Chapter 22

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Non potevamo stare insieme, non riuscivamo a stare lontani.

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Due settimane. Era da due settimane che Harry non mi rivolgeva la parola. Dopo quella sera non mi aveva più parlato, era nuovamente cambiato. Inutile dire che per gli ultimi quattordici giorni non avevo fatto altro che pensare ai suoi sbalzi d'umore e a quello che avrei dovuto fare. Mi avrebbe mai parlato di nuovo?

«Grace, sono pronta!» esclamò Edith risvegliandomi dai miei pensieri. La raggiunsi fuori dalla porta con lo zaino in spalla. «Si prevede una buona giornata.» sorrise maliziosa, guardandomi mentre con passo svelto attraversava il cortile. «Perchè?» la seguii fuori dal cancelletto, accostandomi al suo fianco mentre camminavamo verso la fermata dell'autobus. «Stasera tieniti libera, ho organizzato un'uscita a quattro!»

«Cosa?» sbottai, fermandomi improvvisamente. Rise di gusto, trascinandomi per un braccio. «Sta tranquilla, è solo Charlie.»

«Ma..» «Shh!» sbuffai irritata. Avevo dimenticato che nonostante nelle ultime due settimane Harry non si fosse fatto vivo, avevamo passato parecchio tempo con Ellie, Charlie e gli altri ragazzi. Dopo la partenza di Francis in Australia Ellie aveva deciso di fare una "riconciliazione". Al gruppo si erano aggiunti anche Edith e Stephan, così adesso oltre adessere nuovamente uniti mia sorella aveva avuto la brillante idea di invitare Charlie ad un appuntamento "da parte mia". Non che Charlie non mi piacesse, era davvero un ragazzo adorabile, uno di quelli per cui le ragazze stravedono, ma non riuscivo a vederlo in quel modo, essendo totalmente infatuata da Harry. Sapevo che Edith stava cercando di allontanarlo dalla mia vita più di quanto non fosse giá accaduto, ma stava fallendo miseramente nei suoi piani. Nonostante ció, cercai di vederla da un punto di vista migliore, volendo dare un'opportunitá sia a Charlie che a mia sorella. Se la mia era soltanto infatuazione, allora sarebbe andata via presto.

Passai le ore successive in compagnia di Aria. Per le sette ore di lezione -inclusa la mensa- non aveva fatto altro che parlare di quanto fosse stato stronzo Luke, il suo apparentemente, ex fidanzato. A dirla tutta avevo creduto che quella coppia sarebbe durata, ma a quanto pare mi sbagliavo. La confortai come meglio potevo, trovandola del tutto triste e ferita. Quando fu l'ora di ritornare a casa, le chiesi se volesse fare la strada del ritorno con me ed Edith. Fortunatamente accettò senza problemi, incamminandosi insieme a noi.

«Non ci credo, lo hai fatto senza il suo permesso!» mia sorella stava intrattenendo Aria con le sue storie mattutine, raccontandole di come avesse organizzato un'uscita a quattro senza chiederlo alla sottoscritta. Ridacchiai notando le loro espressioni divertite, dopotutto arrabbiarmi non sarebbe servito a nulla.

«Penso che le piaccia» commentó Edith, riferendosi a Charlie. Aria mi lanciò un'occhiata d'intesa, capendo al volo che mia sorella non sapesse di Harry. O almeno, non sapeva tutto il resto. Velocemente arrivammo a casa di Aria, salutandola. La camminata verso casa fu piuttosto silenziosa, così silenziosa che mi ritrovai a pensare a nostra madre. Continuava a farsi sentire ogni sera e qualche volta anche la mattina, ricordandoci quanto le mancassimo. Non le credevo per la maggior parte delle volte, non avendo una buona impressione su quello che aveva fatto. Sentivamo la sua mancanza, o almeno, io la sentivo. Sapevo che anche ad Edith mancava, solo che non lo dava a vedere. Spesso pensando a lei, mi ritrovavo a pensare a nostro padre. Lui pensava a noi?

Non seppi trovare una risposta alla mia domanda, così lasciai disperdere i miei pensieri, concentrandomi su qualcosa di più importante in quel momento. Charlie.

HARRY'S POV.

Due settimane. Due settimane che lui mi aveva detto di starle lontano. Quello che stava accadendo era maledettamente ingiusto. Grace avrá sicuramente pensato che lo stavo facendo per puro divertimento, ma lei non sapeva ciò che in realtá le nascondevo. Quella mattina avevo visto lei e i suoi amici uscire dal portone principale. Non rideva insieme agli altri, stava solo ad ascoltare e qualche volta sorrideva forzata. Aveva cercato di contattarmi, aveva anche cercato di parlarmi, ma ero stato costretto a rifiutare e negare. Ero stato costretto a fare il duro con lei, e adesso neanche provava più a guardarmi. E se lo faceva, cercava di non farsi notare.

Secret || Harry StylesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora