Dal primo momento //Mattia Zenzola

Capitolo trentuno

Daytime

«Buongiorno». Chiara arrivò in cucina per fare colazione, salutando Rea, Nicol, Alex e Luigi, che la stavano già facendo. Chiara prese il succo dal frigo e i Pan di Stelle, i suoi biscotti preferiti, che però, per pura casualità, finivano molto velocemente.
Si sedette su una sedia davanti al bancone, chiacchierando con Rea. Arrivò anche Carola, che si sedette accanto alla bionda bevendo del tè. Dopo qualche minuto si sentirono echeggiare delle voci maschili. «Uagliù, sei serio?». Era Guido. «Sì fra, te lo giuro» rispose Mattia. «E quindi mo' tu la devi salutare come si deve, daje» disse il primo con il suo accento napoletano. Chiara capì che si stavano riferendo a lei, e arrossì. «Ti è andato di traverso qualcosa?» chiese Rea, che non era a conoscenza dei fatti della sera prima. «No, no, tranquilla». Chiara guardò verso Carola, che le rivolse un sorriso e poi fece un occhiolino. Neanche due secondi dopo sentì una mano che si posava sulla sua spalla, e il fiato caldo di qualcuno sul suo collo. Capì dal profumo che fosse Mattia. «Buongiorno» le sussurrò all'orecchio, schioccandole un bacio sulla mascella. «Giorno» disse Chiara, mostrandogli un sorriso timido. Non pensava che lo avrebbe fatto davvero. Ancora non le sembrava reale.

Non appena Mattia si allontanò, Rea si rivolse a Chiara. «Devi dirmi qualcosa per caso?» le chiese. «Si, cioè no, anzi, te lo dico dopo, adesso ho lezione» disse liquidandola. Andò a posare il bicchiere nel lavandino, dove accanto c'era Mattia. «Ci vediamo dopo?» gli domandò. «Si, ti aspetto quando finisci la lezione». «Va bene» gli mormorò, prima di lasciargli un bacio vicino alle labbra.

Quando Chiara andò in sala relax a fine lezione, trovò Mattia. Non perse tempo e andò ad abbracciarlo. «Com'è andata?» le chiese, prendendole il viso tra le mani. «Bene. Mi hanno dato la nuova coreografia» rispose, guardandogli a tratti gli occhi e a tratti le labbra. «Me lo dai un bacino?» sussurrò lei, avvicinandosi. «Subito» disse Mattia, avventandosi sulla bocca di Chiara. Si dovette alzare poco sulle punte, perché lui era leggermente più alto di lei. Le tremarono le ginocchia quando lui si staccò per un secondo, sospirando, per poi ritornare sulle sue labbra. Era bello. Bellissimo. Forse troppo.

«Mattia, le telecamere» mugolò Chiara staccandosi. «Ci fanno un cazziatone sennò». Mattia sbuffò controvoglia, poi le prese la mano. «Andiamo». «Continuiamo di là» le sussurrò all'orecchio. Chiara strabuzzò gli occhi, e lo seguì.

***

Quel pomeriggio Maria avvisò i ballerini di una nuova gara di ballo. Disse che ognuno doveva prendere le proprie cose e andare in sala relax. Tutti i ragazzi erano già arrivati, e mancavano solo le ragazze che si stavano ancora preparando.

«Eccoci, aspettiamo solo Carola, Chiara e Serena» disse Maria. «Le tre Marie» esclamò Dario, e tutti risero. «Sono molto lente vedo». «Chiara è la più lenta di tutte» disse Mattia. «Adesso sicuro si starà facendo i capelli» continuò. «Fratè come fai a sapere tutte ste cose?» chiese Guido, mentre si riscaldava. «Eh, capirai». «Anche Carola è lenta» ritornò a parlare Maria. «Aspettate, mi sa che stanno arrivando». «Chiara si sta caricando la borsa sulle spalle e sta venendo con Serena, Carola invece non si sa» rise la conduttrice. Chiara e Serena entrarono dalla porta, posarono i borsoni per terra e chiesero: «Stiamo parlando di Carola, giusto?». Tutti annuirono. Quando arrivò anche lei, Maria disse su cos'era la gara. «Si chiama: fai vivere un oggetto. È stato stilato un elenco di sei oggetti, e ognuno è abbinato ad un brano che troverete nel vostro mp3. Avete cinque minuti per scegliere il brano, e quando verrete chiamati in studio dovrete improvvisare con quella canzone e con l'oggetto» spiegò Maria.

Il primo ad andare in studio fu Mattia, poi Dario, e dopo toccò a Chiara.

«Ciao» salutò Francesca Bernabini, che era il giudice. «Ciao, cos'hai scelto?» chiese. «Come oggetto ho scelto lo specchio, e la canzone è "Good as hell" di Lizzo». «E come mai hai scelto questa?» «L'ho scelta innanzitutto perché la ascoltavo in un periodo molto felice della mia vita, quindi mi ricorda tante cose belle». Chiara sospirò, cercando di trovare le parole giuste per descrivere quello che voleva dire. «E anche perché nel testo Lizzo parla di avere una sorta di inno all'amore verso di sé, e dà consigli su come superare una situazione scomoda e lasciare indietro chi non si desidera. Vuole ricordare che prendersi del tempo per sé stessi non equivale a essere egoisti, ma invece è ciò che ognuno dovrebbe fare per sentirsi bene». «Belle parole, davvero» disse Francesca Bernabini. «E dello specchio, cosa mi dici?». «Penso che ogni giorno ci guardiamo troppo allo specchio, e ci creiamo delle paranoie su noi stessi che per le altre persone neanche esistono. Secondo me non ci conosciamo davvero, perché allo specchio vediamo soltanto il nostro riflesso frontale. Dovremmo guardarci sotto ogni nostra sfumatura, per capire davvero quanto valiamo» disse Chiara. Per lei ciò che pensava la gente era sempre stato un problema, quindi sentiva molto stretto a sé il testo della canzone. «Sei brava a parlare, te l'hanno mai detto?» si complimentò la Bernabini. Lei annuì, imbarazzata. «Ok, allora quando sei pronta parte la base».

Quando Chiara finì di ballare si mise al centro per sentire quello che aveva da dire il giudice. «Sei stata molto brava. Hai saputo usare l'oggetto, cioè lo specchio, e hai seguito anche le parole del testo». «Grazie» disse Chiara. «Arrivederci» la salutò, e poi uscì.

Quando anche gli altri si esibirono, poterono tornare in casetta per vedere la classifica.

1. Christian
2. Chiara
3. Mattia
4. Dario
5. Carola
6. Serena
7. Guido

*spazio autrice*
Raga scusate ancora per quello che è successo pomeriggio, ma a volte il mio telefono è drogato.
Comunque, secondo me l'eliminazione di Carola ieri sera è stata tanto ma davvero tanto ingiusta, non sarebbe dovuta nemmeno finire al ballottaggio. Ditemi voi cosa ne pensate. Io sono senza parole.
Buona Pasqua💓💓