ad altro, accantonando l'amarezza dell'esser un perdente contro chi non ti saresti mai aspettato.

Manifesti odio nei suoi confronti.

Ma è anche come una droga.

Sei talmente dipendente da ciò, da non riuscire a togliere la voglia di continuare a giocare, sempre, sempre di più.

Non è mai abbastanza.

Mai.

L'avarizia ti impedisce di riflettere lucidamente.

Ti scombussola il cervello.

Il desiderio si espande in tutto il corpo, entrando all'interno di ogni piccola cellula.

La vittoria però non è sempre assicurata.

Per quello bisogna essere fortunati.

E se non si è fortunati, è il destino a decidere le conseguenze delle tue azioni.

Alexander Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora