𝐈𝐈𝐈. 𝐏𝐫𝐨𝐛𝐥𝐞𝐦𝐢 𝐟𝐫𝐚𝐭𝐞𝐫𝐧𝐢 [𝐀𝐥𝐥𝐢𝐬𝐨𝐧/𝐕𝐚𝐧𝐲𝐚/*]

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25 aprile 2019

Se c'era una cosa che Allison odiava era sentirsi inutile quando aveva letteralmente il potere di controllare chiunque.

Aveva basato la sua intera vita sulle Voci e ciò l'aveva portata a diventarne talmente dipendente che la usava per qualsiasi cosa: entrare nei club di lusso senza pagare, permettersi di non pagare il conto, ottenere le sue parti nei film che la interessavano di più...obbligare qualcuno ad amarla e, infine, controllare la sua stessa figlia.

Da una parte, nessuno poteva biasimare Patrick se, quando Allison aveva smesso di controllarlo con le Voci, lui era rimasto con la donna solo per il bene di Claire, la loro figlia.
Tuttavia, quando Allison aveva usato il suo potere su Claire, Patrick non ci aveva visto più e aveva chiesto il divorzio...per poi ottenere la custodia della figlia.
Era stato un colpo basso per Allison e il suo malumore era aumentato quando aveva letto il libro di Vanya: tutti i loro panni sporchi erano stati presi e stesi davanti a tutti.
Nonostante tutto aveva provato a fare finta di nulla quando aveva rivisto la sorella all'accademia: le era mancata? Sì, ma non abbastanza da farla sentire di nuovo a casa.

Così, la mattina del 25 si era svegliata e aveva deciso di preparare i bagagli per rivedere Claire di nuovo e non vedeva l'ora: voleva lasciarsi quella casa alle spalle e con lei tutti i suoi brutti ricordi.

Certo, di belli c'erano ancora, ma non abbastanza da convincerla a restare.
Quindi tanto valeva prepararsi e andare via.
Mentre piegava la sua roba da mettere in valigia sentì qualcuno bussare alla sua porta e alzò lo sguardo ritrovandosi Luther sulla soglia «Ciao»
«Ehi» rispose lei tornando a mettere le cose in valigia: Luther le era mancato più di tutti, ma non aveva il coraggio di ammetterlo nemmeno a se stessa. La loro era comunque una relazione complicata.
«Sai, è divertente: ho fatto le stesse cose per gli ultimi quattro anni e ora che sono di nuovo quaggiù non so bene che cosa fare di me stesso» disse Luther.
«So cosa intendi» disse Allison sorridendo a sua volta piegando i vestiti; notando ciò, Luther capì al volo «Sarai impaziente di vedere Claire, eh?»

«Non credevo che qualcuno mi potesse mancare così tanto» confessò la donna sorridendo allegramente al solo pensiero di rivedere la figlia «Ma ci sono delle cose che devo fare prima di vederla» smise di piegare i vestiti e guardò Luther sorridendo «Sai, un giorno vorrei...che tu la conoscessi» ammise.
Luther la guardò sorpreso e confuso «Io?» «Sì tu» rispose Allison come se fosse ovvio «Perché no?»
«Be', sa almeno che esisto?» chiese Luther ed Allison lo guardò confusa «Di cosa parli, certo che sa che esisti» rispose «Lo so, lo so, è solo che quando sei andata via sembrava che volessi dimenticarti dell'esistenza di questo posto» spiegò lui.
«Di questo posto sì...non di te» Luther la guardò e poi fece un lieve sorriso.

«Quando Claire era piccola spesso le leggevo dei libri sulla Luna...le dicevo che suo zio viveva lì sopra...che ci stava proteggendo dai pericoli» Allison si mise a ridere mentre Luther la guardava con gli occhi che gli luccicavano «Davvero?» chiese sorpreso «Sì, insomma, eri il suo supereroe personale» i due sorrisero «Dopo tutto questo tempo so che vorrebbe tanto conoscerti» disse Allison, ma vide lo sguardo di Luther cambiare improvvisamente «Il monocolo di papà ancora non si trova...non posso fare finta di niente» disse Luther per poi iniziare ad uscire dalla stanza ma Allison lo bloccò «Papà è morto perché il suo cuore ha ceduto Luther...non trasformare la sua morte in una missione»

Luther la guardò incredulo: «Credi stia facendo questo?» chiese; Allison gli diede una pacca sulla spalla «Penso ci sia una ragione se non te ne sei mai andato»
Poi uscì dalla stanza lasciandolo in uno stato di completa confusione.

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La mattina del 25, Vanya si era svegliata con mille pensieri in testa, dall'apocalisse fino all' ottenere il primo seggio per l'orchestra del primo aprile.
Sognava di essere lì, davanti a tutti, a suonare la melodia principale.
E sognava anche che si suoi fratelli venissero a vederla, ma ormai sapeva che non l'avrebbero mai fatto.

Number Eight: The Suite Of The Apocalypse[VOLUME UNO]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora