Chapter 19

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Spesso avevo sentito dire che nella vita si sbagliava continuamente e sopratutto inconsapevolmente, ma avevo anche sentito dire che senza questi enormi sbagli la vita sarebbe stata vuota e fondamentalmente troppo perfetta. Harry era uno dei grandi sbagli della mia vita. Per quanto avessi provato a credere che fosse un ragazzo non esattamente da seguire, questo uomo dai capelli ricci continuava ad entrare nella mia vita insistentemente. Spesso pensavo a quello che mi avevano detto sul suo conto, ma subito dopo averlo disprezzato, ritornavano in mente le sue risate, i suoi ricci, il suo modo di parlare e le sue incredibili parole. Sapevo che nascondeva qualcosa, era piuttosto evidente, ma pensai spesso che magari era solo una convinzione, una cosa da nulla, cosí ogni volta che il ragazzo dagli occhi color smeraldo si presentava dinanzi a me, lasciavo scivolare i brutti pensieri e vagavo in posti inesplorati.

La luce del sole colpí il mio viso troppo presto, facendomi risvegliare dal sonno inquieto che avevo vissuto la sera prima. Aprii gli occhi pesantemente, guardandomi attorno. Il mio letto, le mie cose, la mia finestra, la mia camera. Tutto era esattamente uguale, o meglio, non tutto. Mia madre non era piú in casa e la mia vita sembrava aver preso una svolta negativa, ma decisi comunque di alzarmi e raggiungere Aria a scuola. Mi trascinai verso il bagno con estrema lentezza, assicurandomi di non avere nessuno scontro con mia sorella. Sciacquai il mio viso calma, lavando poco dopo i denti e ritornando alla mia precedente postazione. Indossai dei jeans ed una maglia azzurra. Infilai la felpa nera e dopo aver messo le scarpe scesi al piano di sotto stranamente nervosa. Notai Edith scalza e ancora assonnata camminare goffamente per la cucina. Probabilmente non sarebbe andata a scuola quel giorno, un punto a mio favore. «Ci vediamo a pranzo.» borbottai, prendendo una mela dal cesto della frutta. «Non sarò qui, credo» affermò, gettandosi sul divanetto di pelle. «Bene. Neanch'io allora, a piú tardi» dissi, voltandomi irritata dal suo strano comportamento. Avevo deciso che quel giorno avrei dovuto parlare con Aria della sera passata, doveva sapere, cosí mentre camminavo per i marciapiedi poco affollati di Spring Hill pensai a delle stupide frasi per iniziare un discorso. Non ero sicura della sua reazione, ma prima o poi avrei dovuto parlarle. Mi accorsi che era da un pò di tempo che non le chiedevo come andasse la sua vita, nelle ultime settimane mi ero totalmente scordata cosa significasse avere degli amici. La sera in cui le avevo presentato Ellie e gli altri avevamo parlato poco meno di dieci minuti, e se lo avevamo fatto per piú tempo, non lo ricordavo.

Quando raggiunsi il cancello principale la Spring Hill University aveva lo stesso aspetto del primo giorno in cui avevo messo piede dentro e le persone continuavano a parlare con un tono di voce fastidioso. Cercai Aria con lo sguardo, trovandola poco dopo in mezzo ad un gruppo di persone poco conoscenti. Mi avvicinai titubante, picchiettandole una spalla. Si voltò irritata, ma notai come la sua espressione si addolcí quando notò la mia presenza. «Grace, dio!» mi accolse in un caloroso abbraccio, guadagnandosi qualche sguardo confuso delle persone attorno a lei. Notai Tyler, probbilmente l'unica persona che conoscessi in quel gruppo, ma immediatamente il mio sguardo finí su un ragazzo biondo cenere piuttosto conoscente rispetto agli altri.

Denny, era questo il suo nome! Era un amico di Ellie e Charlie. Salutai i due ragazzi con un cenno della mano, liberandomi dalla presa di Aria. Notai che nel gruppo si trovava anche una ragazza poco piú bassa di me, con dei lunghi capelli biondi e due occhi enormi. Aria mi presentò due di loro, ma non feci caso ai loro nomi, dato che la mia attenzione era concentrata su qualcun altro dietro essi. Harry camminava spedito verso il gruppo dei suoi amici, con i ricci che gli coronavano il viso in modo straordinariamente elegante. Sorrise a qualcuno e poi prese per un fianco una ragazza. Era lei. Era la puttana bionda che lo seguiva ovunque. Notai come qualcosa dentro il mio stomaco si capovolse e come i miei pugni si strinsero leggermente. A me non importava, dovevo smetterla. Mi voltai nuovamente verso la ragazza al mio fianco, che adesso spostava lo sguardo tra me e il mio obbiettivo. «Tu devi spiegarmi qualcosa» sussurrò al mio orecchio, sorridendo sfacciatamente. Annuii distratta, concentrandomi su Denny.

Secret || Harry StylesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora