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Il mio turno fu molto più lento e noioso del solito ,con Donna e JB che mi continuavano a ronzare intorno per sapere cosa ci eravamo detti io e Lucy ,come se ,con tutti i problemi che avevo ,quello fosse qualcosa di rilevante .

Tornai a casa il più in fretta possibile ,cercando di evitare qualsiasi persona o problema io incontrassi per strada .Chiusa la porta alle mie spalle e levata giacca e maglietta,iniziai a guardare per la casa in cerca di qualche passatempo,finché non vidi il telefono che precedentemente avevo riposto sopra la scrivania.Con cautela lo afferrai e dopo un po' di tentativi riuscì ad accenderlo .
All'interno non vi erano ne foto ne messaggi ma solo una lunga cronologia di chiamate ,effettuate tutte allo stesso numero ,salvato come : Layla.
Presi un po' di coraggio e schiacciai uno dei bottoncini ,facendo partire una chiamata con chiunque sia questa persona.
squilla....
squilla....
squilla....
squilla....
Bip.
Ha buttato giù .
Ancora confuso ,misi giù il telefono e -
squilla....
squilla....
squilla .
con una velocità assurda ripresi il telefono e schiacciai il pulsante per accettare la chiamata .

"P-pronto?"

Layla"o mio dio st.....ai bene .......ti chiamo da mesi perc-.......dove sei?......" il segnale di quell'aggegio era pessimo ,si sentiva una lettera si e tre parole no .

"Scusa ho appena trovato questo in casa mia ......e cercavo di scoprire di chi fosse " azzardai a chiederglielo

Layla" Ma che ti pren-.....de......che succede......ci ...sei "

"Che vuol dire ....chi pensi che io sia ?" domandai ancora non avendo ricevuto una risposta

Layla" chi-......ma che stai-......Marc!"

"Come mi hai chiamato?- le chiesi riconoscendo quel nome .....lo stesso pronunciato da quella voce nei miei sogni- Perché mi hai chiamato Marc-." la linea era caduta.Provai nuovamente a chiamarla ma non rispondeva

?"Steven " mi girai di scatto verso la provenienza della voce ,ma non vi trovai nessuno 

?"Steven" di nuovo

"C'è qualcuno ?"domandai impaurito

?"Steven .....devi smetterla "continuò

"Chi ha parlato ?" richiesi nel mentre ispezionavo il mio appartamento centimetro per centimetro

?"Ti metterai nei guai "mi avverti il possessore di quella voce roca e spaventosa

"Nono mi staranno facendo uno scherzo "cerci di convincere me stesso,anche se era evidente che non ci fosse nessuno a parte me.
In punta di piedi iniziai ad avvicinarmi all'unico posto in cui non avevo ancora controllato,il bagno; impugnato il telefono a mo di mazza,aprí di scatto la porta scorrevole ,rivelando il mio piccolo ma confortevole bagno .
Il mio sguardo saettava da uno spazio all'altro senza tregua ,non rilevando nessuna presenza estranea ,fino a fermarsi sul mio riflesso nello specchio .
Quest'ultimo con il buio della sera e quella scarsa lampadina che avevo acceso nell'altra stanza,sembrava muoversi e seguirmi con lo sguardo,come fa la Gioconda di Da Vinci.Se quest'ultimo effeto nell'opera di Leonardo era dato da un gioco di chiaro scuro perfetto ,qui era dato dalla poca illuminazione e dal mio pessimo stato mentale .

Accesi la luce ,e il mio riflesso era appunto normalissimo e non si muoveva più del dovuto .

Inizia a incamminarmi verso il mio letto ,ma le luci di tutta la casa iniziarono ad accendersi e spegnersi a oltranza

"Steven -mi chiamó di nuovo la voce -devi smetterla di guardare " mi girai verso la voce e vidi che  il mio riflesso nello specchio si stava avvicinando ; girai i tacchi e impaurito come non mai inizia ad allontanarmi .
La casa inizio a traballare come se ci fosse un terremoto ,e con le luci che andavano a scatti ,e il mio riflesso che mi seguiva ,mi sembrava sempre di più di stare in un qualche ben organizzato il film horror di John Carpenter.

Spazio autrice

Questo capitolo è 300 parole in meno degli altri ,ma mi piaceva come finiva quindi :,-).
In compenso pubblicherò un'altro capitolo in men che non si dica .

kiss kiss «D»

𝐌𝐨𝐨𝐧 𝐊𝐧𝐢𝐠𝐡𝐭 ꧁𝑫𝒂𝒓𝒌𝒏𝒆𝒔𝒔 𝒄𝒂𝒏 𝒍𝒐𝒗𝒆 ꧂Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora