La Voce della Calma

Vampiri, minacce e esagerazione

Non ho ben chiaro come dal bancone sono finita in una delle salette private e soprattutto non ho capito come io sia finita a limonare Ares mentre sono a cavalcioni su di lui. Forse è l'effetto dell'alcol. Beh di fatto ho perso il conto di quanti drink mi ha fatto Mike. Mi stacco leggermente da lui solo per riprendere fiato e guardarlo in faccia. Lui sorride mentre mi accarezza la schiena. -L'alcol ti fa male. Non hai neanche provato a combattere-. Dice spostando la sua mano sul mio viso, mi sposta una ciocca di capelli dietro l'orecchio e sorride di nuovo. -Che... hai... da surrideri...?-. Biascico e lui ride di me. -Sei una fottuta Dea-. Dice ritornando a baciarmi ma questa volta con più foga. Di colpo si ferma e guardandolo per bene sta comunicando con qualcuno. -Qual... qualcosa non va?-. Chiedo mentre involontariamente gli massaggio le spalle. Un paio di minuti e i gemelli entrano seguiti da Lucy e Hannah, vedendomi vengono a darmi la mia giacchetta e la mia borsa. Si siedono poi di fianco i gemelli che non perdono tempo a avvolgerli la vita con il braccio. Li guardo di traverso mentre i due si bevono un sorso del loro drink. -Dev non ti ancora ha spiegato niente?-. Chiede e io nego con la testa. -Sta parlando con qualcuno da circa cinque minuti e non ha risposto alla mia domanda-. Dico ancora confusa. -Dei vampiri vogliono parlare con noi di qualcosa e vogliono farlo di persona-. Mi spiega Josh mentre arrivano anche Izzi, Giuly, Max e Kate. -E noi cosa serviamo?-. Chiede Kate mentre anche loro si accomodano. -Servite a non farci staccare la testa a quegli idioti-. Mi spaventa Ares che ora mi sta massaggiando le cosce e mi guarda dritto negli occhi. Io annuisco soltanto e cerco spostarmi da quella posizione leggermente imbarazzante. Alla fine Ares mi ha messa seduta su di lui con le gambe unite e la mia schiena che si appoggia al bracciolo. Subito mette l'altra mano sulle mie gambe e forse per via dell'alcol comincio a giocare con i suoi anelli. -Hai tanti bei anelli-. Dico sottovoce ma mi hanno sentito praticamente tutti. Lui di risposta mi massaggia la schiena.

Qualche minuto e qualcuno bussa la porta, entrano tre vampiri che si siedono nei posti liberi e stranamente io non li riconosco. -Buonasera Black. Vedo che mentre ci stavate aspettando avete trovato buona compagnia-. Dice ridendo uno di loro. Max fa una smorfia mentre stinge a se Kate. -Di cosa volevate parlare. Con la vostra richiesta ci avete rovinato la serata-. Dice James facendomi ridacchiare sottovoce. Ares, che prima era rilassato, ora è leggermente teso e stringe la mia coscia. -Suvvia. Volevamo solo sapere perché quei due sono venuti nel vostro territorio-. Dice l'altro mentre Jas e Kyle entrano si siedono vicino ai gemelli. -Ma... una manciata di cazzi vostri no eh?-. Chiede Kyle sbuffando. -Essendo che non ci siete voi a "fare casino" noi non riusciamo a organizzare gli incontri-. Si lamenta l'ultimo mentre finisce il Brandy che ha nel bicchiere. Sono dei Padroni? O forse sono solo degli Organizzatori. -Ed è colpa nostra se non riuscite ad organizzare i vostri stupidi incontri?-. Chiede Jas confuso. -Non definirli stupidi, per favore-. Gli chiedo con un po' di amarezza e tristezza. Lui mi guarda e si ricorda che io ero una Combattente. -Beh si perché ora vostro padre ci sta col fiato sul collo e noi non riusciamo a trovare un posto dove stare-. Dice alzandosi. D'istinto Ares rilascia il suo potere per far sedere il vampiro che ubbidisce al suo silenzioso ordine. Gli accarezzo la mano per rilassarlo perché se continua così l'aria della saletta diventerebbe pesante e irrespirabile. Uno dei vampiri mi punta e dopo di lui anche gli altri due lo seguono. -Provate a fare un passo falso e non tornerete dagl'altri-. Dice Max capendo le loro intenzioni. -E comunque non è un problema nostro, quindi non possiamo fare niente-. Dice Ares mentre mi accarezza la schiena. Credo pensi che si agitata. Uno di loro ringhia e per risposta io ringhio guardandoli dritto negli occhi. Loro si alzano se escono dicendo: -Non è finita qui-.