Capitolo. 35

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Dicono che il primo cambiamento per una donna dopo una tremenda rottura siano i capelli, infatti ho iniziato dai miei capelli il processo della mia guarigione.  I miei capelli adesso sono luminosi, un taglio scalato ed ho aggiunto un pò di colore, adesso i miei capelli sono corvini che sfumano in un bellissimo viola, li ho fatti il giorno dopo essere stata da Namjoon. Il secondo giorno invece ho fatto quello che ho sempre voluto, ho fatto diversi piercing alle orecchie e un al naso, Matt mi ha stretto la mano mentre mi facevo bucare un pò di pelle, prossimamente farò un tatuaggio, sto lavorando personalmente al disegno. Sono tornata a lavorare al Bar da Gerry, faccio tutti i turni possibili, per tenermi occupata e per tenere la mente occupata. Oggi è il settimo giorno dall'ultima volta che ho visto Namjoon, fa ancora male, fa tanto male ma continuo.. ad andare avanti con la mia vita.

Sono le dieci di sera, il locale è pieno di motociclisti, continuo a andare avanti e indietro dalla cucina con le mani pieni di ordini, sono stanca, mi fanno male i piedi, ma devo resistere questo turno mi sta fruttando così tante mance, prendo un bel respiro e mi stampo un sorriso mentre vado in giro fra i tavoli, Matt rientrerà a lavorare la prossima settimana appena il dottore gli toglierà il tutore dalla gamba, la nostra vita tornerà come prima, dimenticheremo quello ch'è successo e andremo avanti.

Sono le tre del mattino, ho appena finito di pulire tutti i tavoli e anche il pavimento, Gerry fa la sua apparizione, porta le mani ai fianchi e scuote la testa, con i suoi baffi bianchi non riesco a prenderlo sul serio.

《Kendra vattene a casa. Ora. 》 dice serio.

Sorrido e mollo lo straccio, avanzo verso il bancone prendo il mio zaino e la giacca di pelle, saluto Gerry con un sorriso ed esco dal bar, prendo una boccata di aria fresca e vado in direzione di casa, cammino tranquillamente, Londra è davvero poetica di notte, quando tutto tace, quando il mondo intero dorme, in momenti come questo, a quest'ora sento una fitta al cuore al pensiero di lui, mi manca continuamente. Scuoto la testa, prendo un bel respiro e mi affretto a tornare a casa, dei fari di un'auto illuminano la strada, salgo sul marciapiede tranquillamente, la macchina si ferma all'improvviso, mi volto e vedo un uomo incappucciato che mi afferra, cerco di urlare ma qualcosa mi tappa la bocca, il naso e in un attimo cado nel buio.

Mi risveglio con un dolore alla testa, con un odore insopportabile che mi riempie il naso, mi guardo intorno e vedo una stanza fatta di mattoni rossi, un lampadina accessa che pende dal soffitto, il pavimento grezzo e pieno di polvere, mi volto e vedo una finestra, il panico mi assale, inizio a respirare con fatica, indietreggio finché le mie spalle non toccano il muro dietro di me, mi guardo intorno e cerco qualcosa per difendermi, all'improvviso la porta nera davanti a me si apre, entrano due uomini. Il primo a desteo ha i capelli bianchi e ancora qualche capello nero, indossa un completo nero, mentre l'uomo a sinistra è molto più giovane, biondo, occhi azzurri, una brutta cicatrice gli attraversa la guancia sinistra, vestito di nero.

《Chi siete? Che cosa volete da me?》 Urlo spaventata.

Ma loro non rispondono, il più anziano gli fa un cenno, il biondo avanza verso di me pronto per prendermi, scatto in piedi, lui si avvicina ma gli faccio una finta, lo schivo e col gomito gli colpisco l'orecchio, perde l'equilibrio, corro verso la porta ed esco, corro verso destra come una pazza, corro più veloce che posso. Due uomini spuntano all'improvviso, noto le loro gambe divaricate, corro più veloce che posso, cado inginocchio scivolando tra le loro gambe, fuggo a quei due bestioni e torno a correre, ma ad aspettarmi ci sono cinque uomini, mi fermo e alzo le mani in segni di arresa. Due di loro mi afferrano le braccia, mi dimeno e urlo con tutto il fiato che ho in gola mentre mi portano via.

[Namjoon]

Sono le sei del mattino quando sento qualcuno bussare con foga alla porta della villa, non ricordo neanche quando è stata l'ultima volta che ho dormito, furioso con questo intruso mi alzo dal letto, scendo di sotto furioso e spalanco la porta. Rimango sbalordito di vedere Matthew Bailey alla mia porta, i capelli corvini sono scompigliati, ha due occhiaie terribili, i vestiti tutti stroppiciati, la rabbia in volto. Lui entra in casa spingendomi, si guarda intorno.

A Diabolical Love {Kim Namjoon}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora