𝑰𝑿. 𝑰𝒍 𝑮𝒊𝒐𝒓𝒏𝒐 𝑪𝒉𝒆 𝑵𝒐𝒏 𝑪'𝑬̀ 𝑺𝒕𝒂𝒕𝒐 -𝑪𝒊𝒏𝒒𝒖𝒆/𝑶𝒕𝒕𝒐/*

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C'è un giorno alla Commissione che viene chiamato "Il Giorno Che Non C'È Stato".

Nessuno sa dell'esistenza di quest'ultimo, solo alcuni dipendenti della Commissione, ma non ci è dato sapere quali purtroppo...tranne due.

Il giorno non si è mai verificato ed il motivo è uno: in quel giorno sia Cinque che Lilith erano alla Commissione mentre i loro fratelli cercavano di credere al fatto che il mondo sarebbe finito.

Quando Cinque e Lilith riuscirono a scappare dalla Commissione il tempo tornò indietro di ventiquattr'ore.

Non è mai successo nulla in quel giorno e meno male: quello che si sarebbe potuto verificare era molto più terrificante di qualsiasi fine del mondo e la diretta interessata era proprio la nostra Numero Otto Hargreeves.

In quel giorno aveva trovato la causa dell'apocalisse, e aveva capito cosa bisognasse fare per impedirla.

Ma se Otto fosse riuscita a salvare il mondo...quali sarebbero state le conseguenze?

Chiunque sa cosa accadde quel giorno se lo chiede.

Perché probabilmente Otto avrebbe potuto salvare il mondo, ma qualcuno sarebbe morto lo stesso per egoismo.
Fu un commissionario, il cui nome è censurato nei rapporti, forse da lu stesso, che convinse Handler a prendere Cinque e Lilith e portarli alla Commissione: questo commissionario sapeva che sarebbero scappati e che avrebbero portato indietro il tempo impedendo così le conseguenze che ci sarebbero state se Otto avesse scoperto la causa della fine del mondo.

Era solo un piano: un piano per evitare qualcosa di assai più spaventoso dell'apocalisse.

Qualcosa che adesso potremmo svelare.

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Otto era nello studio del padre.

Stava gettando a terra i libri della libreria, cosa alquanto insolita da lei.
Non avrebbe mai gettato a terra un libro.
«Dove diavolo l'ha messo quello stronzo» disse tra sé e sé continuando a svuotare gli scaffali.

Ora, per quanto il comportamento di Otto potesse sembrare insolito, bisogna sapere che Reginald Hargreeves aveva un libro particolare che usava assieme a Otto quando lei era piccola.

Il libro in questione era un libro di magia, di incantesimi.

Veniva chiamato Daemonius Witchcraft, un libro che all'apparenza sembrava normale, ma rinchiudeva dentro di sé tanta magia oscura.
Fortunatamente, nessuno, Reginald incluso, era mai riuscito a scoprire come accedere alla parte oscura di quel libro.
A Otto serviva.

Ora che Cinque e Lilith erano alla Commissione avevano bisogno di muoversi più velocemente e, durante quella notte, a Otto era venuta un'illuminazione: usare un incantesimo del libro per scoprire quale sarebbe stata la causa della fine del mondo.

Il problema?

Probabilmente Reginald sapeva che primo o poi a Otto sarebbe venuto in mente di usare quel libro e, da persona intelligente, lo aveva nascosto in modo tale che nemmeno la ragazza fosse in grado di trovarlo.
Ecco spiegato perché Otto stesse lanciando i libri a terra con così tanta noncuranza.

Number Eight: The Suite Of The Apocalypse[VOLUME UNO]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora