''Dedicata a chi convive con una mente distruttiva, a chi pensa che nessuno capisca. A quelle persone che hanno l'argento nell'anima e il petrolio nel cuore. A chi é soffocato, a chi cerca di nuotare in una melma nera.''
Amo la vita. Ho sempre guardato le ore del giorno scorrere e non ho mai rinunciato ad un'occasione per essere felice. A casa mia le regole sono sempre state rigide, i miei genitori poco presenti, ma una strana aria di dolce infanzia mi aleggiava attorno. Non so proprio come spiegarlo. Avevano un'idea tutta loro dell'amore i miei, in cui -sfortunatamente- i soldi rientravano sempre.
Avrei voluto che tu li conoscessi, in un modo o nell'altro ti avrebbero odiato a morte; ne sono certa. Ma anche tu non saresti stata da meno, alla prima occasione avresti preso la tua borsa e te ne saresti andata, molto probabilmente dopo aver rovesciato un paio di sedie ed aver pagato personalmente il conto al ristorante, per il semplice gusto di indispettirli.
Ora che ti guardo dormire mi chiedo se hai dei genitori. Pensavo tu fossi un gatto randagio, un angelo venuto dagli inferi.
È solo disgusto sangue versato in scintillanti calici d'argento.
Brinda a un nuovo giorno, piccolo angelo, incidi sul legno il ritratto dei tuoi peccati.
Riconosci il volto?
Si può dire che è solo questione di sapere che il cemento è freddo e grigio, ma è utile per costruire tutto ciò che ci sta attorno.
Dove finisce quel cemento, dove iniziamo noi?
Stringi tra le dita gli steli di spietate rose rosse, ignorando le spine che ti trafiggono le dita.
Hai macchiato quel cemento con il tuo sangue.
Grigio, rosso...bianco come la tua pelle.
Non vuoi volare via?
Piccolo angelo.
Contieni il diavolo all'interno di te, non riesci a rinunciare al tuo egocentrismo.
Inutile e stupida creatura.
Indossa quel sorriso amichevole e
torna a camminare per le vie di un mondo estraneo. Alcuni credono che il cuore di un angelo sia fatto d'oro: cazzate. Il cuore di un angelo è fatto di disgustoso sangue umano , versato nelle loro vene insieme alla benevolenza di qualcuno troppo lontano da qui per sentire quello che dico.Gli angeli sono perfetti, ma Dio ha fatto un errore, oh che errore, ha dato a me la capacità di ucciderli, di torcergli le ali. Non é altro che un flusso di sogni, che si incastra perfettamente con gli angoli rigidi dei margini del mio (tuo) essere.
Forse, Io ho solo perso la testa, e tu hai smarrito il filo del discorso. Perché brucia il tuo sguardo, come essere calati lentamente in una vasca di fiamme.
Mi lasciano segni indelebili, quegli sguardi.
Ho la pelle ricoperta di bruciature e ustioni.
E riesci a sentire il rumore sordo che emette il mio cuore?Respiro ancora,
O mi hai negato pure quello?
Ti amo cosí tanto da odiarti
Ti odio cosí tanto da amarti
Ma ora devo solo ingoiare un altro cucchiaio di sale, e nascondermi sotto le coperte, abbracciata da quel tuo egocentrico e ammaliante buio,
cercando di far disperdere nella memoria le tue soffocanti parole.
Assembli i tuoi ricordi come fossero pezzi di una fotografia sfocata, gratti, sporchi quella pelle che strapperesti a morsi. Vorrei avere il privilegio di mettermi lì con te a percorrerli, i tuoi segreti e le tue avventure, per amare anche la te del passato.
Ti svegli e non mi guardi, penso che tu sia codarda. Ti cerco con le mani, con il viso e con il cuore; ma ti sento distante. Vedi? non me ne sono andata, sono ancora accanto a te e ti amo.
Se chiudo gli occhi non vedo niente, ma se tu, tu soltanto li serri, riesci a scorgere le luci di un infinito distante e acchiapparle.
Ma ti rifiuti di farlo, odi solamente il sapore del mio morso e il tuo corpo ne rigetta ogni vantaggio; ed io mi sento impotente davanti chi non vuole essere aiutato. Poggi il ginocchio sul materasso che sotto il tuo peso si piega leggermente, metti un piede dietro l'altro e cadi sul pavimento di casa tua. In meno di due secondi ti raggiungo e ti stringo, non sai come rispondere al mio amore, hai mai provato a volare?Vorrei essere capace di usare le parole, vorrei saper tessere meravigliosi arazzi, delle immagini poetiche e astratte. Vorrei saper colmare il vuoto che le persone lasciano dopo aver deciso che è ora di andare. Vorrei saper colmare il vuoto che stai lasciando. Vita che appare schiuma di mare che si adagia sul bagnasciuga in una torpida giornata d'agosto.
Amore mio vola, spiana le ali che ti ho strappato, ti prego. Vivi come solo tu sai fare, perché il sangue della libertà scorre nelle tue vene. Il tuo petto si gonfia, non hai nulla addosso e temo tu possa soffrire il freddo, cerco di scaldarti col mio e non ti divincoli. Giochi con i miei capelli, con le mie dita, mi hai in pugno.<<Vieni, seguimi>> e così faccio, perché non riesco più a starti lontana, perché ormai il tuo odore è il mio. Adoro casa tua, apprezzo gli angoli dei mobili smussati, i tuoi pennelli, i quadri alle pareti; raccontano parti di te che sono incomprensibili e meravigliosamente attraenti. Saliamo le piccole e scricchiolanti scale dell'appartamento, l'aria si fa rarefatta e un tanfo di vernice mi sale presto alle narici, dici che è normale ed io sto ad ascoltarti.
La stanzetta è minuscola, vi sono un paio di tende bianche troppo lunghe che ricadono sul tappeto imbrattato di colore, un cavalletto da pittore e una tela ancora vergine. Dalle finestre filtra la luce sufficiente per vedere poco o niente del resto , eppure tu ti muovi con una tale disinvoltura tra gli oggetti e quel gran disordine che mi pare assurdo.Ti accendi una sigaretta ed indossi un cappotto nero con sotto nulla, io mi sono rivestita prima di salire e non provo il gelo che senti te.
Ti stringi in quel tessuto vecchio ed impolverato che non sembra nemmeno tuo per quanto ti sta grande, cerchi di arrotolarti le maniche sulle braccia.Il tuo viso sciupato, pallido e dalle ossa sporgenti. Le tue occhiaia marchiate dovute a notti e notti insonne, passate a combattere battaglie spietate, incomprensibili per la gente che ci circonda. Mi sembri un fantasma.
Ma quella sigaretta brucia, e la fiamma dell'accendino mi ricorda che il tempo non si è bloccato, che continua a scorrere impertinente, e che il calore ancora esiste.
Perché fumi?
Io in realtà lo so.
So perché fumi.
Molte persone lo fanno senza una ragione precisa, perché una volta hanno provato e mai più ne sono usciti, o perché banalmente si annoiano.
Ma te, te la ragione la hai.
Hai la ragione per tutto.
Non me ne parli mai, ma me lo racconti con sguardi e sospiri rivelatori.
Me lo racconti nelle gelide notti, quando crolli in lacrime.Fumi semplicemente perché vuoi dare fuoco a quella flebile scintilla che vive dentro te.
Come se i tuoi polmoni fossero impregnati di benzina, e fumare li desse fuoco.
Vuoi bruciare, bruciare e consumarti.
Vuoi del fuoco, del calore, dell'amore.
Vuoi sentire gli organi interni soffocare lentamente.Forse fumi un po' troppo, ma riesco a perdonartelo.
Trovi la tua espressione nell'autodistruzione.
Hai sempre avuto queste tendenze suicide.Sento la tua energia morta, così elettrica. Tra le mani tremanti stringi una macchina fotografica analogica, sul tuo viso scorgo un sorriso quando capisci che nonostante gli anni funziona ancora. Mi scatti una foto, ti avvicini e mi baci con una passione talmente forte da annullarmi completamente, ed in quel momento capisco il senso del morso; volere una persona talmente tanto da annullarti.
Ho capito, standoti accanto, che non tutti sono fatti per vivere, ma ti prego, provaci.
Provaci perché io ho lottato non solo per me, ma anche per te, soprattutto per te.
Ho chiodi arrugginiti conficcati nella carne e schegge di vetro sotto i piedi.
Solo per te.
Quindi, se non vuoi vivere per te stessa, ti prego, fallo per me.
Perché hai il mio amore, e sempre lo avrai.
Ti prego, Holly, fidati.
Sei ancora in tempo per prendere in mano la tua tormentata vita.
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adrenaline
Romance"Holly era fermamente convinta che nessun posto potesse essere tanto accogliente quanto il lago di Nikko; eppure quel giorno si dovette ricredere."