Harry
"Sono tornato!" chiudo la porta alle mie spalle e osservo confuso la scena che mi si presenta davanti.
Louis è seduto sul divano con Emma sulle gambe e la sta abbracciando e coccolando mentre Will cammina avanti e indietro davanti al divano, con i pugni serrati e il viso scuro di rabbia."Hey...È successo qualcosa?" mi sfilo la giacca e le scarpe avvicinandomi a loro. Will si ferma e Emma alza di scatto lo sguardo, scendendo in tutta fretta dalle gambe di Louis e cercando di correre su per le scale. Aggrotto le sopracciglia e la prendo delicatamente da un braccio, fermando la sua corsa "Tesoro tutto bene?" annuisce senza alzare lo sguardo da terra e quando cerco di prenderle il viso per guardarla negli occhi, toglie le mie dita dal viso frettolosamente e cerca di liberarsi dalla mia presa, senza risultati.
Noto di sfuggita dei lievi lividi sul suo polso e confuso le alzo il braccio, sfiorando con la punta delle dita i segni viola sulla pelle, sentendo la rabbia crescere sempre di più dentro di me. Qualcuno ha fatto del male alla mia bambina.
"Amore che è successo qui?" dico cercando cercando mantenere un tono di voce tranquillo. Emma scuote la testa e velocemente le prendo il viso, notando con orrore un livido sulla sua guancia. Lei spalanca gli occhi e si dimena, cercando di togliere la mia mano dal suo braccio.
"Emma" la mia voce trema di rabbia "Chi ti ha fatto del male?" smette di dimenarsi e abbassa la testa "Un mio amico" bisbiglia "E come si chiama questo tuo caro amico?" sibilo incazzato nero "N-Non lo conoscete" mormora "E avremo mai l'onore di conoscerlo?" stringo la mano libera a pugno, finché le nocche non sbiancano.
Scuote la testa e con uno strattone si libera dalla mia presa, scappando in camera sua. Mi volto verso Louis e Will. Il ragazzo è nero di rabbia come me e si morde le nocche per evitare di uscire di casa e cercare quel coglione per riempirlo di botte mentre mio marito ha il viso tra le mani e i gomiti sulle ginocchia, scuotendo la testa tristemente.
"Quando è successo?" chiedo ai due, con tono freddo "È tornata una decina di minuti fa, mentre tu eri fuori" spiega Louis, strofinando le mani fra loro "È entrata in tutta fretta come se qualcuno la stesse seguendo e si è messa a piangere, ma non mi ha detto nulla" continua Will, sedendosi affianco al padre sul divano.
Mi muovo nervosamente avanti e indietro e "Giuro che ammazzo di botte chiunque le abbia fatto del male" sbotto "Non dovevo farla uscire" dico lasciandomi cadere sulla poltrona prendendomi la testa fra le mani.
"No Harry non è colpa tua" Louis si inginocchia davanti a me e mi toglie le mani dal viso, spostandomi i capelli dalla fronte "Hey... Guardami Harry, non è colpa tua" mi guarda dritto negli occhi e avvolge le braccia al mio collo, in una tacita richiesta per un abbraccio.
"Non dovevo farla uscire" ripeto prendendo Louis per i fianchi e facendolo sedere sulle mie gambe, abbracciandolo in cerca di conforto.
"Io vado da lei" Will si alza, sorridendomi leggermente "Forse riesco a farmi dire il nome di quel tipo" sale le scale e ci lascia soli.
"Che è successo quando è tornata a casa?" domando a bassa voce. Louis alza la testa dalla mia spalla e mi guarda "L'ho trovata con Will. Lei piangeva e lui le diceva qualcosa, era infuriato. Aveva su un polso i segni delle dita e la guancia viola. Cazzo Harry avresti dovuto vedere Will appena l'ha vista, pensavo avrebbe sfondato la porta per andare a cercare quel bastardo" spiega giocando con la mia maglietta.
Ignoro la parolaccia e affondo il viso nel suo collo, respirando il suo dolce profumo e baciando piano la pelle morbida e ambrata.
Ci concediamo un paio di minuti per provare a rilassarci da tutto: dal lavoro, dal bastardo che ha colpito la nostra bambina e da tutto lo stress accumulato durante la giornata.
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Nuova Famiglia
General Fiction"Non ci adotterà mai nessuno Will. Nessuno vuole un adolescente in casa" piango nel suo collo, mentre il mio migliore amico mi stringe. "Andrà tutto bene Emma, te lo prometto" sussurra, poggiando la sua fronte sulla mia. *** "Io ti amo Emma, ti amer...