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C'era atmosfera natalizia nell'aria. La neve ricadeva morbida e leggiadra sui tetti dei palazzi abitati da centinaia di persone; atterrava sulle strade ghiacciate e infestava gli alberi, rendendoli bianchi e spogli.

La gente adorava quel periodo dell'anno ed era spesso di ottimo umore.

Perla faceva parte di questa categoria di persone. Amava il Natale, l'aveva sempre fatto. Adorava il modo in cui le lucine appese ovunque cambiassero di volta in volta colore e quelle piccole statuine di BabboNatale e delle sue renne...

Incantevole.

Solitamente durante gli anni passati dedicava il suo tempo libero a preparare dolciumi e zuccherini appositi che ricordavano la festa in particolare.

La cosa che però le importava di più era arrivare a spendere tutti suoi risparmi, fino all'ultimo centesimo, per comprare regali a tutti quelli che le erano accanto, salvo la sua famiglia.

Eppure quell'anno era cupo e grigio come il carbone. Quella magica atmosfera che la rendeva inspiegabilmente felice era scomparsa dal momento in cui molte, troppe verità uscirono fuori sul suo conto.

Era sola. Come d'abitudine ormai.

Appena fuori casa inspirò a pieni polmoni quella frigida mattinata innevata più del solito.

Tutto era bianco e ancora i fiocchi di neve danzavano impercettibili sopra i suoi capelli.

Si strinse nel cappotto e procedette a falcate frettolose verso scuola.

Ormai era passato del tempo che lei non seppe contare dal momento in cui lei e Alexander passarono quell'ultimo momento prezioso assieme.

La stava ignorando. Non c'era altra spiegazione. La mattina dopo quella notte movimentata, non lo aveva ritrovato accanto a sé.

Sperava con tutto il cuore che non fosse fuggito da lei per qualche inspiegabile motivo o semplicemente che l'avesse presa in giro come era solito con molte ragazze.

Però quelle speranze a cui si era aggrappata fino al suo arrivo a scuola furono distrutte in un attimo. Andate in frantumi.

Fragile come il cristallo. Ecco come si era sentita.

Doveva aspettarselo infondo. Doveva saperlo, ma si era fidata di lui. Non ci aveva pensato affatto in realtà. Non credeva minimamente che lui l'avrebbe in un certo senso abbandonata così, dal nulla.

Ma quando lo aveva visto avvinghiato alle braccia di un'altra, di fronte alla sua classe, di colpo tutto intorno a lei si era fermato.

C'erano solo lei, col cuore infranto, e quei due immersi in un bacio caldo.

E con un profondo respiro, aveva tirato avanti, ingollando tutte quelle emozioni contrastanti che la mandarono in confusione e sorpassandoli dirigendosi nella sua classe senza degnarlo di uno sguardo.

Era una delle tante...

Da quel momento lei non gli aveva fatto più visita pregandolo di aiutarla con lo studio, ma per quanto volesse ammettere che non gliene importava più, mentiva solo a se stessa... perché tutte le sere si sporgeva oltre la finestra e osservava con preoccupazione il palazzo opposto al suo.

Alexander Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora