𝐕𝐈𝐈𝐈. 𝐆𝐢𝐮𝐬𝐭𝐢𝐳𝐢𝐚 𝐞 𝐯𝐞𝐧𝐝𝐞𝐭𝐭𝐚 [𝐂𝐢𝐧𝐪𝐮𝐞/𝐃𝐢𝐞𝐠𝐨/*]

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Cinque si risvegliò con il mal di testa.

D'altronde non era nemmeno così strano visto che si era scolato più di una bottiglia di Vodka il giorno prima quindi se doveva prendersela con qualcuno, quel qualcuno doveva essere se stesso.

Dopo aver mangiato i panini che Luther aveva portato dal bar della palestra, era arrivato il momento di dare delle spiegazioni.
Otto non sapeva ancora tutta quanta la storia e Luther, be', ne era completamente all'oscuro...esattamente come tutto il resto della famiglia ad eccezione di Vanya che pareva essersi dimenticata.
Luther, dopo aver offerto i panini a tutti si sedette e continuò a guardare Cinque aspettando delle risposte, aveva delle domande e lui e la sua ragazza stavano nascondendo molte cose, Cinque sapeva che alla fine glielo avrebbe dovuto dire in qualche modo.
E, da quanto aveva capito, Luther sapeva già qualcosa quindi era inutile continuare a mentire.

«Quando dovrebbe arrivare questa apocalisse» Chiese Uno alla fine
«Ecco non ti so dire l'ora esatta ma, da quello che so, ci restano quattro giorni» disse Cinque.
«Perché non avete detto niente prima?»
«Non sarebbe servito» rispose Lilith
Otto aveva la schiena appoggiata al muro e aveva lo sguardo puntato contro il pavimento: Cinque sapeva che lei era in grado di percepire le sue emozioni negative e in quel momento ne aveva la mente piena.
Il suo silenzio era d'oro, perché Cinque non mostrava mai le sue emozioni a nessuno ed era grato che Otto non dicesse nulla «E invece sì, avremmo potuto unire le forze e fermare questa cosa» replicò Luther quasi arrabbiato.

«Per la cronaca ci avete già provato» ribatté di nuovo «Spiegatevi» disse allora Luther mentre osservava Otto che smetteva di fissare la tazza di caffè: non sembrava in vena di parlare, e si vedeva ad occhio che non si sentiva bene nonostante avesse dormito molto.
Cinque iniziò a chiedersi cosa avesse: avrebbe voluto parlare con lei, ma qualcosa glielo impediva, e gli dava fastidio.
«Ho trovato tutti voi...i vostri corpi» disse guardando Otto.
«Moriremo?» chiese Luther.
«Atrocemente»

Finalmente Otto alzò lo sguardo e iniziò a guardare il fratello che a sua volta ricambiava il suo sguardo; per la prima volta dopo giorni gli sembrò di vederla davvero: la sua apatia spesso mescolata al nervosismo non infastidiva Otto, certo lei dopo aver smesso di crescere era cambiata, ma quando erano piccoli si era sempre incuriosita del suo comportamento e lui lo sapeva bene.

Otto era letteralmente il sole, l'angelo custode di ognuno di loro; se lei si spezzava allora si spezzavano tutti.
Peccato che Cinque non sapesse che lei si spezzava quando si spezzava lui.
La rivide, nell'apocalisse, il suo corpo senza vita in mezzo alle macerie...

«Eravate insieme, cercando di fermare qualsiasi cosa stesse distruggendo il mondo» disse Cinque distogliendo lo sguardo dalla mora «Tu come lo sai?» gli chiese il fratello e il moro tirò fuori dalla tasca l'occhio di vetro e porgendolo a Luther «Tenevi questo in mano quando ti ho trovato. Devi averglielo strappato dalla testa prima di morire» continuò.
«La testa di chi?» chiese ancora Luther.
«Te l'ho detto, io non lo so»
«C'è un numero di serie dietro possiamo rintracciarlo» inizio Luther, ma Lilith lo interruppe «Ci abbiamo già provato» disse «È solo un altro inutile pezzo di vetro» disse Cinque riprendendo l'occhio e mettendoselo in tasca.
Otto sussultò di colpo e Cinque la guardò sorpreso mentre lei si girava verso la porta «Otto?»

Diego entrò nella stanza sbattendo la porta di colpo e facendo sussultare tutti «Pezzi di merda, AVETE LA MINIMA IDEA DI QUELLO CHE AVETE FATTO!» disse incazzato e disperato.
Cercò di andare verso Lilith e Cinque per colpirli, ma fu fermato da Luther, che lo placò prima che li picchiasse.
« No, lasciami, toglimi le tue mani scimmiose di dosso» disse dimenandosi «Non fin quando ti darai una calmata» il fratello sospirò pesantemente «Okay».
Luther lo lasciò andare. Diego stava piangendo, anche se avrebbe voluto uccidere il fratello e la sua ragazza, glielo si leggeva negli occhi. Otto spalancò gli occhi e si mise una mano sulla bocca.

Number Eight: The Suite Of The Apocalypse[VOLUME UNO]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora