A Diabolical Love {Kim Namjoon}

Capitolo.17

Dopo essermi cambiata ho passato tutta la sera ad aspettare che Namjoon tornasse, non sono riuscita a dormire sapendo che era nel bel mezzo di una sparatoria. Al sorgere del sole ho guardato dentro la sua stanza ma lui non c'è. Ho provato a fare colazione, ma non riesco a mangiare, ho mandato un sms e Kyley oggi non credo che andrò da Matt finché non vedrò Namjoon. Dom non so dove sia, le domestiche continuano con il loro lavoro, io non so cosa fare e mi sembra di impazzire, quando all'improvviso la porta di apre, rimango col fiato sospeso. La t-shirt bianca di Namjoon è sporca di sangue, le sue mani sono sporche di sangue, la sua faccia è schizzata di sangue, prima che me ne accorga corro verso di lui e gli getto le braccia al collo, ma lui non ricambia con molto entusiasmo, mi stacco da lui e gli afferro il viso.

《Sei ferito? 》 chiedo preoccupata.

Non risponde.

《Sei ferito? Namjoon questo sangue è tuo?》 Chiedo guardandolo da per tutto.

《Non è il mio sangue. 》 dice furioso.

《Bene.. i tuoi stanno bene?》 Chiedo preoccupata.

《I miei si. 》 dice furioso. 《Gli altri non tanto bene.》

《Peggio per loro. Ero preoccupata per te! 》 dico portandomi una mano tra i capelli. 

《Vado a farmi una doccia. Sta sera andiamo al Nightmare. 》 dice furioso.

《Perché? 》 chiedo.

《Primo non sei nella posizione di chiedere il perché. Secondo è un ordine, non un invito o una domanda, si fa come dico io. Terzo non credere.. che tra noi sia cambiato qualcosa ieri sera, non significavi niente prima e non significhi niente adesso. Io sono Mr. Kim e tu sei la mia puttana chiaro?》 Dice furioso.

Quelle parole mi colpiscono allo stomaco, incapace di dire altro annuisco. Ha perfettamente ragione, l'attrazione fisica non deve annebbiare la verità e la ragione, senza fargli capire che quelle parole mi hanno ferito annuisco senza battere ciglio.

《Sta sera faremo vedere a tutti che ci vuole molto di più per cercarmi di uccidermi e faremo vedere a tutti quanti quanto la mia puttana è splendida e tornati avrò quello che voglio. Sono stufo di aspettare Kendra. 》 dice furioso.

《Se qualcuno non ti avesse minacciato avresti avuto quello che vuoi ieri sera. Ma il grande e potentw Mr. Kim non poteva mancare e quindi hai perso la tua occassione. Sarai anche il mio padrone, io sarò anche la tua puttana ma le gambe... le apro quando dico io e non quando me lo ordine in quel modo minaccioso. 》 dico furiosa, lo supero e mi volto verso di lui. 《Chiedimelo con gentilezza e non quando sei furioso.. non sono il tuo sacco da box. 》

Detto questo me ne vado, anche se salgo le scale con paura che lui possa reagire, vado verso la mia camera da letto, sento i suoi passi dietro di me, mi volto appena in tempo che lui mi blocca contro la parete. Rimango basita, mi afferra per il collo e stringe.

《Chi ti credi di essere per parlami in questo modo?》 Chiede furioso.

《La tua puttana.》 Dico stringendo la mano intorno al suo collo.

Mi bacia con aggressività, in modo rude, io ricambio il bacio perché.. lo volevo troppo, mi ritrovo in braccio su di lui, continuo a baciarlo, le nostre lingue si intrecciano e le sue mani mi afferrano per il sedere e stringe. Si stacca da me.

《Hai coraggio,  devo concedertelo. 》 dice serio.

《Ci vuole di più per spaventarmi. 》 dico minacciosa.

《Vai a dormire. Ti farò chiamare prima di pranzo. 》dice serio.

Torno con i piedi per terra e lo guardo, rimango in silenzio. Poggia le mani sulla mia canottiera e la strampa, rimango con il seno nudo, le sue mani afferrano i miei seni con delicatezza, poggia le labbra sul mio capezzolo, gemo incredula.