:) five (:

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Mi sveglio il mattino seguente e cerco di girarmi nel letto, ma qualcuno me lo impedisce. Mi sta abbracciando da dietro, tenendo le mani sul mio addome, sotto la maglia. Muovo leggermente la faccia fino a vedere, con la coda dell’occhio, i suoi inconfondibili capelli azzurri.

Non so perché sia qui, abbiamo due letti separati. Cerco di rigirarmi senza svegliarlo, fino ad abbracciarlo. Appoggio la testa al suo petto; sento il battito cardiaco, è così tranquillo e rilassato…

Sento che si sta svegliando perché inizia a muoversi un po’. Inizia a muovere le mani sulla mia schiena. «Sei sveglio?» Chiedo con un filo di voce. Mugugna ed apre leggermente gli occhi. «Mi sei mancato ieri sera.» Dice velocemente, abbracciandomi ancora di più.

Il cuore mi sta battendo così veloce che rischia di schizzare fuori dalla cassa toracica. «Ti sei ubriacato?» Probabilmente è così dolce solo per quello. «Ho bevuto qualcosina, niente di che.» Precisa.

Si alza e si stiracchia. «Con la tipa?» Gli chiedo; voglio sapere se ci ha fatto qualcosa, sono un po’ geloso. «Si chiama Rinako e mi è rimasta attaccata tutto il tempo.», «Lei ti piace?» Domando, cercando di mostrarmi il più felice possibile. «È solo un passatempo, non sono realmente innamorato.» Questo mi interessa! «Allora che ci stai a fare.», «Solo perché mi fa comodo.» Quindi la sfrutta? Wow, non credevo fosse uno così stronzo-

«Mi hai mai sfruttato?» Mi lascio sfuggire. «Nahoya… Non lo farei mai.» Mi alzo e lo abbraccio. «Ti voglio bene.» Dico senza pensarci. «Anch’io.» Mi accarezza i capelli qualche minuto, poi ci stacchiamo.

Va in bagno mentre io rifaccio il letto, quando torna vado io e successivamente ci mettiamo sul divano. «Oggi passiamo la giornata insieme?» Propone. Mi si riempie il cuore di gioia, raramente è lui a chiedermi di stare insieme, solitamente sono sempre io ad insistere. «Certo!»

Verso l’ora di pranzo sento suonare il campanello, vado ad aprire e mi ritrovo Mucho davanti. «Grazie a dio stai bene…» Cazzo, da ieri non ho riacceso il telefono- «Oddio scusa, ieri ho spento il cellulare, poi mi sono dimenticato di riaccenderlo. Avevi bisogno di qualcosa?» Non mi risponde, semplicemente mi abbraccia. «Oi?» Ricambio. «Credevo mi stessi ignorando, o peggio ancora, che ti fosse successo qualcosa.»

Merda, non ci avevo pensato. «No, sto bene.» Ci stacchiamo. «Menomale.» Rimaniamo un po’ in silenzio, poi riparte a parlare. «Dimentica ciò che ho detto e fatto ieri, ti prego.» Dice, andandosene velocemente subito dopo.

Rientro in casa e vado in cucina, dove trovo Souya intento a cucinare. «Chi era?», «Mucho.» Lo sento sbuffare. «E che voleva?» Domanda mentre mette la carne sul fuoco. «Voleva solo sapere se stavo bene perché ieri sera ho spento il telefono e stamani non l’ho riacceso. Era solo preoccupato.»

Solitamente gli dico sempre tutto ma oggi ho preferito dirgli solo una parte della storia. «Minchia, si preoccupa per poco.» Dice portando in tavola il cibo.

Ci sediamo uno davanti all’altro e iniziamo a mangiare. «Che avete fatto ieri sera?» Cerco di intrattenere una conversazione. «Devo dire la verità, non mi sono divertito poi così tanto. Loro sono tutti amici da tempo e parlavano di cose che non so.»

Chiamatemi stronzo ma sono un po’ felice di ciò, magari la prossima volta invita anche me, o rimane a casa direttamente. Mi racconta qualche altra cosa, niente di interessante, poi mettiamo a posto la cucina.

Ci spostiamo in camera. «Ricopia i compiti.», «Dai, perché proprio oggi che possiamo passare un po’di tempo insieme?» Alza gli occhi al cielo ed inizia a tirare fuori i miei libri e quaderni. «Prima il dovere e poi il piacere, poi almeno potrò controllarti.» Gli faccio la linguaccia, ma mi metto comunque seduto alla scrivania.

Mi passa le sue cose ed inizio a ricopiare alcune pagine, mentre lui si mette disteso sul letto. «Copia almeno cinque pagine, io dormo un po’.» Si sistema a pancia in su e dopo poco si addormenta. Devo sbrigarmi, prima finisco e prima potremo passare del tempo assieme.

Dopo aver fatto gli esercizi di tre pagine decido di riaccendere il cellulare. trovo svariati messaggi da parte di Mucho, sia di ieri sera che di stamani, più molteplici chiamate perse, sempre da lui. Mi dispiace averlo fatto preoccupare così tanto…

«Cosa stai facendo?» Ora doveva svegliarsi? «Niente, facevo una piccola pausa. Ora riinizio.» Spengo lo schermo e riprendo a scrivere. «Quante pagine hai fatto?», «Tre.» Dico fieramente. Scende dal letto e mi si avvicina, mi abbraccia e va in bagno. Non capisco cosa gli prenda- Perché ha iniziato a fare il dolce e il carino? Così mi confonde!

Finisco di riscrivere ma ancora non è tornato. È morto? Cammino verso il bagno, ma sento la sua voce provenire dal salotto. Con chi sta parlando? Decido di origliare: «Sì, oggi non ci sono.», «Dai amore, non prendertela, sono con mio fratello.» Amore?! «Non è un cagacazzi- Sta sempre per le sue, voglio solo passare del tempo con lui.»

Vorrei poter sentire anche cosa dice la sua ragazza. Non ci siamo mai visti e già mi insulta, ma che cazzo vuole?!

Corro in bagno e sbatto la porta. Era un bel giorno, ma quella gallina me l’ha rovinata. Mi guardo allo specchio, per fortuna Souya non mi ha visto perché non ho il mio solito sorriso, si vede che sono incazzato. Respiro profondamente, cercando di tranquillizzarmi.

Dopo poco sento la sua voce fuori dal bagno. «Oi, tutto bene?», «Sì.» Rispondo con indifferenza. Esco tutto tranquillo e passo avanti, senza nemmeno guardarlo.

«Ma che cazzo ti prende-» Vado in camera senza rispondere ed inizio a giocare ai videogiochi. «Mi rispondi?!» Si mette davanti alla tv e mi urla contro. «Non mi prende niente, lasciami giocare.», «Ma dovevamo stare insieme oggi…» Si sposta un po’, per permettermi di vedere il gioco. «Vai dalla tua ragazza.»

«Cos’hai sentito?», «Quella troia mi odia e manco mi ha parlato.» Mi lascio sfuggire. «Non chiamarla così.», «Perché a lei la difendi e a me no?» Rimaniamo un po’ in silenzio, poi riprendo a parlare. «Vai da lei, ognuno ha le sue priorità.» Non stacco gli occhi dalla tv, non voglio vederlo.

«Dai Nahoya, non fare così. sai di essere importante per me.» Non rispondo più e continuo a farmi gli affari miei. Sospira e mi si avvicina. «Odio quando non rispondi.» Sai quanto me ne fotte di ciò che odi.

Mi spinge sul letto. «Ma che cazzo fai?!», «Finalmente risento la tua voce.» Fai poco lo sbruffone, stronzo! «Dai levati e vai da lei. Chiamerò Mucho ed usciremo. Magari andiamo al cinema o-», «Ma hai solo lui di amico?!» Mi interrompe bruscamente. «Sì, ho solo lui.» Lo sposto e mi alzo.

«Menomale dovevamo passare la giornata insieme; ringrazia la  tua tipa da parte mia.» Prendo il telefono e scappo verso casa di Mucho.

Iniziano ad arrivarmi decine e decine di messaggi da parte di mio fratello:
<Torna a casa.>
<Dai Nahoya, parliamone.>
<Non puoi sempre scappare.>
<Rispondimi cazzo.>
Intanto prova a chiamarmi più volte.
<Sei sempre più strano.>
<Prima o poi dovrai dirmi cos’hai.>

Suono il campanello della casa di Mucho e mi apre immediatamente. «È successo qualcosa?» È stranito di vedermi. «Possiamo passare la giornata insieme?» Mi annuisce e mi fa entrare.

Lui c’è sempre per me; vorrei ricambiare i suoi sentimenti, sarebbe l’unico modo per essere realmente felice…

Amore proibito [NahoyaxSouya]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora