Bakudeku ancora

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«Non avrei mai immaginato che la nostra storia sarebbe andata a finire in questo modo.» gli dissi appoggiando il mio volto sul suo petto muscoloso.

«Capisco perfettamente quello che intendi, nessuno se lo sarebbe mai immaginato, soprattutto non da noi.» mi rispose tornando ad accarezzarmi i capelli con una dolcezza infinita.

Sentivo le dita che alle volte ne afferravano una ciocca in particolare e la faceva attorcigliare attorno alle sue dita in movimenti così delicati da darmi una sensazione di pace assoluta.

«Abbiamo sprecato tanti anni in passato a farci la guerra a vicenda, ma adesso che sono qui tra le tue braccia mi sembra che quel periodo sia solo un brutto sogno e che solo questa sia la realtà.» continuai facendo scorrere le mie dita sui suoi addominali, accarezzandone i solchi marcati dai lunghi allenamenti.

«Ho sempre creduto di essere sbagliato, quello che provavo non era normale e quindi facevo ricadere la colpa su di te che scatenavi in me queste folli emozioni, ma adesso ho capito che è giusto quello che stiamo facendo e che non c'è nulla di male nel provare qualcosa per qualcuno come te.» la sua voce mi giungeva alle orecchie come il canto di una sirena che mi richiamava per far annegare il mio cadavere nelle profondità dell'oceano.

È esattamente in quel modo che mi sono sentito quando la sua voce quella mattina mi ha richiamato durante l'ennesimo attacco dei villain.

Stavo perdendo, quello è poco ma sicuro, non avevo più forze e pensavo che non valesse la pena di vincere per poi tornare a casa, in un luogo vuoto che avrei riempito solo con la mia tristezza.

Però la sua voce mi ha richiamato, facendomi emergere dal baratro in cui mi stavo lasciando cadere.

La sua voce, così roca ed invitante mi ha risvegliato da quel senso d'impotenza e mi ha ridato la forza per tornare a combattere, per affrontare quei villain con lui al mio fianco.

Lui che mi ha sempre ostacolato, lui che mi ha sempre considerato inferiore, lui che in me non vedeva altro che un inutile essere al margine della sua gloriosa strada.

Io che mi sono sempre sentito inferiore, ora che era al mio fianco, mi sono sentito invincibile come mai prima di allora, nemmeno nello scontro contro All For One mi sono sentito così forte.

Lui è la mia forza, lo è sempre stato, ma ho voluto reprimere quel sentimento per paura di essere messo di nuovo da parte.

Solo che non è successo.

La sua mano si sporta verso di me e mi ha afferrato.

Ha ricambiato il gesto che aveva rifiutato quando eravamo piccoli, ha ricambiato il gesto che aveva rifiutato quando eravamo a scuola durante la nostra ultima vera litigata.

Mi ha dato la sua mano e io l'ho presa, non solo con la mano, in quel gesto ho messo tutti i sentimenti che avevo represso nel corso della nostra vita insieme.

Perché noi eravamo insieme, anche se le nostre menti ci tenevano lontano, anche se i nostri cuori si reclamavano già dalla più tenera età, le nostre differenze ci hanno allontanato, portandoci a soffrire per nulla.

«Adesso che ti ho ritrovato non ti lascerò mai più. Nemmeno se ne fossi costretto.» mi disse afferrandomi il mento per poter posare il suo sguardo nel mio.

«Guai a te se ci provi ad abbandonarmi di nuovo, potrei venire a cercarti fino alla fine del mondo per poi fartela pagare a suon di sberle.» risposi io avvicinando inesorabilmente il volto al suo per poi posare le mie labbra contro l'angolo della sua bocca.

«Cazzo, Deku...come posso pensare di rinunciare a tutto questo?» chiese prima di sfiorarmi il naso con il suo.

«Io ne morirei se domani al mio risveglio non ti trovassi più nel mio letto...oh Kacchan, cosa hai fatto al mio cuore?» e mi fiondai su di lui per baciarlo. Un bacio colmo di passione e di un bisogno che era stato represso per troppo tempo.

La sua lingua varco i confini della mia bocca, alla ricerca della sua gemella.

Sensazioni meravigliose si espansero nel mio petto, il mio cuore prese a battere ad una velocità folle, tanto da spaventarmi quasi che potessi avere un infarto.

«Kacchan, potrei morire solo per questo bacio.» dissi prendendo la sua mano per posarla sul mio petto all'altezza del cuore. «Senti come batte solo per te.»

Un sorriso si estese sul suo volto facendomi perdere per un secondo un battito per poi accelerare di nuovo.

«Senti il mio allora.» e mi prese la mano per portarla al suo petto.

I nostri cuori battevano all'unisono, come se fossero una cosa sola e una lacrima di gioia sfuggì dai miei occhi per atterrare su una delle sue guance che io baciai per riprendermi quella gioia liquida appena sfuggita al mio controllo.

«Ti amo.» dissi afferrandogli il volto tra le mani.

I miei occhi non si separarono dai suoi per neppure un secondo, in attesa della sua risposta.

«Ti amo, da sempre.» rispose posando le sue mani sulla mia schiena per evitare che mi staccassi da lui.

Multiship mhaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora